Hai provato a far mangiare di tutto al tuo gatto ma niente gli piace come il tonno? Non c’è da meravigliarsi: un nuovo studio rivela il motivo per cui i nostri amici a quattro zampe hanno una passione smisurata per il pesce (uno in particolare).

Anche al tuo gatto piace il tonno? La scienza svela il perché

Bocconcini di pollo o pesce, salsa e gelatina a base di manzo, patè di fegato e mille altri gusti riempiono gli scaffali di supermercati e negozi di animali. A disposizione dei nostri gatti c’è una quantità infinita di prodotti: snack, crocchette e molto altro ancora. Ma niente piace tanto quanto il tonno.

Il tuo gatto sa dimostrarti tutto il suo affetto, ma non fatica neppure a farti capire quando ha fame… E se hai provato a fargli assaggiare più o meno qualsiasi cosa, ti sarai accorta che c’è qualche ingrediente in particolare di cui va veramente ghiotto. Salvo qualche possibile eccezione, tutti i gatti vanno matti per il tonno (e non è un caso). A spiegarne il motivo è una nuova scoperta pubblicata sulla rivista Chemical Senses dai ricercatori del Waltham Petcare Science Institute, in Gran Bretagna.

Perché al gatto piace il tonno

Nonostante si tratti di un animale che originariamente viveva nel deserto, il gatto ha una vera passione per il tonno. Se al solo rumore della scatoletta che si apre il tuo gatto si lecca i baffi, un motivo c’è. Il mistero è finalmente risolto: il segreto sta nell’umami, uno dei cinque sapori base insieme a dolce, salato, amaro e acido. Letteralmente, “umami” significa saporito, in grado di stimolare la salivazione e l’appetito. Finora si sapeva che i gatti non percepiscono il gusto dolce e hanno pochi recettori per l’amaro. Inoltre, trattandosi di animali carnivori, si era supposto che fossero in grado di riconoscere il gusto umami delle carni. Ma la conferma non era ancora arrivata…

Negli esseri umani e in molti altri animali, il recettore per l’umami è formato da due proteine codificate dai geni Tas1r1 e Tas1r3. Il team britannico guidato da Scott McGrane ha eseguito una biopsia sulla lingua di un gatto maschio di sei anni soppresso per motivi di salute che nulla avevano a che fare con lo studio in questione. Dal sequenziamento genetico è emerso che le sue papille gustative esprimevano sia il gene Tas1r1 sia il Tas1r3.

Per percepire l’umami, infatti, serve l’interazione tra i due geni, che producono le due proteine necessarie per sentire il quinto sapore. Tuttavia, gli studi condotti finora avevano accertato la sola presenza di Tas1r3, ma non di Tas1r1. Ad averne dato la conferma è un gruppo di biologi molecolari.

I benefici della scoperta

Quanto emerso dalla ricerca non solo spiega il motivo per cui al tuo gatto piace da impazzire il tonno (e qualsiasi cibo lo contenga), ma porta anche risvolti positivi nell’ambito farmaceutico.

In particolare, per verificare gli esperimenti eseguiti su cellule coltivate in laboratorio, il team ha sottoposto 25 gatti a un test. Agli animali sono state offerte due ciotole, una con molecole prese da cibi ricchi di umami, l’altra contenente solo dell’acqua. I gatti hanno scelto sempre la prima, tanto da far credere agli autori dello studio che quel sapore per i gatti corrisponde a quello che per gli umani è il sapore dolce, rendendolo particolarmente appetitoso e delizioso. Ed ecco spiegata la loro passione per il pesce, ma perché in particolare il tonno? Ulteriori esperimenti hanno dimostrato che ai gatti piacciono soprattutto combinazioni ricche di specifiche componenti presenti in alte percentuali proprio nel tonno.

Perché al gatto piace il tonno

La scoperta può aiutare a creare cibi particolarmente gustosi per i nostri amici a quattro zampe, ma anche a elaborare medicinali per felini che siano maggiormente graditi (e ingeriti con più facilità).