1/6 – Introduzione
I dinosauri hanno regnato sulla Terra durante l’era Mesozoica (248-66 milioni di anni fa), suddivisa nei periodi Triassico, Giurassico, Cretaceo. Più esattamente, i primi esemplari di cui abbiamo notizia datano al Triassico superiore, quindi possiamo collocarne la comparsa circa 230 milioni di anni or sono. La loro estinzione in massa si è verificata invece alla fine del Cretaceo, 65 milioni di anni fa. In tale epoca e per i successivi 2 milioni di anni i dinosauri terrestri, quelli dei cieli e quelli marini scomparvero assieme agli ittiosauri, ai pliosauri e a gran parte della flora allora esistente. Come mai? Oggi si ritiene che l’evento abbia avuto una doppia causa: la caduta di un enorme meteorite sulla Terra e una gigantesca sequenza di eruzioni vulcaniche. Ambedue provocarono cambiamenti climatici radicali, ai quali i dinosauri non poterono adattarsi. Durante i 164 milioni di anni nei quali hanno dominato il pianeta, questi animali si sono differenziati in numerose specie, alla cui estinzione seguiva invariabilmente la comparsa di nuove specie meglio adattate alla sopravvivenza e alla competizione. Uno dei fenomeni evolutivi più affascinanti è stato proprio quello del gigantismo: nel tempo, i dinosauri diventarono sempre più grandi. Non è ancora del tutto chiaro perché. Si pensa che fosse per meglio conservare il calore corporeo con l’aumento del rapporto massa/volume. In realtà, occorre sottolineare che non tutti i dinosauri erano enormi. Dei 2 gruppi principali, ornitischi e saurischi, solo i secondi erano (e non sempre) diventati giganteschi durante il Cretaceo. Inoltre le dimensioni “maxi” riguardavano anche la flora e altri animali. Ma quali specie, esattamente, vanno annoverate come i 5 dinosauri più grandi mai esistiti? Vediamolo assieme.
2/6 – Patagotitan mayorum
Talmente grande che si fa persino fatica a a immaginarlo. Il Patagotitan mayorum era lungo, pare, più di 40 m. Pesava circa 70 tonnellate, anche se alcuni studiosi riducono il suo peso a “sole” 45-50 tonnellate. È vissuto in Patagonia 100-95 milioni di anni fa. Il ritrovamento dei suoi resti fossili (incompleti) risale al 2014. Apparteneva, come gli altri giganti, al gruppo dei Titanosuari, che racchiude tutti i dinosauri più grandi mai scoperti. Erano tutti parenti del celebre apatosauro e avevano una struttura simile a questi. Collo e coda lunghissime, altezza ragguardevole e abitudini erbivore accomunano infatti questi rettili iper-cresciuti. I più attenti avranno già notato che il peso è molto inferiore a quello della balenottera azzurra (180 tonnellate max). Eppure questa è lunga sui 25 m: come mai tale discrepanza? Ebbene, i titanosauri (e non solo loro) avevano le ossa cave. Questa caratteristica ne diminuiva il peso, altrimenti insostenibile per animali terrestri, e al contempo permetteva di sfruttare le cavità anche per lo scambio gassoso. Insomma, i Patagotitan mayorum inspiravano ossigeno ed espellevano anidride carbonica usando le ossa come prolungamento dei polmoni. Più efficienti di così! Un altro dettaglio interessante è che questo dinosauro potrebbe essere perfino più grande di quanto si ritiene oggi. I ricercatori ipotizzano che l’esemplare oggetto di studi non avesse ancora terminato la sua crescita.
3/6 – Argentinosuarus huinculensis
Abitante della Patagonia fra i 97 e i 94 milioni di anni, l’Argentinosuarus huinculensis è forse il più pesante dinosauro mai esistito. Si stima infatti che la sua mole si aggirasse sulle 100 tonnellate. Ultimamente però altri Titanosauri che vedremo sono stati ritenuti più massicci. La lunghezza era di tutto rispetto: sui 45 m, mentre l’altezza risultava “soltanto” di 9 m. Nonostante i suoi resti fossili parziali, gli scienziati hanno potuto definirne meglio la morfologia grazie alle uova fossili recuperate. La struttura era simile a quella già descritta per il Patagotitan. Una cosa da notare è che tutti questi Titanosauri avevano una testa trinagolare davvero molto piccola in proporzione al corpo. Indice di bassa intelligenza? Pare proprio di sì, soprattutto a confronto con quella di alcuni dinosauri carnivori contemporanei come lo Spinosauro. Del resto, potevano benissimo fare a meno dell’intelligenza. Una volta cresciuti, infatti, nessuno osava molestarli.
