Sembra che le star dello spettacolo
facciano tutto ciò che possono per
essere al centro dell’attenzione,
vantandosi di eccentriche
abitudini o
di veri e proprio "colpi di
testa"; è il mito mai tramontato della
diva.
Far parlare di sé, essere prese come
modello irraggiungibile di
bellezza e aristocrazia, è oggi più che mai status a cui ambiscono
attrici, cantanti, personaggi pubblici in generale.
Questo trend fu
iniziato dalla pittrice di origini polacche
Tamara de Lempicka, che con
il suo fascino e i suoi quadri creò un
modello tuttora molto imitato.
Avvezza sin da piccina al sole della Costa
Azzurra, ai college
esclusivi, ai grandi alberghi, Tamara de Lempicka, nata nel 1898, ebbe
il suo primo contatto con la
società mondana nel 1922, quando espose le
sue opere ai Salons
parigini, come giovane artista
indipendente.
Il suo
talento precoce
la rese da quel momento
protagonista stravagante della
mondanità europea; i suoi pennelli ritrassero
molti personaggi noti
dell’epoca. Tra i suoi ‘fan’ c’era anche il drammaturgo e dongiovanni
più celebre in Europa,
Gabriele D’Annunzio, che nel 1926 la invitò al
Vittoriale per farsi ritrarre. Ma il ritratto non fu mai eseguito: era
infatti una scusa del poeta per attirare Tamara, della quale era
infatuato. Lei lo respinse,
lui le donò un anello con topazio che
l’artista portò per tutta la vita.
Nelle sue opere degli anni ’20 e ’30
raffigurò tutto ciò che allora era
considerato glamour
e che rappresentava ‘il nuovo’: il telefono, le
vedute urbane
con grattacieli. Le donne esprimono un glamour
gelido e
perfetto, sembrano incontaminate dalla realtà:
le labbra con rossetto
rosso profondo e prezioso, le mani immacolate,
le braccia ricoperte da
gioielli sfavillanti.
Ritraeva, insomma, l’aristocrazia,
il bel mondo, gli intellettuali, ma
anche e soprattutto le lolite, le donne dell’alta società che guidavano
Bugatti e sciavano a Saint-Moritz, i loro amori
trasgressivi, con
immagini vicine all’artificio e al perfezionismo della fotografia di
moda, ma che oscillano tra
raffinata sensualità e gelido classicismo;
tuttora questo alone di "irraggiungibilità"
delle modelle si ritrova in
molte campagne di moda.
Lei stessa occupò le pagine delle
riviste con
le sue foto da diva di
Hollywood per tutta la vita.
L’immagine che si ha di Tamara è infatti quella della star incontestata
di un concorso di moda. La vediamo scendere dall’automobile e
presentarsi alla giuria, della quale, magari, fanno parte il grande
Gatsby, Hemingway o Coco Chanel, e, con la mano abbandonata sul cofano,
posare in un atteggiamento
fiero ed elegante. Nel 972, durante una
delle sue ultime apparizioni pubbliche, scattata ad una esposizione,
appare ancora padrona di uno
stile perfetto: magra e altera, un taglio
di capelli allora in voga, il naso aquilino portato come un seguo di
nobile distinzione. Un
carisma naturale, a qualsiasi età.