Fermiamoci. Respiriamo. Riscopriamoci. Mentre il mondo corre veloce, ricercando una perfezione patinata che ci viene regolarmente somministrata per mezzo dei social, dei film e delle serie tv, l’attrice Shannon Doherty ci chiede di autocelebrarci.
L’ex Brenda di Beverly Hills 90210 ha postato su Instagram uno scatto in cui mostra il suo viso al naturale. Nessun filtro, nessuna alterazione: solo pura sincerità, puro amore per ogni piccolissimo segno che ha trovato posto sul suo volto.
La Doherty è partita da una riflessione che tutte noi abbiamo fatto almeno una volta nella vita: guardando film o serie tv con cui siamo solite passare il tempo, ha avvertito un senso di lontananza dalle protagoniste.
Un paragone inconscio le ha fatte apparire a lei (così come è successo a ognuna di noi) tutte troppo belle, troppo artificiali. Troppo curate, troppo perfette. Tutte drammaticamente inarrivabili.
«Ho guardato dei film stasera e ho notato che c’erano pochi personaggi femminili cui potevo sentirmi davvero vicina. Intendo donne senza filler, senza botox, senza lifting. Donne che hanno abbracciato il loro volto e tutta l’esperienza che lo segna».
Ma non è tutto qui. Perché a questo senso di lontananza, Shannon ha affiancato un’altra sensazione, un’altra emozione: la caparbia fierezza di chi non vede quei corpi come punti di riferimento.
«Io ho vissuto. Amo il fatto che ho vissuto e che il mio viso rifletta la mia vita. Sono sopravvissuta al cancro, sì, ma c’è più di questo. Ora mi abbraccio, finalmente. Ho detto no alla percezione di noi stesse che riviste e Hollywood cercano di inculcarci. Voglio vedere donne come me. Donne come noi».
La chiosa di Shannon è un messaggio di speranza. Non è solo un sostegno virtuale a quelle colleghe (come Kate Winslet, Demi Lovato, Lady Gaga e le altre) che si stanno battendo per il body positive, è un messaggio più profondo, più viscerale.
È una carezza che sfiora corde che forse, con il passare del tempo, si sono indurite e arrugginite. E che devono essere allenate, grazie alla sensibilizzazione, nel tornare a suonare una melodia dedicata a noi stesse. A ogni ruga, a ogni segno, a ogni cedimento che non ci definisce, ma ci rende, sempre e comunque, vere.