Hai deciso di regalare a tuo figlio il gatto che ti chiede da un po’, ma vuoi essere sicura che siano in sintonia? «Premesso che quasi tutti vanno d’accordo con i bambini, c’è più di un modo per trovare quello ideale» spiega il medico veterinario Diego Manca. Alcune razze sono predisposte per natura a essere socievoli, anche se può esserci sempre l’eccezione. Che abbia il pedigree oppure no, per andare sul sicuro, prima di adottarne uno fai questi test.
Riconosci i segnali che ti manda il gatto È facile capire quando un gatto è affettuoso: è il primo ad avvicinarsi tra quelli della cucciolata, si struscia e si lascia accarezzare. L’importante è che non scappi via. Se, quando lo prendi per la collottola, si rilassa e infila la coda tra le zampe di dietro vuol dire che è socievole. Per sapere se è paziente e non pauroso, batti le mani alle sue spalle: tutti i gatti tendono a irrigidirsi quando sentono un rumore improvviso, ma se schizza e va a nascondersi non è buon segno. Per capire quanto è giocherellone, fagli rotolare accanto una pallina e accertati che la insegua. Quindi, accarezzalo quando è a pancia in su e assicurati che non tiri fuori le unghie.
Valuta l’età del gatto Il gattino dovrà avere otto settimane quando lo porti a casa. È il tempo che serve alla sua mamma per insegnargli a mordicchiare senza fare male e a muoversi con discrezione.
Armati di pazienza Per fargli imparare tutto il resto dovrai usare calma e dolcezza: maltrattarlo e urlare è controproducente. L’importante è essere coerenti: quando una cosa è vietata lo è sempre. E poi, non ti arrabbiare perché ha rovinato il divano se non ha il tiragraffi per rifarsi le unghie. È importante insegnare a tuo figlio che il gatto non è un giocattolo. Dovrà anche sapere che il micio che scappa non va inseguito, se non ha voglia di fare qualcosa non va forzato, quando batte la coda è nervoso, se soffia sta per attaccare. Per questo, l’ideale è aspettare che abbia 6-7 anni prima di regalarglielo.