1/11 – Introduzione
Le specie si estinguono. Si tratta di un fenomeno biologico naturale molto lento che viene compensato dalla comparsa di nuove specie. Ciò permette di mantenere un certo equilibrio nell’ecosistema, garantendo una giusta varietà degli organismi viventi. Tuttavia, negli ultimi tempi, questo fenomeno si è intensificato in modo preoccupante, per effetto della pressione dell’uomo sull’ecosistema. Deforestazione, incendi, scioglimento dei ghiacciai, urbanizzazione e inquinamento, hanno costretto molte specie animali del pianeta a vivere in habitat sempre più ridotti e ostili. Ne consegue che esistono animali unici, ma in via di estinzione. Animali rarissimi da proteggere. Capolavori del creato che meritano di essere conosciuti. Qui di seguito incontriamo i 10 mammiferi più rari del mondo.
2/11 – Il toporagno elefante
Si tratta di un simpatico animaletto diffuso in Africa, dall’aspetto aggraziato, molto agile e generalmente diurno, famoso per l’abilità nel muovere il suo lungo musetto. Questa caratteristica viene sfruttata maggiormente per sondare il territorio mentre cammina, corre o quando si costruisce lunghi cunicoli sotterranei per sfuggire ai predatori. Il toporagno elefante si nutre di semi e germogli, ma è particolarmente ghiotto di insetti, che è solito pescare con la sua lunga lingua appiccicosa, alla quale la preda rimane incollata. Si tratta di un esemplare molto pacifico, che vive generalmente in gruppo e che, quando sceglie una compagna, le è fedele a vita! Non produce una prole numerosa, ma i cuccioli che mette al mondo sono in grado di vedere e camminare sin dalla nascita.
3/11 – Il panda gigante
Originario della Cina centrale, il panda gigante vive nelle regioni montuose del Sichuan. Si tratta di uno degli animali più amati al mondo, tant’è che è divenuto simbolo del WWF ed è attualmente raffigurato sulle monete d’oro cinesi. Si nutre quasi esclusivamente di bambù e talvolta di uova, insetti e carogne. Simpatico osservare come, durante la masticazione, le sue tenere orecchie si muovano! Mentre le tipiche macchie nere intorno agli occhi ricordano un po’ le tanto odiate occhiaie umane. Decisamente più carine appaiono sul viso di questi animali, che sembrano dei veri e propri orsetti. La femmina di panda riesce ad allevare solamente un piccolo, al punto che, se dovesse partorire due gemelli, rinuncerebbe ad occuparsi di entrambi. Bravo scalatore, il panda gigante sa anche nuotare. Non costruisce tane come fanno gli altri orsi e non va in letargo. Durante il giorno mangia e dorme, proprio come un cucciolo d’uomo.
4/11 – Il fossa
Uno degli ultimi grandi animali sopravvissuti in Madagascar. Il fossa è simile a un gatto, anche se il suo muso assomiglia tanto a quello di un cane. La sua pelliccia è di un marrone rossastro e i suoi denti sono spaventosi! Il suo corpo è agile e snello. Usa la lunga coda come un funambolo per spostarsi tra gli alberi, cosa che fa con estrema velocità. Animale solitario, attivo giorno e notte. Senza dubbio è il maggior predatore dell’isola, capace di abbattere tranquillamente anche prede più pesanti di lui. Le femmine di fossa partoriscono da due a quattro cuccioli ogni anno.
5/11 – Il vombato dal naso peloso
Attualmente sopravvive in una piccolissima area all’interno del Parco Nazionale di Epping Forest, nel Queensland, Australia. Il vombato dal naso peloso ha una corporatura tozza e massiccia. Rivestito da una soffice pelliccia setosa, ha dei caratteristici anelli scuri attorno agli occhi. L’ampio muso è ricoperto da baffi sottili. Utilizza le sue robuste unghia per scavare le tane. Esso infatti trascorre le calde giornate sottoterra, dove produce un complesso sistema di gallerie. Notturno e solitario, si nutre principalmente di erbe e radici. La femmina di vombato partorisce un solo cucciolo che, appena nato, si trasferisce nel marsupio della madre, ove trascorre i primi nove mesi della sua vita!
6/11 – Il bradipo pigmeo tridattilo
Animale solitario noto per la sua lentezza, dorme circa 19 ore al giorno! Il bradipo pigmeo tridattilo vive in ambienti tropicali umidi e a clima mite tutto l’anno, perché, a differenza degli altri mammiferi, non riesce a mantenere la sua temperatura corporea costante. Ciò lo rende simile a un rettile. Proprio a causa dell’umidità dei posti in cui vive e della sua estrema lentezza, la pelliccia che lo riveste è cosparsa da minuscole alghe e si fa caldo rifugio di coleotteri e farfalle notturne. Tuttavia in acqua il bradipo si rivela un abile nuotatore! E nelle situazioni di pericolo diventa veloce e aggressivo. Non beve acqua, forse perché l’attinge dal suo nutrimento, che è a base di frutta e verdura. Il bradipo maschio vive tutta la sua vita su un albero, mentre la femmina si muove di albero in albero. All’arrivo di un cucciolo, il papà non svolge alcun ruolo nella crescita del piccolo.. È la mamma che bada a tutto, finanche all’eredità da lasciargli in dono: il suo albero. Se il figlio è un maschio, non lo abbandonerà più!
