1/5 – Introduzione
Il Passero del Giappone rappresenta, sicuramente, una delle specie di uccelli maggiormente note nel Mondo. Si tratta di animali abbastanza semplici da allevare, e pertanto alla portata di tutti quanti i neofiti. Il loro prezzo, tra l’altro, è molto accessibile. Questa specie si trova allo stato brado, anche se è stata creata dall’uomo, incrociando differenti varietà della famiglia lonchura. Questa splendida razza raggiunge delle modeste dimensioni, le quali variano dagli 11 ai 12 cm. Questi uccelli presentano un’indole amichevole, e vanno d’accordo con tutte le altre specie ad eccezione di quelle maggiormente aggressive, di cui è facile diventino vittima. Il passero del Giappone si tratta, in definitiva, un uccello molto forte che predilige stare in piccoli gruppi. Presenta un dimorfismo sessuale ben marcato, evidenziato su vari aspetti tra cui l’elegante canto che caratterizza i maschi. Questo è, a grandi linee, tutto quello che c’è da sapere sul passero del Giappone. Nei passi seguenti di questa guida andremo a vedere altre caratteristiche di questo volatile.
2/5 – Il passero del Giappone si adatta ai nidi di altre specie, e non è molto esigente e delicato
Il passero del Giappone si riproduce sia in gabbia che in voliere, e probabilmente è l’uccello domestico preferito dall’uomo, dal momento che non è molto esigente né particolarmente delicato. Con la loro grande abilità di raccolta e di adattamento, questi uccelli sono spesso utilizzati come “amanti dell’allevamento”, dal momento che sono in grado di adattarsi ai nidi di altre specie, oltre a proteggerli. La tipologia di nido maggiormente utilizzata è una cassetta semi-chiusa, allestita con una fibra di cocco e con dei materiali affini.
3/5 – Entrambi i genitori del passero del Giappone sorvegliato i pulcini per un tempo ben definito
Una volta che ha nidificato e deposto dalle 5 alle 7 uova, queste vengono covate e sorvegliate da entrambi i genitori per 15 giorni ma anche per un tempo maggiore. Entrambi i genitori del passero del Giappone sono responsabili dei pulcini nel procurare loro gli alimenti, fino alla quarta settimana di vita. Tra le 4 e le 6 settimane di vita, in pratica, i piccoli sono ancora parzialmente a carico dei genitori. Dopo le sei settimane, invece, i pulcini si separano definitivamente dal nido natale. I loro genitori, tuttavia, continueranno a visitare il nido dei piccoli, in modo tale da controllarli e da difenderli dai soprusi di specie più prepotenti che cercheranno di rubare loro il giaciglio.
4/5 – I passeri del Giappone si trovano nelle aree agricole o in città, e sono utili contro gli insetti
I passeri del Giappone sono abbastanza più socievoli rispetto a tutti gli altri volatili selvatici. La gran parte degli esemplari si trova comunemente intorno alle aree agricole, che rappresentano il loro habitat primario. Si sono adattati a vivere attorno alle zone antropizzate, ed un gran numero di essi vive nelle città. Possono anche risultare particolarmente utili agli esseri umani, contro gli insetti parassiti che infestano i campi. I tentativi di controllo su larga scala dei passeri del Giappone sono riusciti ad influenzare il loro sviluppo in maniera abbastanza significativa, anche grazie all’aumento della frequenza degli sciami di insetti.
5/5 – I passeri del Giappone hanno una colorazione variabile del piumaggio
Concludiamo questa breve guida parlando del piumaggio di questi volatili. I passeri del Giappone presentano una colorazione del piumaggio abbastanza variabile, che va dal colore bianco al marrone scuro. Tra queste tonalità, possiamo affermare che i più comuni sono il passero con piumaggio sul marrone scuro e con zone grigie nella parte superiore della testa, della schiena e della pancia.