Vendere le tue creazioni: la guida
Sei creativa e vuoi vivere di ciò che realizzi con le tue mani? Bijoux, sciarpe, borse… Dietro questo tipo di attività c’è di solito una grande passione, che bisogna cercare in tutti i modi di trasmettere al cliente. L’amore per le proprie creazioni deve trasparire dai gesti, da come si maneggiano gli articoli, dalle parole che si usano per descriverli. Insomma, stiamo parlando di un lavoro artistico, e un po’ artista devi esserlo per intraprendere un tipo di attività del genere. Se ti senti un’artista e hai il desiderio di vendere le tue creazioni online o nei negozi, ecco la guida che fa per te.
Come vendere le proprie creazioni artigianali
La prima cosa che devi fare se vuoi vendere le tue creazioni, è iscriverti all’albo degli artigiani che è diverso da quello dei commercianti. Per artigiano, infatti, la Camera di Commercio non intende un qualunque venditore, ma colui che “esercita personalmente, professionalmente e in qualità di titolare, l’impresa artigiana, assumendosene la piena responsabilità con tutti gli oneri ed i rischi inerenti alla sua direzione e gestione e svolgendo in misura prevalente il proprio lavoro, anche manuale, nel processo produttivo”. I costi dell’iscrizione sono davvero minimi, così come minimi sono i costi necessari per iniziare lo svolgimento della propria attività; questi ultimi dipendono esclusivamente dai materiali e dal locale – qualora esista – che può essere anche molto piccolo, es. 10 mq. Non serve il retrobottega perché è bello che la gente quando entra veda l’artigiana/o sul banco di lavoro che crea.
Come aprire un negozio di creazioni artigianali
Aprire un negozio di creazioni artigianali non è difficile soprattutto se si rientra nella categoria degli esercizi di vicinato, ovvero se il locale non supera i 150 mq nei comuni con più di 10mila abitanti e i 50 mq nei comuni più piccoli. Per iniziare occorre presentare una comunicazione al Municipio di appartenenza compilando il modello COM1 (si ritira in Comune o alla Confesercenti), nel quale si scrivono i dati dell’esercizio (grandezza del locale e tipo di commercio), l’autocertificazione dei requisiti morali (antimafia e assenza di procedimenti penali) e quelli sanitari e urbanistici del locale (deve avere la destinazione d’uso commerciale). Dopo 30 giorni, senza bisogno di ricevere una risposta, si può aprire la nuova attività.
È necessario aprire una partita IVA, iscriversi al registro delle imprese della Camera di Commercio entro 30 giorni dall’apertura del negozio; é inoltre necessario chiedere al Comune l’autorizzazione per l’insegna (per la quale si paga una tassa che varia da zona a zona) ed, infine, è obbligatoria l’iscrizione all’Inps, alla quale si verserà un contributo fisso annuale, più altri due versamenti annuali in percentuale sul reddito.
Imprese femminili, vantaggi
Se sei donna e, più che un negozio, hai in mente di metter su una piccola impresa puoi beneficiare dei vantaggi offerti a sostegno dell’imprenditoria femminile. Le donne sono tutelate dalla legge per l’imprenditoria femminile. Per accedervi bisogna aspettare la pubblicazione del bando per l’assegnazione dei fondi sulla Gazzetta ufficiale, quindi si presentare alla regione un business plan dove si spiega il tipo di attività che si intende avviare, quante persone avrai alle tue dipendenze ecc. Per presentare un progetto convincente e completo puoi rivolgerti a:
CONFESERCENTI tel. 0647251
CONFCOMMERCIO www.confcommercio.it
TERZIARIO DONNA tel. 065866313
Come vendere creazioni artigianali online
Aprire un negozio può risultare molto impegnativo, soprattutto a livello economico, e di certo è difficile lanciare un’attività dal nulla. L’ideale è cominciare a portare avanti la tua attività in maniera ridotta, frequentando i mercatini o cominciando a vendere online, sfruttando anche i social per farsi conoscere. Oggi giorno, se si ha estro e talento, è facile vendere le proprie creazioni artigianali online. Si può decidere di aprire un sito personale, con contatti e informazioni per consegne e spedizioni, si può pubblicizzare la propria attività sui social network, e si possono mettere in vendita le creazioni handmade sui siti dedicati a questo tipo di attività. Etsy è uno di questi: un portale interamente dedicato ai creativi, dove vendere ed acquistare l’arte del fai da te proveniente da tutto il mondo. Etsy, però, è solo uno dei marketplace interamente dedicati ai creativi, dai un’occhiata anche a DaWanda, Cargoh (specializzato soprattutto in prodotti indie), MissHobby e molti altri ancora. Per vendere online le proprie creazioni artigianali, non è necessario aprire la partita IVA, ma potete vendere in regime di prestazione occasionale, emettendo una ricevuta fiscale, purché il vostro guadagno non superi i 5000 euro annui; una volta superata tale cifra, sarà necessario aprire la partita IVA.
