1/6 – Introduzione
Tra gli animali da compagnia domestici, da appartamento, il criceto, per quanto piccino e grazioso, ha un piccolo difetto: come tutti i roditori ama rosicchiare, i suoi denti sono aguzzi, quando si sente tenuto stretto in una mano il suo istinto lo porta a mordere, anche il piccolo padroncino. Questa è spesso causa di urla disperate, in effetti gli aguzzi incisivi sono dolorosi, ed il bambino, che sino a pochi minuti prima adorava il suo animalino, lo accudiva, lo trattava come un piccolo principe nella famiglia, improvvisamente perde nei suoi confronti lo spirito di accudirlo, la fine di un idillio. Proprio per evitare che per il vostro criceto divenga consuetudine il morso, analizziamo alcune tecniche per addestrare un criceto a non mordere.
2/6 – Indossa i guanti
Considerando le potenzialità del morso, durante le prime fasi dell’addestramento l’approccio dovrà essere cauto.
Indossare dei guanti resistenti è una buona precauzione per evitare morsi in profondità. Inoltre sarà fondamentale far divenire consuetudine l’essere afferrato: per questi motivi fai che sia una situazione frequente ma delicata, non comprimere troppo l’animale perché scatterebbero immediati gli istinti di sopravvivenza che lo portano ad usare gli incisivi come arma.
3/6 – Mettilo a suo agio
Il criceto non ha un’intelligenza spiccata come animali più evoluti, anche se appartiene all’ordine dei mammiferi. Però ha la capacità di assimilare l’ambiente, motivo per il quale un ingresso nel nucleo famigliare cauto, lasciando al suo istinto la possibilità di adeguarsi al cambio di vita, riconoscendo odori, voci, suoni, gli consentono indirettamente di porgere maggiore fiducia. Lasciategli quindi il tempo richiesto per un acclimatamento dovuto, piccoli passi verso la conoscenza che lo metteranno nello spirito giusto per concedere la sua fiducia.
4/6 – Addestratelo la sera
Il criceto è un animale notturno, motivo per il quale i suoi sensi, la sue propensioni ance bioritmiche, proprio la sera lo predispongono ad apprendere meglio, perché sarà più vitale, attivo, curioso. È quello quindi il momento di effettuare i piccolo esercizi di routine, quel lungo cammino verso la conoscenza e la perdita dell’istinto al morso.
5/6 – Abitualo al tuo odore
Lo scopo dell’addestramento non è solamente quello di evitare morsi da parte del vostro criceto. In realtà l’addestramento in se è il semplice, apparentemente, cammino verso la reciproca conoscenza. Rimanete gradualmente accanto la gabbia ogni giorno un po’ di più, concedetegli di osservarvi, annusarvi, ascoltare la vostra voce, conoscervi. Nel momento in cui capirà che siete un amico, colui che lo accudisce, nutre, gioca, il criceto sarà predisposto ad una relazione confidenziale e gli incisivi li userà solamente per i grossi semi di girasole e non per far sì che evitiate di toccarlo, prenderlo in mano, giocare con lui.
6/6 – Afferralo con dolcezza
L’ultima parte di questo affascinante cammino fatto di conoscenza e di fiducia reciproca, sarà l’atto di afferrare il vostro roditore. Con dolcezza. Trascorsi i giorni della conoscenza, dell’osservazione, della concessione di piccole leccornie come dolcetti durante le fasi di addestramento alla fiducia, iniziate quindi ad afferrare il criceto delicatamente, accarezzandolo, tenendolo sul dorso della vostra mano, parlandogli con voce tranquilla e con tono delicato. Ora il vostro animale si fida di voi, accetta la vostra presenza, il livello in cui si lascerà afferrare senza mostrare timori e istinti difensivi, sarà il culmine del vostro addestramento. Tale percorso lo potrete condividere con tutti i membri della famiglia che vorranno a lui relazionarsi: il criceto si sentirà alla fine nel centro di un nucleo dove lui capirà le empatie e l’affetto di tutte le persone che abitualmente con lui si relazionano.