4/6 – Dreadnoughtus schrani
Un altro fra i 5 dinosauri più grandi mai esistiti è il Dreadnoughtus schrani. Si tratta di un Titanosauro vissuto circa 77 milioni di anni fa in Patagonia. In anni recenti i ricercatori hanno rinvenuto uno scheletro completo al 70%. Apparteneva a un esemplare non ancora adulto, dalla tipica struttura dei Titanosauri, lungo 26 m e alto 6. Quanto al peso, si aggirava sulle 60 tonnellate. Il nome Dreadnoughtus è quello di una nave da guerra inglese del XX secolo e significa senza paura. Con tali dimensioni.. I primi anni di vita però non dovevano essere facili nemmeno per lui. I Brachiosauri, infatti, quindi anche i Titanosauri, deponevano le uova in gran numero e poi le abbandonavano al loro destino. I piccoli avevano scarsissime speranze di sopravvivere. Solo 1 su 10.000 riusciva a diventare adulto e poteva così riunirsi al branco. Pare che la mancanza di cure parentali si dovesse alla necessità di spostamenti frequenti per nutrirsi e anche… Alla stupidità di questi enormi dinosauri! Secondo alcuni studiosi infatti, con un cervello così piccolo e un corpo così grosso, non sarebbero stati in grado di coordinare ogni movimento in modo da non calpestare le loro stesse uova.
5/6 – Bruhathkayosaurus matleyi
A differenza degli altri dinosauri descritti finora, il Bruhathkayosaurus matleyi non viveva in Patagonia ma in India, durante il Cretaceo. I ritrovamenti dei suoi resti fossili sono molto parziali, lasciando aperti molti interrogativi. Fra questi, quelli sulle sue reali dimensioni e sul peso. Diversi ricercatori comunque sostengono che doveva essere il più pesante fra i Titanosauri, con una mole stimata fra le 140 e le 220 tonnellate. In grado quindi di competere e forse superare persino la balenottera azzurra… La lunghezza, analogamente, era maestosa: 40-44 m. Non si sa molto delle sue abitudini, probabilmente era semi-sedentario, grazie al lungo collo che gli permetteva di nutrirsi raggiungendo in larghezza e altezza un gran numero di foglie. Quanto alla longevità, basandosi sul più noto cugino Apatosauro, si pensa che potesse vivere circa 100 anni.
6/6 – Spinosaurus aegyptiacus
In senso assoluto, lo Spinosaurus aegyptiacus non è fra i 5 dinosauri più grandi mai esistiti. Lo è però fra i carnivori, superando anche il celebre T. Rex. Come i Titanosauri, era un saurisco e misurava fino a 18 m di lunghezza per 20 tonnellate di peso. Una caratteristica curiosa, non ancora completamente chiara, era la presenza di “vele” dorsali”, ossia protuberanze ossee grosse modo verticali. Per la precisione, si trattava del prolungamento delle vertebre dorsali. Forse rivestiva una funzione di termoregolazione, ma come detto non si hanno certezze. L’animale viveva in Egitto fra i 112 e i 97 milioni di anni or sono. In contemporanea, un altro spinosauro (maroccanus) popolava la regione dell’attuale Marocco. Entrambi avevano un grosso cranio affusolato dotato di robuste mandibole con lunghi denti affilati. Si pensa che vivessero spostandosi nelle acque fluviali e nutrendosi di pesci. Diversi scienziati ritengono che fosse relativamente poco competitivo rispetto ad altri carnosauri. Altri invece pensano si trattasse di un dinosauro aggressivo e feroce. Di sicuro, oltre ai denti affilati, possedeva artigli robusti di 38 cm e una struttura possente da macchina da guerra.