Come vendere le proprie creazioni su Facebook
Inutile dire che i social network sono una vetrina importantissima per tutti i creativi, perché con qualche foto e qualche post d’effetto, attirare l’attenzione e raggiungere un ampio numero di potenziali clienti è molto più semplice. Su Facebook, in realtà, vendere è vietato, ma il social network può essere utilizzato come buon canale per farsi pubblicità e portare indirettamente gli utenti a comprare, seppur tramite altre piattaforme. Cerchiamo di essere più chiare: su Facebook potrai, ad esempio, creare una pagina personale sulla quale pubblicare le foto e i prezzi delle tue creazioni handmade (borse, vestiti, accessori, creazioni realizzate con il riciclo, etc, etc.) e rimandare ai tuoi contatti e al tuo blog o sito web. Potrai anche iscriverti a vari gruppi che danno ai creativi la possibilità di farsi notare e, soprattutto, di mettere in mostra le proprie opere d’arte. Ti basterà fare un giro sui social per scovarne qualcuno.
Vendere le proprie creazioni ai negozi
Con partita IVA o con ritenuta d’acconto (se rientri nei parametri già sopra indicati), potresti anche provare a vendere le tue creazioni ai negozi di abbigliamento, bijoux, accessori per la casa. Prepara un catalogo fotografico con le tue migliori creazioni handmade, presentati come una persona propositiva, con tanta voglia di fare, prova a spiegare ai titolari dei negozi nei quali andrai perché i tuoi prodotti potrebbero attirare la clientela: se saprai venderti bene, anche questo potrebbe essere un ottimo business.
Vendere le proprie creazioni nei mercatini
Quante volte girando per mercatini ti sei chiesta cosa servisse per poter aprire anche tu uno stand? Probabilmente molte, anche se tra pigrizia e scoraggiamento poi hai mollato presto quell’idea. In realtà portare le tue creazioni nei mercatini è facile ed è un’ottima opportunità per vendere i tuoi prodotti artigianali. In tutta Italia esistono i cosiddetti mercatini per hobbisti, ai quali potrai partecipare anche senza partita IVA e senza ritenuta d’acconto, purché il tuo guadagno non superi i 5mila euro annui, come suddetto. È importante, però, presentare determinati documenti:
- Dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (ossia un’autocertificazione da presentare al Comune che ospita il mercatino, nella quale di dichiara di esporre e vendere le proprie opere d’ingegno a carattere creativo, senza necessità di autorizzazione amministrativa, come previsto dall’articolo 4, comma 2, lettera h del D.Lgd n. 114/98)
- Tesserino degli hobbisti, in realtà richiesto solo da alcuni comuni
- Altri documenti potrebbero essere richiesti a discrezioni dei singoli Comuni, per questo è bene informarsi presso il Comune nel quale sarà organizzato il mercatino al quale si intende partecipare.
Solitamente c’è un costo di iscrizione ai mercatini, che può andare dai 10 ai 50 euro giornalieri che, oltre alla piazzola, include spesso anche parte del materiale.
Oggetti artigianali più venduti
Se hai le mani d’oro, se sai fare mille cose ma vorresti immettere sul mercato solo quelle creazioni che potrebbero renderti di più, ecco quali sono gli oggetti artigianali più venduti: sicuramente bijoux (orecchini, collane, bracciali e orecchini), cappelli e sciarpe, lampade, oggetti di arredamento, tende e tovagliato sono i prodotti creativi che vanno per la maggiore sul web e nei negozi.
Creazioni artigianali, i segreti per vendere di più
- Sorridete, siate sempre di buon umore e pazienti. Non è importante solo la merce che si propone, ma anche e soprattutto a volte, il modo in cui lo si fa
- Salutate sempre chi entra in negozio o si avvicina al vostro banco al mercato, anche se siete impegnati con altri clienti.
