Da Barcellona a Firenze, da Salisburgo a Venezia, sono molte le città che soffrono di overtourism. Quel fenomeno che si registra quanto i turisti risultano troppi rispetto alla popolazione residente e le località fanno fatica a gestire flussi così sostenuti.
Questo problema si verifica con grande evidenza nelle destinazioni più popolari – città d’arte e capitali europee – che diventano invivibili in particolare durante le vacanze. A fronte di mete sovraffollate dove trovare una stanza d’albergo è un’impresa e cenare al ristorante è un salasso, ce ne sono altre meno conosciute ma non prive di fascino. Sono ricche di attrattive culturali e artistiche, che meriterebbero di essere scoperte e apprezzate. A questo proposito, il sito della BBC dedica un interessante articolo su quattro Paesi che «cercano attivamente visitatori per rilanciare le proprie economie e promuovere il proprio territorio».
Si tratta di Groenlandia, Marocco, Serbia e Georgia. Scopriamo perché, in questi Paesi, il turismo è incentivato. E perché vale la pena di considerare queste mete fra le più interessanti delle tue prossime esplorazioni.
Groenlandia: imperdibile per i turisti che amano l’avventura
La Groenlandia si sta preparando ad accogliere un numero crescente di turisti grazie all’apertura di un nuovo aeroporto internazionale nella capitale Nuuk e a un’altra pista di atterraggio a Ilulissat prevista per il 2026. Lo riporta il sito della BBC, precisando che questa infrastruttura non solo faciliterà l’arrivo di nuove presenze, ma avrà anche un impatto significativo sull’economia locale, migliorando l’importazione di beni e l’esportazione di prodotti del Paese come i frutti di mare.
«Il turismo è un modo per pagare lo sviluppo dell’aeroporto e anche per fornire posti di lavoro e stabilità per il futuro», sottolinea l’autrice dell’articolo Laura Hall precidendo che la Groenlandia sta puntando sul turismo d’avventura – che comprende attività come l’osservazione delle balene e il campeggio sulla calotta glaciale – ma anche sul turismo che guarda al cielo stellato, con esperienze uniche come l’osservazione dell’aurora boreale durante l’inverno.
Marocco: boom di turisti in vista della Coppa del Mondo
Il Marocco mira a raddoppiare gli arrivi turistici entro il 2030. Passerà a 26 milioni di visitatori annuali in vista della Coppa del Mondo, che ospiterà insieme a Spagna e Portogallo. «Il torneo è visto come un’opportunità d’oro per incrementare il turismo», precisa la BBC specificando che il Paese sta ampliando la sua capacità ricettiva con l’apertura di nuovi hotel, tra cui il Waldorf Astoria di Tangeri e 25 nuovi Radisson Hotel. L’attenzione non è solo su Marrakech, ma anche su città come Casablanca, Agadir e Fez, dove si stanno sviluppando infrastrutture turistiche e stadi. Questo vasto piano di sviluppo include anche il potenziamento dei voli internazionali, destinati ad accrescere ulteriormente l’attrattività del Paese.
La Serbia sceglie il turismo sostenibile
La Serbia, ispirandosi al successo turistico della vicina Croazia, si concentra su un approccio più sostenibile. Come sottolinea la BBC, il Paese lavora con il Global Sustainable Tourism Council per promuovere progetti che evitino il turismo di massa e valorizzino le culture locali. In passato orientata alle città come Belgrado e Dubrovnik (che ha avuto problemi di overtourism), la strategia turistica della Serbia si è diversificata includendo il turismo montano, rurale e termale.
«Le montagne del paese attraggono sciatori in inverno ed escursionisti in estate», sottolinea Laura Hall, evidenziando come l’ecoturismo e le sorgenti naturali stiano supportando le economie locali. Questa strategia sta già dando frutti: nel 2023, il turismo internazionale è cresciuto del 20%.
Arte e natura: scoprire il patrimonio della Georgia
In Georgia, il turismo è una risorsa in piena espansione. Il nuovo piano di sviluppo decennale – riporta la BBC – mira a migliorare l’accessibilità e le infrastrutture, con iniziative che spaziano dalla segnaletica internazionale ai trasporti pubblici.
«Il turismo è relativamente nuovo in Georgia», afferma Natalie Fordham – specializzata nella Georgia per l’agenzia Wild Frontiers – che elogia l’entusiasmo e la professionalità delle guide locali. Nonostante alcune carenze infrastrutturali rispetto all’Europa occidentale, il Paese offre un ricco patrimonio culturale e naturale: da Tbilisi, definita «una capitale affascinante» per le sue strade acciottolate e i suoi musei, alle città rupestri e ai monasteri UNESCO. La scena enogastronomica completa un’esperienza che richiede almeno una settimana per essere apprezzata appieno.