Rimosso status “mi sento grasso” da Facebook
Tra gli status di Facebook fino a poco tempo fa c’era, con tanto di emoticon a contorno, l’opzione “mi sento grasso”. Che francamente cosa significasse non era ben chiaro. Chiaro era invece quanto fosse offensivo.
E così il social network si è deciso a rimuoverlo, ma solo dopo che l’associazione Endangered Bodies ha lanciato la petizione su Change.org “Fat is not a feeling”, ovvero “grasso non è un sentimento”, diventato presto hashtag su Twitter. In poco più di due settimane la petizione è stata abbracciata da più di 16mila persone.
Catherine Weingarten, un’adolescente con trascorsi di obesità, ha scritto a Facebook:
Quando Facebook inserisce tra i suoi possibili status “Mi sento grasso”, sta prendendo in giro tutte quelle persone che si considerano in sovrappeso, molte delle quali combattono ogni giorno contro disturbi alimentari. Tutto ciò non va bene. Essere grassi non è un sentimento. Il grasso è una parte del nostro corpo e non c’entra nulla con il peso. Tutti i corpi meritano essere rispettati
Parole sante. In effetti “essere grasso” non è assolutamente uno stato d’animo, ma un disagio fisico e psicologico da prendere assolutamente mai sotto gamba.
Meno male che Facebook se n’è reso conto. Sperando che dai vertici in futuro stiano più attenti. Capito Zucherberg?