- Il bancone è una barriera alla comunicazione. Se potete inseritelo nell’arredamento come piano di lavoto o appoggio
- Nessun cliente è mai una perdita di tempo. Chi non compra oggi potrà comprare domani o comunque consigliare il vostro lavoro ad altre persone
- Siate preparatissimi su tutti i prodotti che vendete. La più grande differenza questo tipo di shopping e quello ad esempio in un centro commerciale, è che l’acquirente può vedere in faccia chi produce la merce o perlomeno avere dal venditore delle informazioni abbastanza certe sulle origini del prodotto, su chi e come l’ha creato
- Cercate di dare buoni (e obiettivi) consigli a chi vi chiederà una opinione sull’acquistare un oggettopiuttosto che un altro
- Ai clienti più interessati potete chiedere i dati, magari la mail, così da informarli su promozioni, novità e quant’altro legate alla vostra attività
- Salutate sempre con cortesia: il saluto finale influenza la propensione del cliente a prendervi in considerazione per acquisti futuri. Lo stesso dicasi anche per chi non ha comprato nulla: ditegli che vi dispiace di non averlo potuto accontentare
- Almeno all’inizio non alzate eccessivamente i prezzi! D’accordo far entrare nella cifra la manodopera, il costo dei materiali e di eventuali macchinari e il valore aggiunto del “pezzo unico” ma se i costi sono troppo alti riceverete sì tanti complimenti, ma ben poche entrate!
- Tutte queste regole valgono anche sui social se li usate per promuovervi: seguite costantemente i vostri profili (Twitter, Facebook, Instagram). Non solo è importante aggiornarli ma anche rispondere tempestivamente a commenti e messaggi che vi vengono inviati.
- Non sottovalutate l’importanza delle foto: se vendete sul web e se avete delle pagine social sarà importantissimo proporre foto accattivanti e ben fatte. Avvaletevi di app di fotoritocco, o se ne avete l’opportunità chiedete aiuto a un amico bravo con le foto.
Giovani creative che hanno avuto successo, le esperienze
Vi presentiamo qualche giovane creativa che ce l’ha fatta e adesso propone le proprie creazioni in gito per mercatini, in negozio o sul web! Iniziamo con Elena Cecchetti, di Firenze ma reduce da un lungo Erasmus a Siviglia, ideatrice del marchio di bigiotteria artigianale Nonna Ubolda che porta in giro per i mercatini e le fiere del centro Italia. Elena ha iniziato un anno e mezzo fa con alcune amiche a realizzare orecchini, collane, braccialetti ecc. con perline di plastica, legno e vetro montati su fili di materali diversi: caucciù, spago, rame, argento, filo da giardinaggio.. insomma un po’ di tutto!
“L’idea è nata da una grande passione per i pendenti – ci racconta Elena – diciamo pure che sono una maniaca! Quindi mi son detta, perchè non farli da sola! Vedendo poi che le mie creazioni piacevano alle amiche ho deciso di venderle. La soddisfazione più grande è vedere la faccia delle persone quando si fermano a guardare quello che tu hai fatto con le tue mani e ti fanno i complimenti. Inoltre fare mercatini è un’occasione splendida per incontrare gente che ha voglia di creare, fare, scambiarsi idee e cose“.
Clizia Ornato, 27 anni, vive e lavora a Bologna. Crea gioielli e accessori usando i materiali più disparati, dai francobolli ai ritagli di tessuto. I bracciali postali, creati con veri francobolli originali di tutto il mondo, sono le creazioni che l’hanno fatta conoscere. Laureata al DAMS di Bologna con una tesi in antropologia sui griot dell’Africa occidentale, Clizia dimostra la sua attrazione per le diverse culture che si palesa nelle sue collezioni. Collezioni che potete ammirare nel suo sito Clizia Ornato.
Le Dissociate sono quattro ragazze di Milano: Stefania Casacci, Cristiana del Buono, Benedetta de Bartolomeis Monica Battistella, tutte intorno ai 28 anni che si conoscono dall’università, si occupano di comunicazione visiva e hanno creato un laboratorio dal nome Sartoria Vico. Le loro creazioni sono molto versatili e vanno dalle borse in feltro alle sciarpe trasformiste, ai fermagli, fino ai costumi. Visitate il loro sito per farvi un’idea: SartoriaVico
Margherita Marchioni ha 29 anni e vive e lavora a Roma. Per le sue creazioni usa davvero tutto quello che può capitarle tra le mani e infatti il suo marchio ha il bellissimo nome di MateriaMorfosi: dalle matite colorate con le quali crea borse di varie misure, ai tappi dello spumante e la pasta con i quali dà vita a bellissimi bijoux, così come viti e bulloni che nelle sue mani diventano sensuali gioielli.