Hai presente quelle distese di sabbia bianchissima che incorniciano un mare turchese in cui tutti, prima o poi, hanno sognato di stendersi e rotolarsi? Ecco, tieni quelle immagini in un cassetto della tua mente ancora per qualche tempo. Sì, perché non esistono solo le spiagge caraibiche, specialmente se sei alla ricerca di un luogo più selvaggio. Se vuoi vivere un’esperienza un po’ diversa dal solito, immersa nella natura (quasi) incontaminata, scegli come meta delle tue prossime vacanze una delle tante spiagge vulcaniche sparse per il mondo, scurissime e bellissime. Ne abbiamo selezionate cinque che vale la pena vedere almeno una volta nella vita.

Perché alcune spiagge sono nere

Prima di esplorare insieme queste spiagge tanto affascinanti quanto misteriose, scopriamo a cosa è dovuto il nero della sabbia. Il colore particolare di queste distese è legato alla loro origine: la maggior parte di esse sono infatti vulcaniche e si sono formate nel corso dei secoli dallo sgretolarsi di lava e altri minerali (tra i quali magnetite e ossidi di ferro) che conferiscono la tonalità scura tipica di questi luoghi. Le spiagge nere sono rare ma davvero suggestive: vediamo insieme alcune delle più belle al mondo.

Punalu’u Beach, alle Hawaii

Se ami la vegetazione rigogliosa e non hai problemi di budget, non accontentarti di spiagge vulcaniche “qualsiasi”. Punta sul top, come la Punalu’u Beach alle Hawaii, considerata una delle spiagge più belle al mondo.

A renderla un posto mozzafiato è la sabbia nera come la pece formata da basalto polverizzato che proviene dalle eruzioni del vulcano Mauna Loa. Come nelle più classiche delle cartoline, la baia è circondata da una corona di palme e piante verdissime.

Come se non bastasse, la spiaggia è l’habitat naturale delle tartarughe sia marine sia verdi, che amano trascorrere il loro tempo adagiandosi sulla sabbia e facendosi ammirare dagli occhi entusiasti dei turisti.

In cotanta meraviglia, c’è un solo contro: le correnti possono essere molto forti, quindi bisogna fare estrema attenzione quando si fa il bagno.

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Spiaggia nera Sicilia

Si tratta della spiaggia simbolo di Vulcano, che rende questa isola delle Eolie famosa in tutto il mondo. Il nome, ovviamente, non è casuale. La sabbia, infatti, è di un colore scurissimo per via delle pietre laviche. Ma non aspettarti un ambiente “oscuro”. La distesa che si apre davanti ai tuoi occhi una volta raggiunta la meta è estremamente luccicante: il gioco di luci creato dai raggi solari sulla sabbia scura regala riflessi simili a quelli dei cristalli.

Incastonata nella Baia di Ponente, la spiaggia Sabbie Nere sull’Isola di Vulcano, in Sicilia è un vero e proprio gioiello naturalistico, circondato dalla macchia mediterranea. Dà il meglio di sé al tramonto, quando le sfumature rosso fuoco del sole creano un’atmosfera quasi magica.

A renderla una delle spiagge vulcaniche imperdibili è anche il mare, limpido e cristallino. L’acqua è di un colore che varia dal turchese all’azzurro, con sfumature di indaco, che contrasta con il fondo scuro.

I suoi fondali bassi, che degradano dolcemente verso il largo, sono ideali per chi ama camminare e correre nel mare. Attenzione, però: in alta stagione può essere molto affollata.

Playa Jardìn, a Tenerife

Playa Jardìn non è solo una spiaggia, ma una vera e propria oasi naturale. Per accedere alla baia devi attraversare, infatti, giardini lussureggianti, lasciandoti incantare da fiori colorati, palme ondeggianti, cascate d’acqua, muri di pietra, sentieri ombreggiati. La ragione di tanta meraviglia? Il luogo fu progettato nel ‘900 dal celebre artista canadese César Manrique appositamente “per garantire il riposo del visitatore”.

Una volta in spiaggia, troverai davanti a te una distesa di sabbia nera come il carbone e un mare blu intenso. Un frangiflutti laterale protegge la baia dalle onde, ma ci sono zone aperte per consentire ai surfisti di sfrecciare sulla loro tavola in totale libertà.

