1/8 – Introduzione
Mi porti a fare un viaggio? Dove vai? Vengo anch’io? Le classiche domande della mia gatta quando nota l’apparizione di valigie e spostamenti di indumenti dall’armadio al letto e viceversa. Non dite che il vostro gatto non ve lo chiede. Il gatto chiede tutto, non siate timidi, ammettetelo. E voi gli rispondete e infine, anche se si era detto di lasciarlo a casa perché tanto vengono tizio e caio a dargli da mangiare, non avete avuto cuore. E dunque eccolo lì, dentro la valigia a chiedere un passaggio insieme al suo gioco preferito. A questo punto potresti decidere di chiuderlo dentro il borsone e partire, ma sarebbe davvero comodo? Vediamo come poterlo fare viaggiare in maniera leggermente meno traumatica.
2/8 Occorrente
- Trasportino adatto
- Passaporto per viaggiare all’interno della Comunità Europea
- Medaglietta con i propri dati
- Pannoloni da cuccioli
- Salviettine umidificate
- Telo scuro
- Cartellino riportante i propri dati
3/8 – I tipi di trasportino
Escludendo, dunque la valigia come mezzo di trasporto esiste solo un altro modo per portare iil proprio gatto a fare un viaggio. Il trasportino. Il trasportino è un accessorio indispensabile non solo per il viaggio, ma anche per le semplici visite dal veterinario. In commercio se ne trovano di vario genere: 1. Totalmente “aperti”, cioè con rete trasparente che permette al micio di guardarsi intorno, ottimo per gatti già abituati al mondo esterno che non si spaventano.2. Di più discreti, chiusi su tre lati, con soltanto la porticina frontale trasparente, che va molto bene per gatti paurosi, poco avvezzi ad ambienti che non siano quelli della sua casa. 3. In stile borsone. Una vera e propria borsa con tracolla, dotata di zip e di guinzaglio di sicurezza, che consente di portare con sé gatti piccoli e non propensi alla fuga.
4/8 – L’abitudine al trasportino
Lasciare il trasportino aperto in un angolo della casa farà abituare il gatto alla sua presenza senza doverlo inseguire disperatamente quando sarà il momento della partenza, e senza rendere traumatico lo spostamento nella nuova, momentanea, casetta. Non male l’idea di arredare il trasportino con un indumento usato, ad esempio una vecchia copertina o un maglione già ben conosciuti e conditi dell’odore preferito: il loro.
Non sarebbe male abituare il gatto fin da cucciolo a qualche uscita, in modo che cresca senza la paura dei luoghi aperti o del fracasso del mondo circostante, evitando di usare il trasportino solo ed esclusivamente come mezzo di trasporto per condurlo al temibile veterinario. In quel caso vi assicura la mia gatta, viaggiare con il tuo gatto non sarà un’esperienza piacevole. I gatti non dimenticano!
5/8 – Arredamento del trasportino
Se il viaggio da intraprendere è con più di un gatto e se i gatti sono abituati a stare in compagnia naturalmente servirà un trasportino extralarge, ma non dimenticate, se doveste viaggiare con mezzi pubblici, di informarvi prima delle dimensioni massime consentite. In caso di partenza al mattino, in auto, se non si tratta di un viaggio esageratamente lungo, sarebbe sempre buona regola evitare di far mangiare e bere il gatto oltre la mezzanotte. In questa maniera si eviteranno spiacevoli sorprese durante il viaggio. In ogni caso meglio mettere sul fondo del trasportino un pannolone per cuccioli facile da sostituire nel caso di bisogno. Se il gatto si fosse sporcato vi chiamerà all’ordine finché non si sarà ripulita la casetta. Se siete in auto chiudete tutto, fatelo uscire, sistemate il trasportino e tentate di rimettere il gatto al suo posto. Per maggiore sicurezza a prescindere dal microchip, mettere al collo del gatto un collarino con una medaglietta che riporti i dati del proprietario.
6/8 – La sistemazione del trasportino
La mia gatta in quanto gatta è morbosamente curiosa ed esige di vedere tutto ciò che scorre al di fuori dei finestrini, ma molti suoi simili non sono altrettanto felici delle sorprese e delle variazioni al loro ambiente; in casi del genere il trasportino può essere coperto con un telo o un plaid, in modo da isolare il viaggiatore e farlo sentire più protetto. Meglio sistemare il trasportino sul sedile posteriore dell’auto e, se possibile, ancorarlo con le cinture di sicurezza. La mia gatta insiste nello stare davanti per avere una visione più completa dell’insieme e perché evidentemente ha da ridire sul mio modo di guidare, ma questo non deve fare testo.
Se utilizzi mezzi pubblici ricordarsi sempre di informarsi circa il regolamento sul trasporto di animali. Non sarebbe male, inoltre, attaccare al trasportino un cartellino con i propri dati (nome, indirizzo, numero di telefono). La prudenza non è mai troppa e lo sforzo non è poi così terribile.
7/8 – Gatti in volo
Se il viaggio prevede di volare, e dopo essersi accertati che al gatto interessi la cosa, informarsi circa la regolamentazione della compagnia aerea scelta. Ognuna ha regole diverse. Normalmente un gatto con trasportino potrà viaggiare in cabina senza bisogno di essere relegato in stiva. Se ciò dovesse verificarsi informarsi bene circa le condizioni all’interno della stiva, pressurizzazione e riscaldamento in primo luogo. Accertarsi bene della conformazione dei trasportini in base al regolamento IATA. I gatti, evitate di dirglielo perché la cosa non li farà felici, sono considerati come un bagaglio supplementare e pertanto avranno un costo calcolato in base al loro peso.
8/8 Consigli
- Ogni tanto durante il viaggio controlla lo stato di salute del gatto
- Il gatto dovrà sempre viaggiare all’interno del suo trasportino
- Meglio evitare cibo e acqua nelle ore che precedono la partenza