1/4 – Introduzione

L’alce è un mammifero delle zone polari che appartiene alla famiglia dei cervidi. È un ruminante di grandi dimensioni, secondo solo al bisonte e all’orso. È diffuso soprattutto in Alaska, Nord America, Norvegia, Russia e Siberia, ma si trova anche più a Est, in Mongolia e Manciuria. L’alce è stato salvato da un’estinzione quasi certa grazie alla creazione di aree protette dove può liberamente pascolare. Questo animale spesso viene confuso con la renna; in realtà ha caratteristiche ed abitudini differenti. Leggendo questo tutorial si può saper tutto sull’alce.

2/4 – Notizie generali

L’alce è un animale abbastanza grande e dall’aspetto goffo per il suo muso particolarmente lungo e carnoso. La presenza di un lembo di pelle detto “campana”, che pende dal collo dell’animale, permette di distinguere il maschio dalla femmina. Il manto è grigiastro durante i mesi invernali, invece assume una colorazione marrone tendente al nero in estate. L’altezza media si aggira intorno ai due metri; il peso varia fra i 400 chili per le femmine e supera i 550 per i maschi. L’alce è munito di grossi zoccoli che vengono utilizzati per raschiare il terreno in cerca di cibo durante l’inverno. Inoltre, essi gli conferiscono stabilità e aderenza su terreni fangosi e dissestati.

3/4 – Alimentazione

durante l’estate essi ingurgitano fino a venti chili di piante e foglie. A causa della conformazione del collo, troppo corto, non possono pascolare per cui si cibano di piante acquatiche, foglie di salice e betulla. Per raggiungere le erbe più basse e per abbeverarsi sono costretti ad inginocchiarsi. In inverno la dieta è più povera; oltre a muschi e licheni che vengono racimolati sotto la coltre di neve essi leccano il sale che viene sparso sulle strade per sciogliere il ghiaccio. Con l’assunzione del sale prendono il sodio, elemento assai carente nella dieta in questo periodo. Questi animali si trovano a proprio agio nell’acqua; infatti, sono degli ottimi nuotatori.

4/4 – Accoppiamento

I maschi sono timidi e mansueti, tranne durante la stagione degli accoppiamenti (fra settembre e ottobre). In questo periodo si scontrano a “colpi di palchi” per avere l’attenzione delle femmine e procedere con la procreazione. Le femmine assumono un atteggiamento più aggressivo nel momento in cui devono proteggere la prole. Ogni femmina mette al mondo uno, massimo due cuccioli all’anno. I “piccoli” alla nascita hanno un peso che oscilla fra gli 11 e i 16 chili; essi raggiungono la maturità verso i cinque anni, ma restano con la madre fino al successivo accoppiamento. Gli esemplari di sesso femminile rappresentano un pericolo per l’uomo per cui è opportuno non farsi ingannare dal loro aspetto buffo e pacifico.