7/11 – Kod Kod
Si tratta del più piccolo felino delle Americhe, diffuso principalmente nelle regioni centrali e meridionali del Cile. Le foreste pluviali temperate costituiscono il suo habitat. Purtroppo è un animale a forte rischio d’estinzione, a causa della deforestazione e della diminuzione delle prede. Il kod kod ha la testa piccola, ma in compenso vanta dei grandi piedi! Attivo sia di giorno che di notte, risulta essere un eccellente scalatore e un cacciatore di uccelli, lucertole e roditori. Si nutre di pavoncelle del sud America, tordi australi, tapaculi di Chucao, huet-huet, oche e polli domestici. Una nidiata media di kod kod comprende da uno a tre gattini.
8/11 – Il gatto dorato africano
Gatto selvatico presente nelle foreste pluviali dell’Africa occidentale e orientale, grande circa il doppio di un gatto domestico. Nonostante sia un ottimo arrampicatore, questo singolare animale preferisce cacciare di più al suolo, mediante l’uso di artigli e denti. La sua testa è piccola rispetto al corpo. Si ciba principalmente di roditori, uccelli, scimmie, cefalofi, ilocheri e piccole antilopi. Non si sa molto di lui, essendo un animale molto schivo e riservato. Difatti è molto raro avvistarlo. Tende a scappare ogni qualvolta avverte il minimo rumore. Dev’essere un tipo abbastanza sospettoso! La femmina del gatto dorato africano partorisce al massimo due cuccioli, che saranno ciechi per la loro prima settimana di vita.
9/11 – Il leopardo nebuloso
Felino diffuso nel sud est asiatico. Il suo mantello è ricoperto da grandi e caratteristiche ellissi di forma irregolare, che ricordano molto le nuvole del cielo. Tra le sue prede preferite menzioniamo gibboni, macachi e civette, ai quali si aggiungono altri piccoli mammiferi, come cervi, uccelli, istrici e bestiame domestico. La maggior parte di queste prede vive sugli alberi, forse per questo il leopardo nebuloso è un eccellente arrampicatore. La sua coda può essere lunga quanto il corpo! Questa caratteristica gli permette un migliore bilanciamento e di muoversi al pari degli scoiattoli. Si pensi che è in grado di arrampicarsi stando appeso ai rami anche a testa in giù! Non si sa molto delle sue abitudini. Pare sia schivo anche lui, una creatura abbastanza solitaria. La femmina del leopardo nebuloso dà alla luce due-quattro piccoli alla volta, che anche in questo caso nascono ciechi.
10/11 – Il pika
Si ama definirlo un peluche vivente! Diffuso nell’emisfero boreale, (in particolare Eurasia e nord america), il pika tende a vivere in coppie monogame. Nell’aspetto è molto simile a un topolino. Predilige climi freschi e zone di montagna. Vive nelle zone rocciose in prossimità di prati, dove durante il giorno si reca a cercare il cibo. Nei periodi caldi sosta sull’alto delle rocce facendosi riscaldare dal sole ed emette un caratteristico grido che copre distanze anche molto lunghe. All’approssimarsi della cattiva stagione, invece, si fa una bella scorta di erbe. Agilissimo, buon roditore e saltatore. La sua agilità ricorda quella della lepre. Vive in gruppi. La femmina del pika dà alla luce una media di 4 cuccioli.
11/11 – Il licaone
Detto anche “cane cacciatore del capo”, il licaone abita gran parte dell’Africa al sud del Sahara ed è considerato il carnivoro più feroce di tutto il continente africano! Emana un tipico odore di muschio, ha radi peli che lasciano intravedere la pelle. Una sua particolare caratteristica è rappresentata dalle macchie nere e giallo ocra irregolari, diversamente distribuite su tutto il corpo. Il licaone conduce una vita nomade. Svolge la sua attività soprattutto all’alba e al tramonto. Durante le ore più calde, invece, riposa in tane o dentro ai cespugli. Durante la gestazione della femmina licaone, il maschio le resta accanto e permane anche dopo il parto. I piccoli (che possono arrivare anche a 8) vengono alla luce in una buca scavata dalla madre. Nascono ciechi. Per nutrirli, i genitori rigurgitano il cibo. Una dura gara per contenderselo lascia in vita solo i più robusti. È la dura lotta per la sopravvivenza, che spesso mette contro anche i fratelli.