Autentica, dinamica, storica e alternativa, ma soprattutto green. La città francese, faro del buon bere, è un enorme laboratorio archi-urbanistico: locali all’aperto, bar alla moda, design store, immensi hangar-skatepark e una fitta rete ciclabile. Un modello d’eccellenza da consegnare al futuro. Stai per atterrare e, tra i due terminal dell’aeroporto, vedi i vigneti coltivati, insieme a un enorme decanter che emerge dalla Garonna. Sei a Bordeaux, nella regione della Nuova Aquitania, capitale del vino, ma anche la città francese che si è rinnovata di più negli ultimi anni, vivace e di buonumore anche senza il bicchiere in mano. Ecco cosa vedere, fare e mangiare a Bordeaux.

In tram, in skate, in bici: dai palazzi antichi agli atelier

Il centro storico, patrimonio Unesco, fu fondato nel III secolo a.C. dai popoli gallici insediati nella regione di Bourges, ai tempi con il nome di Burdigala. Storicamente è considerata una città emporio, grazie soprattutto al suo celebre porto. In questi ultimi anni si parla di lei, della ritrovata giovinezza, della sua crescente bellezza uscita dalla bacchetta magica di archistar, da scoprire in skate, tram e bici. C’è tanto da vedere, ma il consiglio è di puntare su qualche selezionato classico e poi spaziare. A poco più di un’ora di aereo dall’Italia, è una meta visitabile tutto l’anno, perfetta per trascorrervi un weekend. È bella da girare anche a piedi, per ammirare architetture e palazzi incredibili. Di tanto in tanto spuntano, a sorpresa, piazze illuminate da vecchi lampioni e dal sapore bohémien.

La Piazza della Borsa, punto di ritrovo dei bordolesi. Foto di Gisella Motta

Punto di ritrovo dei bordolesi, Place de la Bourse, con edifici neoclassici che si riflettono su uno specchio d’acqua, opera dall’architetto paesaggista Michel Corajoud e di grande impatto, che fa impazzire grandi e piccoli: quando il tempo è bello le sue fontane zampillano e quando fa freddo il vapore crea una nebbiolina suggestiva.

Sulla Garonna, al posto degli hangar navali, c’è una banchina di 4 chilometri che ospita un mega playground dove correre o pedalare in libertà, ma anche gallerie d’arte, atelier e locali eccentrici. La Garonna non è solo docks, le sue rive dispongono di 160 km di piste ciclabili.

L’intero skyline della città è visibile dalle torri della Cathédrale Saint-André, in stile gotico, posta lungo il celebre cammino di Santiago. A Place de la Comédie si ammira il Grand Theatre, capolavoro settecentesco progettato dall’architetto Victor Louis, il cui scalone spettacolare fu imitato da Garnier per la sua Opéra parigina. Con i suoi 126.000 metri quadrati, l’esplanade des Quinconces è la più grande piazza d’Europa e celebra la Rivoluzione Francese nel monumento ai Girondini e i suoi cittadini più illustri nelle statue di Montaigne e Montesquieu (la terza “M” è quella di François Mauriac, scrittore e premio Nobel per la letteratura nel 1952). La Bordeaux medievale rivive nelle forme di Grosse Cloche, il palazzo comunale con la sua iconica campana: i sotterranei, un tempo utilizzati come prigione, oggi sono visitabili.

Il ponte di Pietra (in francese Pont de pierre) sul fiume Garonna. Bello di giorno, ma ancora di più di sera. Foto: Shutterstock

Imperdibile il Pont de Pierre fatto costruire da Napoleone: magnifico per una passeggiata romantica al tramonto.

