Ombrelloni, sdraio e bagnino ci sono ancora, insieme a divani e poltrone, palestre en plein air, boutique alla moda, chef e ristoranti gourmet. I tradizionali stabilimenti balneari oggi diventano beach club. I circoli e salotti dal servizio impeccabile a filo d’acqua. Non più solo luoghi della classica “villeggiatura” ma spazi di divertimento dove trascorrere una giornata o anche solo un paio d’ore tra wine tasting, picnic sul bagnasciuga e shopping . La sera diventano alternative d’atmosfera alla classica disco, perché qui, oltre che sotto le stelle, si balla in riva al mare, con il rumore delle onde a fare da sottofondo, tra una hit e l’altra.

Fare festa nei beach club dopo il tramonto

A Fregene, sul litorale romano, dal 2003 spopola il Singita Miracle Beach. Di giorno si fa il pieno di vitamina D sotto il sole. Al crepuscolo, dopo il rintocco del gong tibetano, va in scena il Rito del Tramonto che apre le danze e la beach night tra baldacchini extra large in stile etnico (“singita” significa “miracolo” in Swahili). Ad accompagnare il tutto non solo la musica live ma le performance degli artisti di Nouveau Cirque, tra palloncini e trampolieri. C’è persino la boutique di accessori brandizzati “Singita” e una lista di cocktail che include l’agrumato “Coachella” e lo speziato “Buscando El Sol” (singita.it).

Un momento di festa al Singita Miracle Beach di Fregene
beach club Fregene
Il tramonto sulla spiaggia al Singita Miracle Beach di Fregene

Una scenografia spettacolare è quella che accoglie gli ospiti del Phi Beach di Arzachena, tra le rocce granitiche, i filari di Vermentino e i templi nuragici della Gallura. In questo club dall’atmosfera informale fino a notte fonda si alternano famosi dj internazionali, come il turco Bora Uzer, tra gli habitué del Pacha di Ibiza, o l’artista anglo-nigeriano Sona. Per godersi musica e panorama ci si accomoda sui sofà del “The Rock Club”, la terrazza sul mare tra gli scogli, tutta soffici divani e luci soffuse (phibeach.com).

Nome esotico, mare nostrano anche per il Coco, il beach club pugliese tra la bella Polignano a Mare e Mola di Bari (ilcoco.it). A prova di famiglie di giorno, gettonato per l’aperitivo di sera, diventa richiestissimo di domenica per la musica live. La cosa divertente è che mentre i dj si danno da fare alla console, tu puoi fare un salto al bistrot di specialità pugliesi (disponibile persino in versione take-away), in boutique o nella palestra open air con un planning di attività sportive da far impallidire i fitness center metropolitani.

Gourmet e design sul bagnasciuga

Colazione con yogurt e granola fatta in casa, pranzo a base di monfettini (cubetti di pasta) ma anche la formula Chef’s Table, sei assaggi cucinati a vista a due passi dal bagnasciuga e spiegati dallo chef Omar Casali. Siamo sul Molo di Levante n. 74 a Cesenatico, nel cuore goloso della Riviera Romagnola. L’insegna di Marè recita “cucina, caffè, spiaggia e bottega”. Ma tra ombrelloni e lettini si scopre molto di più. La cucina mixa tradizione, sperimentazione e ingredienti a km zero di produttori locali. Tutto è realizzato in loco con energia rinnovabile e l’arredamento di design è di recupero. Anche la boutique, vetrina di libri di botanica e artigianato, strizza l’occhio alla sostenibilità, tra lavanda e rosmarino (mareconlaccento.it).

Cambio d’atmosfera al Puravita di Pachino (SR), stabilimento in stile oasi berbera con “sommier” (letto) e “cabanas” in quel lembo di Sicilia sudorientale dove lo Ionio incontra il Mediterraneo. I proprietari lo definiscono un sauvage beach resort. L’arredamento è realizzato su misura da DFN Outdoor, celebre marchio di design per spazi esterni (puravitabeachresort.com).

