Troppo lunghi, privi dei requisiti fondamentali, inviati senza nemmeno qualche riga di presentazione, troppo generici. Sono tanti gli errori che si possono commettere scrivendo un curriculum vitae, che poi puntualmente non viene preso in considerazione. E ti domandi perché.
Magari le competenze le hai, ma non essendo capace di evidenziarle nel modo giusto, finisci nel “cestino”. Ma scoprendo quali sono i CV che proprio non funzionano, e seguendo alcuni consigli, finalmente qualche risposta arriverà di sicuro.
I curriculum inviati senza qualche riga di presentazione
Capita di inviare curriculum in risposta diretta alle offerte di lavoro, e anche in questo caso qualche riga di presentazione è fondamentale. Spesso gli strumenti di ricerca hanno un apposito spazio dedicato, e anche se la compilazione non è sempre obbligatoria, è altamente raccomandata. Qui puoi infatti riassumere il tuo profilo lavorativo, mettendo in luce le competenze in linea con la posizione richiesta. Cerca di essere professionale ma anche personale, l’obiettivo è catturare l’attenzione invogliando il responsabile delle assunzioni a saperne di più su di te e, quindi, a consultare il curriculum allegato.
Lo stesso consiglio vale se invii una mail, ricordati sempre di indicare l’oggetto e presentati nel migliore dei modi, allegando il CV. Senza una buona presentazione, che è come la prima impressione, è difficile che il curriculum venga letto.
I curriculum troppo lunghi
Le aziende ricevono moltissimi curriculum ogni giorno e selezionarli è un lavoro lungo e faticoso. Ricevere pagine e pagine non è il massimo quando il tempo a disposizione è poco. Quindi devi essere il più possibile coincisa. Per riuscirci è indispensabile inserire le competenze e le professioni in linea con il profilo lavorativo di interesse. Se ti stai candidando come “social media specialist”, crea un curriculum a tema, escludendo i lavori che non hanno nulla a che fare con quel profilo. A meno che non siano parte integrante del tuo percorso. Ma anche in questo caso cerca di non dilungarti eccessivamente.
Bisogna concentrare l’attenzione sulle esperienze, sui corsi, sulle competenze in linea con il lavoro per cui ti proponi. Evidenzia le parole più importanti in modo da attirare l’attenzione di chi legge sugli aspetti più rilevanti. E per quanto riguarda la lunghezza, cerca di non superare le 2 pagine, a quanto pare è la media giusta.
I curriculum troppo generici o non pertinenti
Può essere che tu abbia fatto molte esperienze lavorative diverse nel corso del tempo e che ti sia formata in più ambiti. Non è una cosa negativa ma se inserisci tutte queste informazioni nel tuo curriculum vitae, rischi di risultare troppo generica. E poco specializzata.
Concentrati sempre sulle esperienze significative per l’ambito di interesse. Nulla ti vieta di creare più curriculum per settori diversi, anzi è un’ottima idea. Ti occupi di contabilità da anni, ma hai deciso di cambiare lavoro e dedicarti anche al social media marketing? Suddividi le cose. Il CV per offerte di lavoro contabile privilegerà quel tipo di esperienze e formazione, il CV per l’ambito social ne privilegerà altre. L’importante è non fare confusione inserendo troppe cose poco pertinenti. Perché rischi di non essere credibile e di sembrare una principiante con le idee poco chiare.
I curriculum privi degli elementi fondamentali
Un curriculum vitae senza le informazioni fondamentali, dal nome e cognome al titolo di studio, rischia di non venire preso in considerazione. Ma quali sono i requisiti in assoluto più importanti? Non devono mancare i dati anagrafici, una foto professionale, il percorso di studi, le esperienze formative, le varie qualifiche e competenze tecniche, le diverse esperienze professionali, il livello di conoscenza di lingue straniere, le eventuali abilità informatiche, gli interessi, le aspirazioni, l’autorizzazione al trattamento dei propri dati personali e ovviamente i contatti.
I curriculum scritti con caratteri illeggibili
No al testo bianco su sfondo nero o colorato. No ai caratteri strani praticamente illeggibili. Anche se l’aspetto estetico è importante, soprattutto in certi ambiti, il tuo CV dev’essere innanzitutto chiaro. Ovviamente dipende anche dal tipo di lavoro, se si tratta di un’occupazione creativa allora l’estetica è parte integrante della presentazione. Ma più che un curriculum standard, in questo caso potresti inviare un portfolio di lavori con qualche pagina dedicata alle esperienze, alla formazione, alle skills acquisite.
In tutti gli altri casi, cerca di essere essenziale. Affidati pure agli strumenti online. Il CV Europass è l’ideale, puoi compilarlo online in modo facile e intuitivo, e scaricarlo. Il vantaggio ulteriore è che, essendo uno dei più conosciuti in Europa, per i datori di lavoro risulta di immediata comprensione. I dati vengono ripartiti secondo un ordine standard che ne facilita la consultazione.
In definitiva, presta attenzione a un eccesso di creatività, a meno che non ne valga la pena per il tuo particolare settore.
I curriculum senza personalità
Abbiamo detto di evitare gli eccessi di creatività privilegiando l’essenzialità e la chiarezza di esposizione. Tutto vero, ma attenzione a non scrivere un curriculum troppo simile agli altri. L’estetica, se non eserciti una professione creativa legata alle immagini, può anche rispecchiare i modelli standard, è questione di funzionalità. Ma è comunque importante personalizzare le diverse voci evidenziando le tue inclinazioni e le competenze che ritieni fondamentali per il tipo di lavoro per cui ti candidi.
L’azienda o il datore di lavoro, attraverso il curriculum vitae e la presentazione (altrettanto importante), deve poter capire perché sei proprio tu la persona giusta per quella posizione. Le sezioni dedicate agli interessi e alle aspirazioni, spesso trascurate, sono invece importantissime da questo punto di vista perché ti concedono maggiore libertà di espressione e se le utilizzi nel modo giusto, prestando attenzione anche al tono di voce, possono rappresentare un punto a tuo favore.
In definitiva, cerca di scrivere un CV il più possibile pertinente con il profilo lavorativo di tuo interesse, creativo al punto giusto, chiaro e leggibile, provvisto di tutti gli elementi fondamentali, mai troppo lungo. E non dimenticare la presentazione.