Sono tanti gli italiani che nell’estate 2023 hanno avuto un occhio di riguardo verso il proprio portafoglio. I prezzi aumentano e persino concedersi una vacanza diventa per molti un lusso a cui dover rinunciare. I rincari, infatti, coinvolgono anche strutture alberghiere, ristoranti e voli. I biglietti aerei sono sempre più cari e persino i servizi extra per chi intende prendere un volo stanno subendo un’impennata che rischia di alimentare un diffuso malcontento: i prezzi sono raddoppiati, per cui scegliere un posto o aggiungere un bagaglio a mano rischia di far lievitare i costi in maniera esponenziale.
Biglietti aerei, prezzi raddoppiati per i servizi extra: di cosa si tratta?
Serve un freno all’impennata dei prezzi, anche quando si parla di voli aerei. Lo chiedono a gran voce italiani e non sono, sia chi per lavoro si vede costretto a viaggiare sia chi desidera concedersi una gita lontano da casa. Eppure l’acquisto di un biglietto – con eventuali servizi extra messi a disposizione dalle stesse compagnie aeree – sta diventando un optional che solo pochi possono permettersi. Il problema è già stato affrontato da Spagna e Regno Unito. Ora anche il Ministero delle Imprese e del Made in Italy è pronto a intervenire.
La scienza non ha dubbi: spendere soldi nei viaggi ci fa felici, ma c’è un limite a tutto… Lo dimostra un’analisi condotta dal Corriere della Sera sulle principali compagnie low cost in Italia, cioè EasyJet, Ryanair, Wizz Air, Vueling e Volotea, scelte dal 70% dei passeggeri che volano partendo dall’Italia o scelgono il nostro Paese come destinazione del loro viaggio. Servizi un tempo inclusi nel semplice biglietto aereo, per cui non era richiesto alcun supplemento, oggi diventano servizi “extra” e i costi si fanno sentire. Così chi opta per il cosiddetto “imbarco prioritario” o “speedy boarding”, dedicato in particolare a chi ha con sé un bagaglio a mano, deve far fronte a prezzi raddoppiati nell’arco di un anno. E addirittura triplicati rispetto al 2019, costringendo il viaggiatore a spendere cifre folli.
Non solo: altri servizi aggiuntivi come la scelta del posto o la valigia in stiva non sono inclusi nel biglietto delle compagnie low cost. Sono acquistabili in un secondo momento, riservando spesso cattive sorprese al cliente… Il costo per acquistare uno spazio in stiva, qualora il viaggiatore volesse imbarcare un bagaglio, o quello del posto a sedere (senza che venga assegnato casualmente dalla compagnia) sono in aumento. I prezzi più alti sono stati raggiunti in estate, mentre nella stagione autunno/inverno tendono a scendere perché si viaggia di meno.
Guadagni record
Sono proprio i servizi extra a rappresentare un importante fonte di guadagno per i vettori low cost e, negli ultimi anni, persino per quelli tradizionali. Stando alle stime fatte dal Corriere della Sera, con la fine dell’emergenza sanitaria e la ripresa dei viaggi, nel 2022 la vendita dei servizi extra è nettamente aumentata.
Per usufruire di più optional, i passeggeri di tutto il mondo hanno sborsato un totale di 115 miliardi di euro. L’incasso, spiegano alcuni addetti ai lavori, «entra interamente nelle casse della compagnia». Questo accade perché «servizi come l’imbarco prioritario non richiedono una spesa operativa da parte del vettore», garantendo così guadagni record.