1/7 – Introduzione
In questo breve articolo vogliamo parlarvi di un simpatico animaletto che, segretamente, potrebbe abitare persino nel nostro giardino o nel prato vicino a casa: la talpa. Proprio così, cercheremo di spiegare tutto ciò che che c’è da sapere su questo piccolo mammifero davvero molto interessante!
La talpa fa parte della famiglia dei “Talpidi” e il genere arriva a comprendere fino a 6 – 9 specie diffuse in Europa, Asia e Africa. Le più note sono: la “Talpa Europaea”, presente anche in Italia, la “Talpa Cinerea” e la “Talpa Velessiensis”. In Italia possiamo trovarne altre due specie che popolano le zone sia centro – settentrionali che centro – meridionali: infatti, la “Talpa Caeca” vive prevalentemente sulle Alpi e gli Appennini, mentre la “Talpa Romana” è tipica dell’area umbro laziale.
2/7 – Caratteristiche fisiche e morfologiche
La lunghezza di questo mammifero varia dai 15 ai 18,5 cm (compresa la coda che normalmente misura 2 – 3 cm) e può pesare dai 60 ai 120 g, ovviamente i maschi adulti sono leggermente più pesanti delle femmine; l’altezza invece può arrivare fino a 6 cm. Il corpo della talpa è ricoperto da una pelliccia vellutata molto soffice e fine, solitamente di colore nero, grigio o marroncino. Le orecchie, data la loro piccolezza, a volte sono difficili da distinguere e prive di padiglione auricolare. Il naso è molto piccolo e color carne. Le zampe anteriori, larghe e muscolose, hanno la forma di un badile e sono munite di unghie corte e robuste, estremamente idonee per scavare gallerie e muoversi agilmente sottoterra. Il muso appuntito presenta dei sottili peli sensibili alle vibrazioni del suolo e gli occhi sono piccoli e ben protetti dalla pelliccia.
3/7 – Abitudini di vita
Essendo una provetta scavatrice, la talpa conduce una vita sotterranea e trascorre la maggior parte del suo tempo in solitudine, spostandosi in una rete di gallerie sotterranee profonde circa 18/25 cm (che può estendersi anche per centinaia di metri!) e marcando il proprio territorio con tracce odorose. Nonostante emerga raramente in superficie, potrebbe essere preda di cani, gatti o alcuni uccelli rapaci. L’olfatto e l’udito sono molto più sviluppati rispetto alla vista che, evidentemente, sottoterra non è così necessaria. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la talpa non va in letargo perché non accumula energia sotto forma di grasso e, nell’arco della sua giornata, alterna ore di operosità frenetica a ore di sonno, riposandosi al massimo 3 ore per volta.
4/7 – Alimentazione e riproduzione
La talpa si ciba preferibilmente di grossi lombrichi, larve di insetto, insetti e lumache e, giornalmente, consuma oltre il 50% del proprio peso corporeo. Anche durante il periodo dell’accoppiamento e della nascita dei piccoli, la talpa mantiene il suo status solitario e nessun esemplare si lega definitivamente ad un partner. Si riproduce soltanto una volta all’anno generando solitamente 3 – 4 cuccioli che, dopo una gestazione di circa 4 settimane, alla nascita pesano circa 3 – 4 g; verranno svezzati fino a 4-5 settimane e, progressivamente, il pelo comincerà a crescere e gli occhietti si apriranno dopo circa 3 settimane. La vita media di una talpa si aggira attorno ai 3 anni, anche se in certi casi sono stati raggiunti anche i 6.
5/7 – Convivenza tra talpa e uomo
Come tutti sanno, la principale e vitale abitudine di questo animale è quella di scavare buche: questo può compromettere il raccolto di un orto, l’estetica di giardini, l’utilizzo di prati e campi coltivati, nonché danneggiare macchinari agricoli o minare il pascolo di alcuni animali. Per contro, gli agricoltori, facendo abbondante uso di insetticidi e prodotti simili, possono essere una vera e propria minaccia per le talpe. Come si può ovviare a questo problema? Poiché la talpa è molto sensibile ai rumori e agli odori, potrebbe essere isolata tramite semplici metodi e accorgimenti: per esempio, si potrebbero fissare nel terreno dei paletti sui quali viene messa una bottiglia di plastica vuota rovesciata (questo farà si che col tirare del vento, si producano dei rumori che la disturberanno e lei si allontanerà). Inoltre, in commercio esistono anche particolari dispositivi che emettono ultrasuoni per infastidire l’animale. Se tutto ciò non dovesse bastare, si possono pure utilizzare delle trappole a gabbietta per catturare delicatamente le bestiole e liberarle successivamente in qualche campo dove non daranno fastidio a nessuno e potranno vivere serenamente.
Speriamo che, dopo la lettura di questa guida, potremo vedere la talpa sotto una nuova luce e, nel caso un giorno ci imbattessimo in questa bestiola, interagire con essa in modo rispettoso e positivo!
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7/7 Consigli
- Conoscere la talpa è un modo per capire quali siano gli animali che abitano il nostro pianeta!