Piha Beach, in Nuova Zelanda

A 40 km da Auckland, si trova quella che è considerata una delle spiagge vulcaniche più suggestive e remote del mondo per fare surf. A incorniciare la sabbia nera, infatti, non sono anonimi palazzi o “banali” pinete, bensì la foresta pluviale subtropicale e le scogliere color smeraldo.

Ma cavalcare le onde e prendere la tintarella non solo le uniche attività che puoi fare in questo luogo che sembra uscito da un libro. Dalla spiaggia partono diversi sentieri che si addentrano nella foresta: se sei un’amante delle escursioni e della natura non ti resta che infilarti le scarpe o camminare a piedi nudi e partire all’avventura.

Spiaggia Nera, a Maratea

Niente paura. Non ti serve volare dall’altra parte del mondo per vedere spiagge vulcaniche da sogno. Anche l’Italia offre diverse alternative. Non solo alle Eolie, ma pure in Basilicata per esempio. Conosciuta anche con il nome di Cala Jannita, la Spiaggia Nera di Marina di Maratea è formata da sabbia, sassi e rocce di colore scurissimo, che contrastano con il mare turchese.

Avvolta in una fitta vegetazione e circondata da scogliere, ospita la grotta della Sciabella, che racchiude al suo interno un’altra piccola spiaggia. La puoi raggiungere tramite un’affascinante scalinata.

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Spiaggia nera Isola d’Elba

Sull’Isola d’Elba è possibile trovare ben più di una spiaggia nera: il litorale caratterizzato da questo colore è lungo 2,2 chilometri e le spiagge di questo colore sono circa una dozzina. La più famosa però è certamente la spiaggia di Terranera, a Porto Azzurro: accanto all’acqua azzurrissima del mare, si estende un laghetto dal colore verde smeraldo nato in seguito al riempimento di acqua sulfurea di un bacino minerario assai piccolo dove si estraevano minerali, come ematite e magnesite. Il lido più a sud della spiaggia di Terranera è caratterizzato, appunto, dalla sabbia scura. Il luogo è talmente selvaggio che non esistono servizi sulla spiaggia. Ci sono poi le spiagge nere di Capoliveri, come Norsi, una piccola insenatura poco frequentata dove si trovano sia sassolini sia sabbia nera. Nel comune di Marina di Campo, invece, le spiagge nere sono le Tombe, la spiaggia dell’Aliva e quella dell’Ogliera.

Spiagge vulcaniche, ci sono anche queste

Charco de los Clicos, il Lago Verde a Lanzarote. Si tratta di un piccolo lago di acqua salata che si è formato in un antico cratere vulcanico. Situato a pochi metri dal mare, su una spiaggia nera, è una vera e propria opera d’arte: il contrasto tra la sabbia scura, la roccia vulcanica circostante e il verde profondo dell’acqua creano un’atmosfera a dir poco suggestiva.

Oneuli Beach sull’Isola di Maui. È il posto perfetto se non vuoi rischiare di trovare troppa gente e hai bisogno di stare sola. La sua bellezza ti lascerà a bocca aperta.

Vik Beach in Islanda. Sì, anche nella fredda Islanda ci sono spiagge vulcaniche. La sabbia nera di Vik arriva dal vulcano Katla, che si trova proprio sotto il ghiacciaio Myrdalsjokull. È considerata una delle spiagge più belle del mondo.

Spiaggia nera Islanda pericolosa

Una delle spiagge nere più belle e famose al mondo è quella di Reynisfjara. Situata nella costa meridionale dell’Islanda, nei pressi del villaggio di Vik, questa spiaggia si è formata in seguito all’erosione delle rocce vulcaniche che si trovano disseminate lungo la costa. I visitatori si recano qui soprattutto per la spettacolare vista di cui si gode sui faraglioni di Reynisdrangar. Il fascino di questa spiaggia, però, nasconde anche parecchie insidie. Uno dei principali pericoli è costituito dal vento, che soffia sempre molto forte, causando delle improvvise e potenti onde. Queste ultime, chiamate sneaker waves, possono repentinamente aumentare di altezza, raggiungendo fino a 10 metri. Le spettacolari rocce che circondano la spiaggia, poi, sono instabili e rischiano dei crolli, tant’è che diversi visitatori sono rimasti feriti e uccisi dai cedimenti. Quando si visita questa spiaggia nera, quindi, bisogna prestare parecchia attenzione.