Tra le serie disponibili su Netflix, dal 10 febbraio c’è anche Run On. Si tratta di un k-drama, come vengono denominate le serie coreane (sudcoreane, per la precisione).
Diretta da Lee Jae-hoon, la serie Run On è stata precedentemente trasmesso in Corea del Sud dalla rete JTBC. Il k-drama ha riscosso un tale successo in patria da convincere Netflix, sempre attento ai nuovi titoli di richiamo e alle produzioni sudcoreane (sotto ti spieghiamo perché) a acquistarne i diritti di distribuzione.
Ecco cosa c’è da sapere e perché Run On è la serie da vedere su Netflix.
Perché fa riflettere sulla comunicazione
Un motivo per guardare Run On è perché sviluppa la storia d’amore dei protagonisti trattando anche di altri temi. Il principale è la comunicazione, infatti la serie viene definita come «un dramma romantico sull’intreccio di persone che hanno difficoltà a comunicare, anche se parlano la stessa lingua».
noltre, mostra come la comunicazione non sia esattamente la stessa cosa della lingua, che invece può separare o unire le persone. Nella presentazione ufficiale di Run On, si legge anche che racconta di «persone di diversa estrazione sociale che coltivano relazioni, usando la propria lingua».
La trama
Il tema della comunicazione è sviluppato a partire dalla sua protagonista, Oh Mi Joo, che è interpretata dall’attrice Shin Se-kyung. Oh Mi Joo, infatti, è una traduttrice che ama trovare collegamenti tra lingue (e situazioni) diverse. Si è appassionata alle lingue straniere al cinema, guardando un film con i sottotitoli. Notando tanti errori nei sottotitoli, ha deciso di studiare per diventare traduttrice. Così ha fatto e buona parte del suo lavoro consiste appunto nello scrivere sottotitoli nei film stranieri.
Ki Sun Gyeom, interpretato dall’attore Im Si-wan, è un ex velocista che, a causa di problemi legali, è stato costretto ad abbandonare questa attività. Il giovane atleta ha quindi abbandonato l’agonismo e ha iniziato a lavorare come agente sportivo. Per tutta la vita, non si è mai guardato indietro mentre correva per vincere, in tutti i sensi fino a quando un evento fatale non ha sconvolto la sua vita e lo ha costretto al ritiro.
Oh Mi Joo e Ki Sun Gyeom si incontrano per caso e la ragazza avverte da subito una forte sensazione. L’incontro con il giovane, infatti, le ha suscitato la stessa emozione forte che ha provato quando ha visto per la prima volta il suo nome (come traduttrice) nei titoli di coda di un film. Per Oh Mi Joo, quest’incontro è un segno del destino. Anche per Ki Sun Gyeom, conoscere la ragazza sarà un evento forte, che lo porterà a imparare a osservare con attenzione tutto ciò che ha ignorato quando correva.
Il trailer
A propositi di “difficoltà di comunicazione”, a dicembre 2020 Netflix ha distribuito il trailer di Run On in lingua originale e con sottotitoli in inglese. Non spaventarti: la serie disponibile sulla piattaforma streaming è disponibile anche con i sottotitoli in italiano.
Perché parla (anche) della discriminazione femminile
Nella serie Run On, oltre ai due protagonisti, c’è anche un’altra coppia di personaggi molto interessanti, cioè Seo Dan-ah (interpretata dall’attrice Choi Soo-young) e si trasforma nel ruolo di Lee Yeong-hwa (l’attore Kang Tae-oh).
Seo Dan-ah è la CEO di un’agenzia sportiva. Di fatto, è l’unica erede del gruppo Seomyeong, ma in quanto donna, viene esclusa dalla società e dovrà lottare con forza per riconquistare ciò che è suo per diritto di nascita. Proprio attraverso il personaggio di Seo Dan-ah viene tratteggiato anche il tema della fatica che le donne (sì, anche nella società sudcoreana) fanno per affermarsi nel mondo del lavoro.
Lee Yeong-hwa è uno studente di arte appassionato di cinema, un tipo molto brillante. Naturalmente anche tra questi personaggi scatterà qualcosa, del resto Run On è prima di tutto un drama romantico.
Perché ci ricorda le storie d’amore dei cartoni da piccole
La serie Run On disponibile in streaming su Netflix è molto lunga. È infatti composta da ben sedici episodi, ciascuno della durata di 65-70 minuti. Praticamente, ogni puntata è un film breve e nella sua interezza, non si può certo dire che Run On sia una miniserie…
Tutto questo, però, non è affatto scoraggiante, anzi. Quando eri ragazzina, non guardavi forse per ore e ore, settimane dopo settimane, mesi e mesi, le puntate di certi cartoni animati giapponesi, come Piccoli problemi di cuore e simili?
Ecco, Run On è comunque un po’ più adulto, a maggior ragione potrebbe essere la tua nuova serie del cuore da guardare in streaming, anche tutti i giorni. Ci metterai un po’ a finirla e questo è un elemento positivo: quante volte una serie che ti piace dura troppo poco?
Perché è perfetto per San Valentino
Run On è un titolo perfetto per San Valentino, perché oltre a tutti i messaggi di cui abbiamo detto sopra, la serie è definita come dramma romantico. È facile quindi comprendere che una serie che racconta una storia d’amore, “condita” con altri argomenti, potrebbe rivelarsi particolarmente adatta sia per la ricorrenza del 14 febbraio, sia per tutte le volte in cui potresti aver voglia di una serie romantica.
A proposito di serie romantiche coreane, su Netflix c’è l’imbarazzo della scelta. Oltre a Run on, ci sono altri titoli simili, nel senso che la piattaforma streaming ha reso disponibili altre serie romantiche di produzione coreana. In particolare, oltre a Run Onquesti sono i titoli da vedere: Love Alarm; Crash Landing on you; My First First Love; Something in the Rain.
Perché le serie tv sudcoreane sono in ascesa
Ci è voluto un Oscar, perché il cinema (e le serie tv) sudcoreane venissero prese in considerazione dal pubblico internazionale. Naturalmente è stato Parasite di Bong Joon-ho ad “aprire le danze”, anche se la Sud Corea, in realtà, è da anni considerata l’Hollywood dell’Oriente.
Il film Parasite ha sbancato agli Oscar 2020, ottenendo i premi dell’Academy come Miglior film, Miglior regista, Migliore sceneggiatura originale e Miglior film straniero, un trionfo senza precedenti.
Qualche anno prima, nei cinema aveva riscosso un certo successo un’altra pellicola di Bong Joon-ho, intitolata Snowpiercer. Sì, naturalmente si tratta del film da cui è stata tratta anche una serie tv: la seconda stagione è da poco disponibile su Netflix (ma è una produzione americana).
Se vuoi farti un’idea delle serie sudcoreane, ma non romantiche, ci sono almeno due titoli che potresti recuperare, entrambi disponibili su Netflix. Si tratta di It’s Okay to Not Be Okay e Kingdom.
Quest’ultima, in particolare, è una serie “di cappa e spada” e zombie, decisamente particolare ma talmente ben fatta da essere stata nominata tra i titoli migliori del 2020 perfino dai critici del New York Times.