1/8 – Introduzione

I tartufi appartengono alla famiglia delle tuberaceae, sono simili ai funghi e trovano ampio utilizzo nella gastronomia più raffinata, tanto da essere catalogati tra le prelibatezze più costose al mondo. Però, a differenza dei funghi e a seconda della tipologia, crescono nel sottosuolo in prossimità delle radici di diverse specie di alberi: ad esempio, il tartufo bianco nasce sotto terra, spontaneamente, mentre, è possibile trovare il tartufo nero, solo in prossimità di querce e alberi di nocciolo. Andare in cerca dei tartufi è alquanto difficile. Un tempo si ricorreva all’utilizzo dei maiaili, ma, a causa dei danni ambientali provocati da questo animale, la pratica è stata dichiarata fuorilegge. Fortunatamente, grazie all’impiego di alcune tra le migliori razze canine addestrate, appunto, per la ricerca di questo prezioso tubero, non è stato complicato risolvere il problema. Infatti, alcuni cani hanno un olfatto tale da individuare i tartufi con una percentuale di fallimento prossima allo zero e questa particolarità ha fatto sì che nascessero delle vere e proprie scuole per cani da tartufo, considerato anche che, soprattutto in Italia, la coltivazione artificiale del tartufo è ancora in fase sperimentale.

2/8 – Il Lagotto romagnolo

La legge italiana, in merito alla ricerca del tartufo, prevede l’uso obbligatorio di un cane addestrato a tale scopo. In teoria, quasi tutte le razze canine potrebbero essere utilizzate per la ricerca dei tartufi. In realtà, però, non conta soltanto la naturale predisposizione alla ricerca, per mezzo del fiuto, da parte del cane, ma è importante anche l’apprendimento di un buon metodo di addestramento da parte del padrone.
Il cane italiano tra i migliori per la ricerca del tartufo e che oggi viene allevato specificatamente per il suddetto utilizzo è quello conosciuto con il nome di Lagotto Romagnolo. Questo meraviglioso esemplare dal pelo riccio e gli occhi grandi, veniva utilizzato, un tempo, per la caccia in acqua. Ha un carattere dolce e giocherellone, abbaia di rado ed è molto predisposto all’addestramento.

3/8 – Il Bracco

Un altro cane degno di essere definito con l’appellativo di abile cacciatore è il Bracco. La sua origine è italiana e le sue caratteristiche caratteriali ne fanno un ottimo cane da guardia oltre che da tartufo. Il Bracco è di taglia media, ha orecchie lunghe e naso grande; è un cane, all’apparenza, lento, ma, in realtà è molto resistente alla fatica, potente e facile da addestrare, grazie al suo carattere docile e mansueto. Ha un bellissimo portamento e i colori del suo pelo spaziano tra il bianco chiazzato di arancione e le varie tonalità di marrone. Oltre ad essere un cane da guardia, da caccia e da tartufo, è un compagno fedele adatto alle famiglie con bambini. Alcuni allevatori, per accentuare le prestazioni di questa razza, studiano incroci mirati con il Pointer, altro cane con una predisposizione naturale per la caccia e il lavoro.

4/8 – Il meticcio

Per ora il cane più utilizzato per la ricerca del tartufo è il classico “meticcio”, ovvero un incrocio derivato da razze braccoidi, in quanto si ritiene che questi cani, oltre a sopportare al meglio i disagi derivanti dalla ricerca dei vari tipi di tartufo, siano anche più resistenti alla fatica della cerca, alle malattie e con un fiuto e una dedizione proverbiali. Anche il rapporto che si viene ad instaurare tra questo tipo di cane ed il suo padrone è veramente particolare. I cani, come le persone, anche se appartenenti alla stessa razza, non sono tutti uguali ed hanno caratteristiche ed attitudini diverse; un cane intelligente, che si diverte nella ricerca del tartufo, instancabile, motivato e concentrato è il cane ideale per questo scopo, qualsiasi sia la razza a cui appartiene.

5/8 – Il Fox-Volpino

Ci sono, poi altre razze che, a differenza del meticcio, sono il risultato di incroci mirati e che possono diventare abili cacciatori di tartufo, previo un addestramento paziente. È questo il caso del Fox-Volpino, ottimo per il suo spiccato senso dell’olfatto e la capacità di concentrazione. Tuttavia, questa razza e meno resistente rispetto alle precedenti.
La ricerca del tartufo richiede infatti circa sette/otto ore, e comincia verso l’alba in una giornata soleggiata, oppure di notte nel periodo invernale. In situazioni ambientali difficili, un cane abituato a salire e scendere da dirupi, avventurarsi in fitte boscaglie ed al buio, deve necessariamente determinate caratteristiche per resistere a varie situazioni.

6/8 – Il Labrador

Per la ricerca dei tartufi, molti esperti preferiscono tuttavia avvalersi della capacità di fiuto di altri esemplari altrettanto famosi, come ad esempio il Labrador, un solido cane adatto per essere addestrato nel rilevamento del tartufo, in quanto, l’istinto e il temperamento sono doti ideali che in questo esemplare, si trovano ben accoppiate.
Se si ha intenzione di allevare un cane per inserirlo nell’attività di ricerca del tartufo è di fondamentale importanza che abbia, oltre ad un olfatto molto sviluppato, anche tutte le altre caratteristiche di cui sopra. Pertanto, la scelta dell’esemplare deve essere oculata, in modo da far risparmiare tempo ed ottimizzare i guadagni, a coloro che vendono tartufi per professione.

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8/8 Consigli

  • Se state valutando la scelta di un cane da tartufo, oltre a considerare l’olfatto, che deve essere molto sviluppato e concentrato sulla ricerca del tubero, soffermatevi sulla sua resistenza alla fatica e sul fatto che non venga distratto dalla selvaggina, durante la ricerca.

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