Vi è mai capitato di essere sedute su un prato fiorito attorniate da possenti vulcani che giocano a nascondino con le nuvole? A me sì. Ero in Francia, e per la precisione in Auvergne, dove c’è la maggior densità di vulcani d’Europa: in sessanta chilometri ce ne sono ben un’ottantina, raccolti nella catena dei Puy. Dalla classica forma a cono svettante oppure bassi e morbidamente tondeggianti, questi antichi giganti (con oltre 100mila anni) plasmano un territorio unico, tutelato dalla Francia come parco naturale e dall’Unesco come Patrimonio dell’umanità. E disegnano un paesaggio spettacolare, che non ci si aspetterebbe di trovare nel cuore dell’Europa. Ti ho incuriosita? Ecco cosa vedere, fare e mangiare in Auvergne, il cuore verde di Francia.
Atelier d’artisti e paesaggi bucolici
In Auvergne la presenza dei vulcani si vede e si “sente” nella capitale, Clermont-Ferrand, vivace città universitaria edificata su una collina vulcanica e dominata dall’imponente cattedrale gotica, costruita in andesite, una pietra lavica nera locale. Sotto le sue alte guglie si apre la deliziosa place de la Victoire, dove ci si ritrova ai tavolini dei tanti locali, all’ombra di rilassanti tigli olandesi.
Poco distante, il mercato di St-Pierre è il posto giusto per scoprire i formaggi, autentica gloria locale visto che qui nascono cinque dei più famosi dop di Francia, come lo squisito Saint-Nectaire e il saporito Cantal. Tutt’attorno un reticolo di strade e stradine, con negozi di modernariato, atelier d’artisti e botteghe storiche, e quel piccolo gioiello che è la basilica romanica di Notre-Dame-du-Port. Clermont-Ferrand è anche una delle capitali del rugby. Lo stadio ospita il divertente ASM Experience, dedicato all’omonima squadra locale (una delle più prestigiose di Francia), in cui si possono anche vestire i panni di un autentico rugbista.
Giusto di fronte c’è un altro totem della città, la Michelin, il cui museo d’impresa offre un curioso e sorprendente racconto delle geniali scoperte dei fratelli Michelin che non inventarono solo gli pneumatici ma anche le mappe stradali e le guide gastronomiche. Oltre al celeberrimo Bibendum, l’omino simbolo del brand. Attorno a Clermont-Ferrand si apre un paesaggio charmant come solo la campagna francese sa essere. Ampi altipiani dove mucche e pecore pascolano incuranti dei capricci del cielo, fitti boschi attraversati da tranquilli ruscelli, alte falesie e gole spettacolari. E poi piccoli villaggi con le case dai tetti d’ardesia (come Montpeyroux), antiche abbazie (splendida quella di Issoire) e poderose fortezze, come l’impressionante castello di Murol, che nelle visite animate torna a com’era a metà ’400.
Le terme Belle époque
A completare il quadro c’è il tocco vintage di centri termali Belle époque, come Royat e Le Mont-Dore, dove si può approfittare delle benefiche acque ricche di minerali (altro regalo dei vulcani!). Il tutto senza fronzoli né overtourism: l’Auvergne regala il piacere di una vacanza en plein air a tutto tondo, in semplicità (un paradiso per i camperisti) e in ogni stagione. D’inverno si scia nel comprensorio di Mont-Dore e si ciaspola attorno al pittoresco lago Chambon. In estate si fanno bagni e sport nautici nei laghi e ci si dedica ai picnic nei boschi (qui un autentico rito, con centinaia di postazioni attrezzate!), mentre si vedono passare i pellegrini in cammino lungo la nuova tratta del Cammino di Santiago, che va da Orcival a Rocamadour.
Primavera e autunno sono mesi perfetti per ossigenanti camminate su centinaia di chilometri di sentieri (ci sono anche 30 passeggiate ideali per famiglie e bambini) e toniche pedalate fino in vetta al Col de Guéry. Il “traguardo” più emblematico è il Puy-de-Dôme, tappa per eccellenza del Tour de France. Oggi vi si sale solo a piedi, lungo un ripido sentiero, oppure su un trenino a cremagliera che in 15 minuti porta a 1.465 metri, dove lo sguardo si apre su una distesa di vulcani che emergono da un mare di nuvole. Un luogo magico già per gli antichi Romani, che vi costruirono un tempio di cui si vedono i resti.
Di quel tempo resta la memoria anche a Gergovia, nel museo che ricrea la battaglia contro i Romani del 52 a.C., l’unica vinta dai Galli guidati da Vercingetorige e da cui è nato un mito che continua ancora oggi (vi dicono nulla le sigarette Gauloises?). Anche per questo il museo è una delle attrazioni più popolari insieme a Vulcania, il grande parco tematico (15mila mq e 7 milioni di visitatori annui) che riesce a istruire divertendo. Tra proiezioni in 3D, animazioni, spettacoli e attrazioni ci si può passare da poche ore a un’intera giornata, sempre immersi nei tanti misteri della Terra.
Auvergne: tutte le info pratiche
COME ARRIVARE Clermont-Ferrand dista 400 chilometri dal Piemonte ed è a due ore di auto da Lione.
DOVE DORMIRE L’Hotel letterario Alexandre Vialatte è un quattro stelle molto accogliente, comodo per visitare Clermont-Ferrand (camera doppia da 94 euro, hotelvialatte.com).
DOVE MANGIARE La cucina dell’Auvergne è rinomata in tutta la Francia. Le ricette tradizionali, come l’aligot e la truffade (entrambi a base di patate e formaggi locali), l’insalata di lenticchie verdi del Puy e il pounti (un rotolo di carne e verdura) sono i piatti forti di L’Alambic, a Clermont-Ferrand (alambicrestaurant.com, 6 rue Sainte-Claire, da 30 euro). Per un’esperienza di alta cucina c’è La Belle Meunière, a Royat (la-belle-meuniere.com, 25 avenue de la Vallée) dove lo chef Laurent Jury valorizza le materie prime locali (come funghi e tartufi) e le interpreta in modo nuovo, ispirandosi alla cucina giapponese (menu da 59 a 99 euro).
L’ESPERIENZA Volare sui vulcani in un parapendio a due posti, planando dolcemente nell’aria e ammirando dall’alto il Puy-de-Dôme e i suoi “fratelli”. Un volo da 15 minuti costa 120 euro (airdomesparapente.com).
PER INFORMAZIONI auvergne-destination.com/.