1/6 – Introduzione
Partiamo dal principio. La dieta BARF è acronimo dell’inglese Bones and Raw Food, ovvero letteralmente “ossa e cibi crudi. Tuttavia, viene associata anche l’acronimo di Biologically Appropriate Real Food, e cioè “cibo naturale biologicamente appropriato”. Indipendemente dal significato della sigla, questo tipo di dieta per cani si basa sulla somministrazione di alimenti crudi. Tale filosofia alimentare prende spunto dal predecessore del cane, il lupo, il quale basa la sua dieta appunto su cibi reperibili in natura, e quindi crudi. Risulta intuibile che la dieta del lupo e del cane domestico siano diametralmente opposte ormai: da una parte cibi industriali per il cane, e cibi crudi per il lupo dall’altra. Come ogni cosa, questo tipo di dieta ha dei pro e dei contro. Attraverso questa guida ci occuperemo dei contro di una dieta BARF per cani. In linea di massima tenete in considerazione che un cane adulto e sano dovrebbe assumere circa il 3% del proprio peso corporeo, che sale al 4 nel caso di cani molto attivi.
2/6 – Qualità degli ingredienti
Questo forse è il punto cardine su cui ragionare. La qualità degli alimenti infatti, per sostenere una dieta di questo tipo, è fondamentale. È altresì vero che, oggigiorno, trovare alimenti crudi di qualità non è sempre cosa facile. Infatti, se il cibo viene cotto, il rischio di contaminazioni batteriche è ridotto sensibilmente. Però, nella dieta BARF, il cibo cotto non è contemplato, dunque il rischio di contaminazioni batteriche, se la carne non è di qualità, è molto elevato. A tal proposito, l’abbattimento o il semplice congelamento delle carni può aiutarci in tal senso.
3/6 – Consumo di ossa
Il consumo di ossa, sebbene sia un’abitudine abbastanza naturale nel cane, presenta alcuni inconvenienti. Uno tra tutti il rischio di schegge. Pensate infatti se una scaglia, magari staccatasi accidentalmente dall’osso, e di dimensione troppo grande, finisse giù in gola al vostro cane e lì si incastrasse? C’è da dire che anche in tal senso esistono dei sistemi per evitare che ciò accada, come il tritare le ossa insieme alla carne cruda. Tuttavia rimane sempre un fattore da non trascurare o prendere sotto gamba.
4/6 – Eccesso di proteine
Un’ulteriore fattore da non trascurare è lo sbilanciamento della dieta del cane. Se pensiamo al cibo confezionato, come i croccantini e le buste umide, queste sono già state bilanciate per garantire l’apporto ideale di nutrienti per i nostri cani. Una dieta BARF, invece, basandosi sulla carne cruda, fornirebbe al vostro pet un eccesso di proteine, trascurando l’apporto dei carboidrati.
5/6 – Eccesso di calcio
Sempre per il motivo sopra descritto, c’è chi ritiene che la dieta BARF fornisca al cane un eccessivo apporto di calcio, proveniente dal consumo considerevole di ossa. Questo eccessivo apporto, secondo alcuni studi, comporterebbe il verificarsi di problemi nel cane ai reni ed alle ossa.
6/6 – Sovradosaggio vitamina A
Infine, se tra la carne cruda venisse fornito parecchio fegato, si rischierebbe di fornire al proprio cane troppa vitamina A. A tal proposito, prima di cimentarvi in modo autonomo in questo tipo di diete, è sempre meglio consultare il proprio veterinario che, nel caso, potrebbe fornire delle alternative per mantenere tutti i valori nella norma, come la qui citata vitamina A.