Santa Lucia, “il giorno più corto che ci sia”. Recita così il detto popolare. In realtà questo accadeva un tempo, quando la Santa era venerata proprio in corrispondenza del solstizio d’inverno, il giorno con il minor numero di ore di luce, ovvero quello che coincide con il momento in cui il Sole tocca il punto più meridionale del suo giro annuo intorno alla Terra, sorgendo tardi e tramontando presto.

Perché il solstizio d’inverno si celebrava il 13 dicembre?

Questo momento, che segna l’inizio dell’inverno nel nostro emisfero, un tempo era celebrato proprio il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia. Ma come si è passati dal 13 al 20/21 dicembre? La spiegazione è racchiusa nell’evento che – nel 1582 – segnò il passaggio dal calendario giuliano a quello gregoriano. Per consentire l’allineamento al calendario gregoriano, 440 anni fa furono cancellati i giorni dal 6 al 15 ottobre, spostando così il giorno dedicato a Santa Lucia a una decina di giorni prima del solstizio d’inverno. Ecco spiegato il motivo per cui il famoso detto popolare racchiude una mezza verità, definendo questa giornata la più corta dell’anno, come appunto era fino al 1582.

Santa Lucia: la festa invernale della Luce

Anche se oggi questo non è più il giorno più corto dell’anno, la leggenda di Santa Lucia rimane legata alla Luce, l’elemento che più manca nel solstizio d’inverno e nei giorni immediatamente precedenti. Il nome Lucia – dal latino “lux” – indica appunto Luce. La celebrazione in onore della giovane martire cristiana assume così il valore di auspicio della luce che tornerà con la prossima primavera, e per sancire la vittoria della luce sulle tenebre in molti Paesi nordici viene festeggiata con grandi falò, sfilate con fiaccole e cerimonie piene di candele accese. In Svezia e in Norvegia questa giornata è particolarmente cara ai più piccoli perché segna l’inizio del Natale. Cadendo nella stagione dell’Avvento, questa festa è considerata in tutti i Paesi un evento che segna l’arrivo del Natale.

L’origine e la leggenda di Santa Lucia

Secondo la leggenda, Lucia portava cibo e aiuti ai cristiani che si nascondevano nelle catacombe di Siracusa usando una corona di candele per illuminare la sua strada e lasciare le mani libere. Lucia è la patrona della città, vittima della grande persecuzione dei cristiani voluta dall’imperatore Diocleziano. Guarì la madre da una grave malattia e rifiutò di sposarsi. Il promesso sposo la denunciò come cristiana, fu incarcerata, torturata e arsa sul rogo ma sopravvisse alle fiamme: così morì per decapitazione.

Santa Lucia a Siracusa

La Festa di Santa Lucia viene celebrata in tutta Italia e con particolare devozione in Sicilia, a Siracusa, in Lombardia, soprattutto nelle provincie di Brescia e Bergamo, in Emilia Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Santa Lucia è la patrona della città di Siracusa, dove il 13 dicembre una statua in argento contenente le sue reliquie sfila per le strade prima di tornare al Duomo. I siciliani ricordano una leggenda secondo cui una carestia si concluse nel giorno della sua festa quando navi piene di grano entrarono nel porto. Qui è tradizione mangiare cereali integrali anziché pane il 13 dicembre: un piatto di bacche di grano bollito spesso mescolato con ricotta e miele, o talvolta servito come zuppa salata con fagioli.

La letterina a Santa Lucia

Nelle città in cui si festeggia Santa Lucia i bambini sono soliti scrivere una letterina a Santa Lucia, chiedendole doni ed elencando le loro buone azioni. La leggenda vuole che – nella notte tra il 12 e il 13 dicembre – la Santa arrivi in groppa al suo asinello, per lasciare ai bambini più meritevoli i suoi regali. Lungo le strade non mancano ciotole di latte e carote, che i più piccoli lasciano perché l’asinello di Santa Lucia possa rifocillarsi.

Le tradizioni scandinave legate a Santa Lucia

In Scandinavia Santa Lucia è rappresentata come una donna in abito bianco, colore della purezza del battesimo, e fascia rossa, colore del sangue del suo martirio, con una corona di candele sulla sua testa. Le candele simboleggiano il fuoco che ha rifiutato di prendere la vita di Santa Lucia quando è stata condannata al rogo. In Norvegia, Svezia e nelle regioni di lingua svedese della Finlandia si intonano canzoni, e le ragazze vestite come la martire portano in processione biscotti e panini allo zafferano. Si dice che celebrare la giornata di Santa Lucia aiuterà a vivere le lunghe giornate invernali con sufficiente luce.

Santa Lucia dall’Ungheria ai Caraibi

In Ungheria e in Croazia, una tradizione popolare nel giorno di Santa Lucia prevede di piantare chicchi di grano: questi, che il giorno di Natale saranno già alti, rappresentano la Natività. A Santa Lucia, una piccola isola dei Caraibi, il 13 dicembre si festeggia il santo patrono ed è festa nazionale: il Festival Nazionale delle Luci e del Rinnovamento si svolge la sera del 12 dicembre in onore di Santa Lucia da Siracusa.