I ricercatori dell’Università di Oxford, del Francis Crick Institute e dell’University College di Londra (UCL) stanno lavorando allo sviluppo di un nuovo vaccino per prevenire il cancro ai polmoni. Si chiama LungVax e utilizza una tecnologia simile al vaccino contro il Covid-19 di AstraZeneca.
Come funziona il vaccino contro il tumore ai polmoni
LungVax è un vaccino vettore che attiva il sistema immunitario per uccidere le cellule tumorali e fermare il cancro ai polmoni utilizzando un filamento di DNA. Il vaccino addestra il sistema immunitario a riconoscere alcune specifiche proteine – note come neoantigeni – e a eliminarle. Queste proteine compaiono sulla superficie della cellula a causa delle mutazioni che causano il cancro nel DNA della cellula stessa.
Fondi per sviluppare le prime dosi di LungVax
Il team di ricerca riceverà dal Cancer Research UK e dalla CRIS Cancer Foundation quasi due milioni di euro nei prossimi due anni per sviluppare 3.000 dosi del vaccino. Michelle Mitchell, amministratore delegato di Cancer Research UK, ha dichiarato: “La scienza che ha guidato con successo il mondo fuori dalla pandemia potrebbe presto guidarci verso un futuro in cui le persone potranno vivere più a lungo e meglio, libere dalla paura del cancro“.
“Progetti come LungVax – prosegue – rappresentano un passo avanti davvero importante verso un futuro entusiasmante, in cui il cancro sarà molto più prevenibile. Siamo in un’epoca d’oro per la ricerca e questo è uno dei tanti progetti che speriamo trasformeranno la sopravvivenza al cancro ai polmoni”.
Dal laboratorio alla sperimentazione clinica
I dati del Cancer Research UK mostrano che ogni anno nel Regno Unito si registrano circa 48.500 casi di cancro ai polmoni, il 72% dei quali causati dal fumo. Se gli esperimenti di laboratorio dimostreranno che il vaccino è in grado di innescare una risposta immunitaria, la formulazione passerà agli studi clinici per arrivare ad essere somministrata ai pazienti malati di cancro.
Il vaccino, sostengono i ricercatori, potrebbe essere utilizzato su persone di età compresa tra 55 e 74 anni attuali fumatori, che hanno fumato in passato e coinvolti in controlli sanitari polmonari mirati in alcune parti del Regno Unito.
“Importante passo avanti nella prevenzione”
L’oncologa Sarah Blagden, professoressa presso l’Università di Oxford e fondatrice del progetto LungVax, ha affermato: “Quando somministrati a persone affette da cancro nelle sue fasi iniziali, i trattamenti antitumorali hanno maggiori probabilità di avere successo. Stiamo sviluppando un vaccino per fermare la formazione del cancro ai polmoni nelle persone ad alto rischio. Si tratta di un importante passo avanti nella prevenzione di questa malattia devastante“.