Se ami la cucina di pesce e sei in vacanza in Toscana, invece, regalati un pranzo con pescato del giorno, ostriche e ricci di mare, ma anche riso al salto con burrata a Capalbio (GR), sul lungo litorale tra le colline maremmane. Qui lo chef Luca Morroto reinterpreta con moderno estro la tradizione. Siamo a La Dogana, beach club gourmet aperto dal gruppo Enoteca La Torre. Qui è possibile ordinare anche un picnic sotto l’ombrellone e al tramonto godersi un cocktail d’autore al Doganino, vivace lounge bar sull’arenile. Nulla è lasciato al caso, dall’arredamento in legno ai soffici cuscini écru e ai lampadari in rattan (dogana.enotecalatorre.group).

Su questo mare ci metto la firma

I beach club vanno di moda o, meglio, la moda va in vacanza al beach club. Lo confermano gli stabilimenti griffati che punteggiano le nostre coste. Tra questi l’elegante Panama by Borsalino, a Marina di Pietrasanta, (LU) in Versilia. Qui tutto è stato vestito dal famoso marchio di cappelli fondato ad Alessandria nel 1857. Arredamenti in midollino (rattan), tessili color tortora, tende con doccia privata e un ristorante di fine dining guidato dallo chef Patrizio Giacomelli che si destreggia tra cevice di ricciola e Spaghetti Panama, una pasta di semola trafilata al bronzo con pomodoro e basilico intitolata al celebre cappello del brand. E di cappelli c’è anche la boutique, ça va sans dire (panamaversilia.com).

Il personale di Panama by Borsalino, a Marina di Pietrasanta

L’aperitivo top dell’estate invece è a Santa Margherita ligure, al Bar Fiore, sulla terrazza in teak (bagnifiore.com) che guarda l’incantevole baia di Paraggi e rievoca i fasti della Dolce Vita, di quando in spiaggia approdavano Brigitte Bardot e Liz Taylor.

Sentori agrumati e lo sciabordio delle onde del Tirreno fanno da sfondo a un altro stabilimento-gioiello a Vietri sul Mare (SA), in Costiera Amalfitana: un’oasi terrazzata e le file di ombrelloni bianchi e azzurri invitano a godersi privacy e silenzio mentre per cocktail, pranzi e spuntini c’è il Riva Restaurant, supervisionato dallo chef Michele de Blasio: risotto napoletano con patate, zafferano e astice ma anche Ceasar di mare per chi preferisce restare leggero. O non perdere neanche un minuto di sole e di mare (giardinidelfuenti.com).

beach club
La terrazza del Riva Restaurant. Foto di Nicola Cima

I 225 beach club più belli d’Italia

La nuova Guida ai migliori beach club d’Italia, pubblicata da Morellini Editore e scritta a quattro mani da Andrea Guolo e Tiziana Di Masi, raccoglie e recensisce ben 225 stabilimenti, tra i più belli della nostra Penisola, dalla Liguria alla Sardegna. Ad aggiudicarsi quest’anno il premio dalla guida come migliore stabilimento in assoluto, Alpemare, elegante struttura di Forte dei Marmi, dal 2017 di proprietà di Andrea Bocelli e Veronica Berti (alpemare.com).

Ci facciamo un selfie?

Gonfiabili a prova di Instagram firmati Petit Pommes, una boutique con creazioni di giovani talenti della moda, e interior design in stile “Villa in Riviera” sui toni del blu navy. Ma anche giardino tutto gelsomini e rampicanti e pausa dolce con le delizie firmate dallo Chef Marco Pedrón, pasticcere del Ristorante Cracco a Milano. Benvenuta al Tigu Beach a Sestri Levante. Si è aggiudicato il premio come miglior stabilimento di nuova apertura della Guida ai Migliori Beach Club d’Italia (@tigubeach su instagram).

I lettini blu navy del Tigu beach, sulla costa di Sestri Levante
Un piatto del ristorante al Tigu Beach

Come prenotare

Un posto in riva al mare sempre a portata di smartphone grazie alle app e ai siti di prenotazione: Cocobuk (cocobuk.com), Spiagge.it e ombrellone.it permettono di selezionare data, ora, tipologia di lettino, ombrellone e posizione.