Le strategie per controllare la rabbia
La rabbia è una delle emozioni a cui probabilmente siamo più abituati. Siamo infatti spesso soggetti a scatti d’ira, dovuti allo stress, alla stanchezza o semplicemente al carattere. Al di là dei motivi che la scatenano, però, esistono dei modi per controllarla, soprattutto se più che veri e propri attacchi d’ira, si tratta di un’abitudine ad agitarsi per i motivi sbagliati.
Cambiare attitudine si può, e in molti casi, si deve. Basti pensare che c’è chi ha creato addirittura delle scuole per insegnare a gestire le emozioni negative, come Mike Fisher, fondatore della British Association of Anger Management, che dà alcuni importanti consigli ci aiutino a mantenere la calma.
Saper gestire la rabbia non è cosa da tutti. Quante volte capita di rispondere male ai colleghi di lavoro, di urlare contro il partner o di chiudere il telefono in faccia ai genitori quando qualcosa ci fa innervosire? Per alcuni si tratta di carattere, più o meno turbolento, per altri tutto dipende dal grado di stress della giornata. Sta di fatto che nessuno è immune a questa emozione.
Eppure c’è un modo per controllare la rabbia. Anzi ce ne sono diverie, come rivela il fondatore della British Association of Anger Management, Mike Fisher. Continua a leggere per conoscere i suoi consigli.
Impara a riconoscere i sintomi della rabbia
Per iniziare a gestire la rabbia bisogna imparare a riconoscerne i sintomi. Basta fare attenzione ad alcuni cambiamenti d’umore e a reazioni fisiche come respirazione superficiale, tremore di voce, ginocchia e mani e aumento della frequenza cardiaca.
Quando percepisci una di queste sensazioni, è bene che inizi a metterti in allerta. Sviluppa la consapevolezza che ti permette di capire subito che stai per essere travolta dalla rabbia.
Prendi le distanze da ciò che ti provoca rabbia
Quando capisci che qualcosa sta per scatenare la tua rabbia, chiudi gli occhi e pensa a una via di fuga. Non tanto fisica, quanto mentale. Cerca di visualizzare un luogo o una dimensione che ti trasmetta pace e serenità. Va bene qualunque cosa: la spiaggia deserta dell’ultima vacanza che hai fatto, il rumore del mare, la doccia alla fine di una giornata. Tutto purché stacchi con la mente dall’oggetto del nervosismo.
Prima di esplodere in una scenata degna de “La guerra dei Roses” ricorda che hai sempre un’alternativa. Puoi sempre provare ad allontanarti dalla situazione causa di nervosismo, sia in senso fisico che psicologico. Se ti trovi in treno con qualcuno che non fa altro che urlare al cellulare, per esempio, mettiti le cuffie e ascolta della buona musica, oppure alzati e trova un altro posto.
Tieni un diario giornaliero
Può sembrare una follia, ma scrivere ha una sorta di effetto catartico.
Tieni un diario giornaliero degli eventi e delle situazioni che ti rendono nervoso e irascibile. Non solo ti aiuterà a inquadrare meglio il problema, ma rileggendo con calma quello che hai buttato giù, ti renderai conto di quali sono le circostanze in cui esageri e sulle quali puoi passare sopra.
Respira e prendi tempo
Per imparare a controllare la rabbia c’è uno schema che puoi mettere in pratica, composto da quattro step:
- respira, inspirando per almeno sette secondi ed espirando in 11 secondi, per prevenire l’iperventilazione;
- ascolta, facendo lo sforzo di analizzare la situazione intorno a te e cosa stiano provando le altre persone;
- contestualizza, cercando di vedere il quadro complessivo e domandandoti se non stai ingigantendo la questione;
- aspetta, evitando di reagire nell’immediato e chiedendoti se nell’arco di una ventina di minuti prenderesti ancora la cosa così sul serio.