Il tempio dei gourmand tra pasticcerie, food-hall ed enoteche

I canelés, dolci simbolo di Bordeaux. Foto di Gisella Motta

Percorrendo per le strade du Loup e Bahutiers, famose per le loro case medievali, si raggiunge Porte Cailhau, parte delle mura della città. Questo monumento fu eretto in onore della vittoria di Carlo VIII a Fornovo. Pit stop da golosi da Baillardran per fare il pieno di canelés (dolci caramellati simbolo di Bordeaux), pasta morbida al rum con vaniglia e cannella, oppure, alternativa da sballo, les dunes blanches, piccoli bignè ripieni di crema da assaggiare chez Pascal, nella versione classica o al lampone o caramello.

Raccomandato il tour all’Ecosystème Darwin, sulla riva destra, un’ex area militare di 20mila metri quadrati dive nuta una farm in stile industriale, con arredi di recupero. Qui si incontrano giovani creativi che usufruiscono degli spazi per writers, graffitari e disegnatori di ogni età, con aree comuni dove sdraiarsi, leggere o lavorare. C’è una bio-food-hall con bistrò e ristoranti che servono vegan burger, estratti e smoothie. Impossibile non fermarsi all’Hangar, skate-park indoor dove si assiste a funambolismi.

La Cité du vin, luogo culturale unico al mondo. Foto di Gisella Motta

Luogo culturale unico al mondo, la Cité du Vin, un edificio alto 55 metri con terrazza panoramica, ha la forma di un decanter. Una sorta di museo e parco tematico, con al suo interno un itinerario culturale attraverso l’affascinante storia del vino. E se piove? Ci aspetta il Musée d’Aquitaine, importante per la storia locale e ricco di documenti sul commercio degli schiavi (Bordeaux è stata lo snodo fondamentale della rotta atlantica tra l’Africa e l’America). Oppure il Musée des Beaux Arts, con capolavori seicenteschi italiani, fiamminghi e del Novecento, come Picasso, Renoir, Matisse e Delacroix. Arte, scienza e tecnologia si fondono ai Bassins de Lumières, centro d’arte digitale, ex-base sottomarina risalente alla Seconda Guerra Mondiale trasformata in spazio dedicato ai grandi maestri dell’arte.

Bordeaux: tutte le informazioni utili

COME ARRIVARE easyJet (easyjet.com/it) da Milano Malpensa (da 20,99 euro a tratta) e Roma Fiumicino (a partire da 31,99 euro a tratta) a Bordeaux (aeroporto Mérignac); Volotea (volotea.com) da Roma Fiumicino, Firenze e Venezia (da 29 euro a tratta).

DOVE DORMIRE Nel Triangolo d’Oro, quartiere centrale chic, l’hotel Konti By Happyculture, 4 stelle, dal design ricercato e dettagli vintage (camera doppia, da 225 euro a notte, hotel-konti.com); l’Hotel Indigo Bordeaux Centre Chartrons è un boutique hotel (4 stelle), vicino alla Cité du Vin, con camere e suite di design (da 186 euro a notte, ihg.com).

DOVE MANGIARE Le Chapon Fin, storico ristorante gourmet di alta cucina francese (chapon-fin.com/it/); Le 7, al 7° piano della Cité du Vin, specialità regionali e 500 referenze di vino (le7restaurant.fr); Casa Gaia, cucina di stagione e bio (casagaia.fr).

La Meca, l’edificio che ospita la Casa dell’economia creativa e della cultura. Foto di Gisella Motta

COSA FARE La Cité du Vin, museo e parco tematico dedicato al vino (laciteduvin.com/fr); crociera del vino sulla Garonna (lesbateauxbordelais.com); Le FRAC-MECA, spazio espositivo d’arte contemporanea (fracnouvelleaquitaine-meca.fr); La Maison Petrusse, due boutique di stole, sciarpe e foulard ispirati ai quadri dei grandi pittori.

La boutique La Maison Petrusse. Foto di Gisella Motta

DA ACQUISTARE Il CityPass (in 3 varianti: 24 ore a 34 euro, 48 ore a 44 euro e 72 ore a 50 euro), per l’uso illimitato dei mezzi pubblici, l’ingresso a musei e monumenti.

PER INFORMAZIONI bordeaux-tuismo.it; france.fr/it.