1/6 – Introduzione
Gli aracnidi sono una specie animale appartenente alla famiglia degli artropodi, che comprende esemplari tipo ragni, zecche, scorpioni e acari. Sulla terra ne esistono più di 60 mila, ed il nome è di origine greca che significa ragno, poiché questo esemplare fu il primo ad essere classificato. In riferimento a ciò, ecco una lista con le caratteristiche generali e la suddivisione della famiglia degli aracnidi.
2/6 – Hanno un corpo diviso in tre parti
Gli aracnidi sono invertebrati, artropodi (forniti con appendice articolata velenosa vicino alla bocca) e sono privi di antenne e mascelle. Il loro corpo è diviso in tre parti: una carapace ossia una parte dell’esoscheletro che unisce la testa e il torace, e l’addome che è segmentato negli scorpioni e nei ragni e contigua invece negli acari. La chelicera negli aracnidi consente invece di reggere una coppia di appendici allungate chiamate pedipalpi, indispensabili per agganciare le prede.
3/6 – Sono dei predatori
Gli aracnidi sono dei predatori e i pasti preferiti sono insetti, vermi, altri aracnidi e anche piccoli uccelli. Attraverso dei canali esistenti all’interno del cheliceri, possono iniettare nelle loro vittime il veleno prodotto da ghiandole situate nei pressi della bocca, tranne nello scorpione che invece inietta il suo veleno attraverso il pungiglione. Il veleno di entrambi è poi in grado di sciogliere i tessuti della vittima, creando una sorta di pasta per loro commestibile.
4/6 – Hanno un loro specifico habitat
Gli aracnidi hanno in base alla specie un loro specifico habitat; infatti, ad esempio i ragni si trovano in genere in luoghi contenenti umidità e calore. Gli scorpioni invece vivono sotto le rocce, nei tronchi e nella corteccia d’albero. Gli acari si trovano in luoghi che contengono terreno o altre sostanze piuttosto polverose.
5/6 – Si riproducono per fecondazione interna
Gli aracnidi si riproducono per fecondazione interna e tramite le uova. Tuttavia il rapporto di riproduzione può variare da specie a specie, e nel caso dello scorpione il maschio per realizzare l’accoppiamento produce un espermatóforo, ovvero un tipo di capsula che la introduce nel corpo della femmina, in modo che possa rivelarsi fruttuoso. In questo caso, si parla di riproduzione indiretta.
6/6 – Consegnano un dono alla femmina dopo l’accoppiamento
In alcune specie di ragni, ci sono dei casi davvero particolari per non dire curiosi o incredibili; infatti, il ragno maschio dopo l’accoppiamento, deve necessariamente consegnare un dono alla femmina e nello specifico un insetto. In caso contrario, quest’ultima lo uccide senza alcuna possibilità di rimediare.