1/6 – Introduzione
Spesso attratti dall’idea di avere un caldo batuffolo di pelo a casa capace di tenerci compagnia e farci le fusa ogni giorno, compriamo o prendiamo in regalo da vicini e parenti un piccolo gatto.
Non così di rado capita, però, di stupirci non troppo dopo che non è cosi semplice ed automatico riuscire a stabilire un certo rapporto di fiducia ed affetto. Questo capita soprattutto se il gatto è molto piccolo (e quindi non ancora socializzato) o molto grande (e quindi già abituato ad altre persone e diffidente con chi non conosce); ci sono infine i casi dove questi piccoli animali a quattro zampe hanno subito maltrattamenti, spaventi o traumi e quindi evitano appositamente l’avvicinarsi e il dare confidenza all’essere umano. Andiamo a vedere 5 consigli efficaci con cui si può tranquillizzare l’animale e porre le basi per un lungo rapporto d’amore uomo/felino!
2/6 – Prendilo per la gola
Questi animali, così come gran parte degli animali domestici, associano il cibo all’affetto: non a caso portano ai suoi simili o al padrone la preda catturata come segno d’amore! Approfittare del cibo è quindi la tecnica principale per acquistare la fiducia e l’amore del tuo felino. Se il gatto ha timore ad avvicinarsi e non vuole il tuo contatto inizia col creare una scia di leccornie (wurstel di pollo a pezzettini o bocconcini per gatto) che vadano dalla sua tana fino a pochi cm da te. Inizialmente li prenderà timoroso per portarli velocemente al suo nascondiglio… Tu dagli tempo! Deve abituarsi al tuo odore, alla tua voce, alla tua presenza quindi fallo in maniera costante. Puoi provare anche a sederti o sdraiarti sul pavimento per sembrare meno minaccioso le prime volte. Quando capirà che sei la sua fonte di cibo e non ha nulla da temere si farà coraggio e mangerà davanti a te: adesso puoi festeggiare, sta iniziando ad affezionarsi!
3/6 – Gioca con lui
Uno dei primi modi per interagire con un gatto diffidente è sicuramente quello di giocare con lui. I gatti infatti usano il gioco come forma di socializzazione e, grazie all’uso di appositi bastoncini e lacci, potrete approcciarvi a lui senza paura di venire graffiati. I gatti amano le cose luminose, difficilmente prendibili… Ma non muovete questi piccoli giochi sopra la sua testa, almeno nelle prime fasi! Molti gatti infatti hanno paura di ciò che si sposta velocemente sopra di loro, meglio far muovere e strisciare i giocattoli lungo il pavimento.
4/6 – Impara a comunicare con loro
Essenziale soprattutto nelle primi fasi di confidenza è capire come questi pelosetti comunicano fra di loro e con noi. Tono di voce, movimenti, sguardo… Sono tutti segnali da saper usare e dosare per rendere il gatto meno diffidente e più propenso alla nostra compagnia. I gatti usano forme di comunicazione diverse e più sviluppate, basti pensare che riescono a captare ultrasuoni a noi impercettibili; con un gatto diffidente dovremo dunque usare sempre un tono di voce dolce e pacato, mai guardarli direttamente negli occhi (sarebbe come lanciare un messaggio di sfida o minaccia), piuttosto è consigliato sbattere le palpebre velocemente e socchiudere gli occhi per rassicurarlo dei vostri buoni intenti. Inutile poi dire che sono da bandire i movimenti bruschi e gli scatti.
5/6 – Crea un ambiente confortevole
La sicurezza di un gatto dipenderà molto anche dall’accoglienza dello spazio che lo circonda. Mettetegli a disposizione nascondigli che possa vedere come riparo, cucce calde, cibo ed acqua e non cambiate frequentemente la posizione di questi elementi: i gatti sono animali abitudinari… Se percepiscono l’ambiente come rassicurante ben presto non saranno più così diffidenti.
6/6 – Ultimi consigli
Rendere un gatto meno diffidente può richiedere giorni, non forzate le cose costringendo l’animale ad uscire dalla cuccia prima che si senta di farlo, potreste peggiorare le sue paure e vanificare gli sforzi. Piuttosto, se vi sentite sicuri, andate voi ad accarezzarlo dietro le orecchie e sotto il mento.
A differenza di quanto si pensa i gatti preferiscono essere avvicinati con la mano chiusa a pugno piuttosto che il palmo aperto proveniente dall’altro. Il pugno ricorda loro infatti la testa di un altro felino.
Infine proponetevi a lui stando seduti o sdraiati, scendendo così al suo livello, aiuta anche miagolare o parlare sussurrando.