Due esperte ci spiegano come affrontare la difficile fase di passaggio tra la fine di un amore e la sua trasformazione
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A SCUOLA D’AMORE AL CINEMA
SUITE FRANCESE Durante i primi mesi dell’occupazione tedesca della Francia, Lucile Angellier attende, in compagnia della suocera, notizie del marito in guerra. Nel frattempo, in casa viene ospitato l’ufficiale tedesco Bruno Von Falk e i due giovani vengono travolti dalla passione.
Ti aiuta a capire che «In tutti noi c’è una parte irrazionale che va ascoltata e accettata» spiega Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro medico Santagostino di Milano, che ha creato il Cineforum emotivo. «A volte facciamo finta di dimenticarcene per non prendere decisioni difficili».
LA SCELTA È una storia tranquilla e felice quella tra Laura e Giorgio. Ma il destino mette alla prova il loro amore, seminando il dubbio sulla paternità del figlio in arrivo. Con grande dolore, la coppia dovrà affrontare traumi e paure.
Ti aiuta a capire che «Anche la relazione a prima vista perfetta può andare in crisi a causa di un imprevisto» dice Michele Cucchi. «E solo con fatica e pazienza una coppia può ricostruirsi e rimanere unita».
NESSUNO SI SALVA DA SOLO Gaetano e Delia sono una coppia separata che si incontra per decidere come organizzarsi in vista delle vacanze dei figli. Rabbia e risentimento si trasformano a poco a poco in un viaggio nella memoria della loro storia d’amore, dall’entusiasmo dell’inizio fino alle frustrazioni che li hanno allontanati.
Ti aiuta a capire che «Per sopravwvivere alla routine non dobbiamo mai perdere la capacità di condividere le nostre emozioni con il partner» spiega Cucchi.

Vito Mancuso, teologo, autore di Io amo. Piccola filosofia dell’amore (Garzanti)
«Quando amiamo siamo in balia delle emozioni: euforia ma anche sofferenza, turbamento, inquietudine. D’altronde i grandi saggi del passato ci avevano messo in guardia: per difenderci dal dolore dobbiamo tenerci lontano dalle passioni. Ma lo vogliamo veramente? Quando una persona ci attrae lo fa in modo irresistibile e con una forza che l’espressione inglese fall in love (cadere nell’amore) rende benissimo. Amare è necessariamente doloroso, ma questo sentimento può farci meno male se lo vediamo da un altro punto di vista: è una manifestazione di quella forza cosmica che crea la vita. Attente però: passione e dolore devono sempre essere in armonia. Come la fatica del lavoro: è dura, ma intravedo i risultati. Se il rapporto in una coppia è solo sofferenza, allora si tratta di una relazione sbagliata».
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Maria Giovanna Farina, filosofa, autrice del romanzo dimmi che mi ami (Silele)
«L’amore va vissuto come una forza benefica e dirompente che sa darci gioia. Non siamo condannati a soffrire, anzi, nell’innamoramento dobbiamo riuscire a trovare felicità e cura, perché la passione ha una grande forza terapeutica. Questo però è possibile quando non siamo schiavi dei nostri sentimenti, quando non costringiamo qualcuno ad amarci né dipendiamo da lui. Un amore prigioniero è un amore che ci farà soffrire inutilmente. Immaginiamoci come l’Eros mitologico che Platone descrive nel Simposio: un dio alato capace di sopportare ogni asperità per raggiungere l’oggetto d’amore, ma un dio che resta sempre libero. E lascia libero l’altro».
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Umberto curi, professore emerito di Storia della filosofia all’università di Padova, autore di Passione (Raffaello Cortina)
«Oggi siamo spaventati dalla sofferenza, pensiamo che ogni dolore ci indebolisca e ci renda incapaci di affrontare la vita. Ma in amore è vero il contrario. Il termine greco pathos (passione) identifica una sofferenza vivificante, non certo qualcosa che toglie forza ed energia. È quel tratto che caratterizza e accompagna ogni storia d’amore importante e che si fa sentire in modo più potente nei momenti più difficili o quando ci si separa dall’altro. Però chi ha il coraggio di vivere il pathos fino in fondo diventa una persona più forte. E capace di accettare la sfida di un nuovo incontro e di una nuova passione».