Sui gatti ne abbiamo sentite di storie e leggende, ma anche misteri che ormai sono entrati nell’immaginario comune. Di miti sul gatto, insomma, ce ne sono anche troppi. Spesso le amanti dei mici si sono sentite ripetere delle frasi scontate, che quasi mai trovano riscontro nella realtà. Rispetto al cane, infatti, il gatto è spesso ritenuto un animale solitario, più affezionato all’ora della pappa e alla casa.
È davvero così? I nostri amici felici sono più territoriali? Non vedono in noi una figura di riferimento, come magari avviene per il cane? Nulla di tutto questo: ogni gatto è diverso e ha un proprio carattere, una personalità speciale. Vediamo quali sono i 5 falsi miti sul gatto più diffusi e perché sono delle (immani) sciocchezze.
Il gatto si affeziona alla casa e non al padrone
Lo abbiamo talvolta sentito ripetere fino alla nausea: il gatto si affeziona alla casa, è opportunista, cade sempre in piedi, difficilmente obbedisce, è solitario. Sono tutti falsi miti sui gatti che traggono in inganno persino le proprietarie! Tutto nasce dalla credenza popolare. Infatti, spesso si tende a credere che il gatto viva un po’ per conto suo e che sia lui il padrone tra noi.
Il gatto è molto territoriale, il che è vero. Ma è anche vero che è territoriale nei confronti della propria umana. Sì, quando viene da te per strusciarsi tra le gambe, in quell’esatto momento ti sta dando il suo odore. Ti sta riconoscendo come pari, come un membro della propria famiglia. E non è affatto poco.
Il gatto è anafettivo
I nostri mici non amano le coccole? Una domanda abbastanza fuori luogo, ammettiamolo. Sono fin troppe le persone che credono che il gatto non abbia molto a cuore la persona con cui vive, tanto da non dimostrare mai affetto. Un altro falso mito completamente sbagliato, dal momento in cui ci sono dei felini che non smetterebbero mai di stare vicini alla loro umana di riferimento.
I felini dimostrano affetto a modo loro e in mille modi diversi! Hanno bisogno della nostra vicinanza tanto quanto i nostri amati cani. Spesso, scelgono di venire a dormire insieme a noi perché si fidano ciecamente. Vogliono sentire il nostro calore, la vicinanza. E non c’è niente di meglio che addormentarsi con il proprio amico peloso, ascoltando le sue fusa.
Il gatto è un animale solitario
No, il gatto non ama la solitudine. Tutt’altro, è un animale che tiene moltissimo alla propria padroncina. Tra l’altro, è stato anche dimostrato che i gatti che vivono in una colonia hanno spesso dei rapporti di amicizia tra loro: possono provare sentimenti contrastanti, come simpatie e antipatie naturali. Sì, come accade a noi esseri umani. Il rapporto e il contatto sono molto importanti per i mici.
C’è da tenere conto che, proprio come avviene per noi, anche i gatti hanno un carattere e una personalità ben definite. Significa che possono essere più o meno solitari, più o meno attivi, più o meno affettuosi. Credere che tutti i gatti siano assolutamente solitari è un falso mito difficile da sradicare, ma negli ultimi tempi qualche passo in avanti si sta facendo, per fortuna.
Il gatto non è un animale impegnativo
Se è vero che il gatto rispetto al cane può dare meno pensieri perché non dobbiamo portarlo costantemente fuori per i bisogni, non è assolutamente vero che per questo motivo sia meno impegnativo. Anche i gatti hanno bisogno delle loro attenzioni. Hanno delle esigenze e dei bisogni come tutti gli animali. Un altro falso mito, che inseriamo nell’impegno verso i gatti, è credere che siano pigri per natura.
Bisogna fare una differenza tra i gatti randagi – che sono sempre attivi – e i gatti domestici. Un gatto tiene molto alle sue abitudini e, sì, dorme per la maggior parte del giorno. In casa, tuttavia, trova molti meno stimoli rispetto all’ambiente esterno. Per evitare che il gatto si impigrisca troppo, dobbiamo essere noi a comprare degli appositi giochini e stimolarlo.
Il gatto ha sette (o addirittura nove) vite
Tra i falsi miti sul gatto più diffusi troviamo anche quello di credere che non abbia bisogno di molte cure veterinarie. Si tende a pensare al gatto come a un animale molto in gamba, che se la cava sempre. E le statistiche parlano chiaramente: solo una proprietaria su quattro fa visitare regolarmente il micio. Non è il modo migliore di tenere un gatto, soprattutto perché sono molto soggetti ad avere problemi ai reni.
Sì, il gatto è agile, molto furbo e piuttosto monello. Ma non ha sette vite, ne ha solo una ed è nelle tue mani. Sebbene si muovano in modo felino e circospetto – come del resto è nella loro specie – la prevenzione non va sottovalutata. I mici possono vivere molto a lungo, ma bisogna tenere conto della loro salute e proteggere in particolare reni, fegato e cuore, dove sono più soggetti a disturbi sul lungo termine.