La Carinzia che non ti aspetti
Se a molti di noi può essere capitato di prendere un kayak o remare al mare, su acque tranquille, non è così banale farlo su un fiume. E se per discendere la parte più impetuosa – quella tutta rocce, tuffi e slalom – bisogna essere davvero dei campioni, abili, preparati e allenati, ci sono parti in cui tutti, anche i meno esperti, possono godere del piacere che regala un’avventura del genere.
In canoa sul fiume Drava, il nastro blu della Carinzia
È quello che ho potuto vivere sul fiume Drava, in Carinzia, la regione più a sud dell’Austria, dominata dall’acqua: quella del fiume, che la attraversa e dopo 600 chilometri si getta nel Danubio, e quella dei suoi laghi, più di 1200, dai più piccoli al più grande, il lago Wörthersee.
La Drava (già, il fiume è femminile perché era considerato una divinità) è la spina dorsale della Carinzia, navigabile in molte parti. Ora si può esplorare in canoa, kayak e perfino in SUP, tanto è placido in certe zone. Le tappe sono 13, di cui le prime 5 le più impetuose, riservate agli esperti in kayak; le altre sono navigabili in canoe anche di cinque persone (tre adulti e due bambini).
Le sponde sono state attrezzate con piccoli pontili e cinque campi base dove si possono noleggiare le imbarcazioni, SUP compresi. Si riceve il giubbotto e la pagaia e, volendo, si può anche chiedere il supporto di una guida che accompagni lungo il percorso. Si possono compiere itinerari brevi (anche di un’ora) o più lunghi, tenendo la barca più giorni. Si noleggia in un punto e, proprio come accade con le biciclette, si consegna in un altro. L’organizzazione poi si occupa di recuperare l’imbarcazione (comprese le persone) attraverso un’app che individua il punto di recupero.
Carinzia: da Villach verso Rosegg per provare la canoa sul fiume
Un primo assaggio, per capire se ti piace, si può fare da Villach, la seconda città più grande della regione, in direzione Rosegg: la canoa si noleggia al basecamp di Villach, Lagana am Fluss, a pochi minuti dalla stazione. Il bello di Villach è che sei in una città, ma parcheggi l’auto, percorri dieci metri e sei in calzoncini e ciabatte sul fiume. Si può navigare per circa un’ora e mezza sulle acque tranquille che accompagnano l’uscita dalla cittadina, tra il campanile che ti segue di spalle e il verde sempre più fitto delle sponde. Dopo circa un’ora e mezza, ecco il primo approdo, dove poter lasciare la canoa.
Da Spittal a Villach se hai capito che ti piace
Un altro itinerario facile parte da Spittal, a circa 40 chilometri da Villach, col suo castello di Porcia, uno degli edifici rinascimentali più belli a nord delle Alpi. Qui il fiume, dopo aver attraversato l’imponente mondo alpino, perde la sua aspra bellezza per mostrare il suo lato più dolce.
Questa bella tappa si snoda oltre il Goldeck fino a Feistritz an der Drau, poco prima della centrale elettrice di Paternion, l’approdo dove puoi lasciare l’imbarcazione. Io col mio gruppo l’ho percorso in circa due ore, con diverse soste per godermi i canneti, gli uccelli di fiume e il ritmo lento della corrente. Volendo, lasciata la barca puoi raggiungere a piedi in 10 minuti la centrale idroelettrica, attraversando il fiume sul percorso della diga, che è pur sempre una piccola avventura da ricordare. La Drava qui è maestosa, da un lato le montagne, dall’altro i canneti. In mezzo, campi gialli di grano, fattorie e chiesette con campane sempre in azione.
Consigli per iniziare in canoa
Se non hai mai pagaiato su un fiume, com’era per me, ricorda che la cosa più importante è metterti il giubbotto di salvataggio, anche se sulle canoe grandi (fino a 5 posti) che si noleggiano, è praticamente impossibile ribaltarsi. Metti gli occhiali da sole, il cappellino e la crema, perché il riverbero è davvero aggressivo, su occhi e pelle. Se siete dispari poi è l’ideale, perché chi sta in fondo fa da timone, usando il suo remo proprio per dare la direzione. Gli altri remano ciascuno su un lato, allo stesso ritmo. Non è difficile, è solo faticoso. Per non stancarti, devi impugnare il remo con una mano sulla sommità, stringendolo proprio a pugno, e con l’altra alla larghezza delle spalle. Il movimento deve partire dalla spalla, altrimenti il braccio si stanca subito. Ricordati poi che il trucco anti fatica per eccellenza è stare nella parte centrale del fiume, dove la corrente ti trasporta.
Dove noleggiare le canoe in Carinzia: https://draupaddelweg.com/. Questa organizzazione ti fornisce sia le barche, kayak e SUP sia il supporto logistico e le eventuali guide.
Costi: da 55 euro per il SUP, dai 69 euro per la canoa per 3 adulti e 2 bambini
Con la bici: il Gran Tour dei laghi della Carinzia
Questa regione tutta laghi, solcata dalla Drava, non è solo il paradiso di chi ama viaggiare a filo d’acqua (qui tutto è possibile, tranne il windsurf, perché non c’è abbastanza vento, e il motoscafo, proibito tranne che sul lago Wörthersee, dove sono consentiti solo motoscafi elettrici). La Carinzia è anche il regno della bici: qui si trova una rete fittissima di piste ciclabili e diversi itinerari, che attraversano tre Paesi: Austria, Slovenia e Italia. Le bici, sia MTB sia elettriche e da corsa, si noleggiano in 60 stazioni.
Uno dei tour più belli è il Gran Tour dei laghi della Carinzia, che come un doppio anello si snoda intorno a 20 specchi d’acqua, tra laghi e laghetti, dal Millstätter See (la “perla” della Carinzia) al Weissensee, il più pulito, fino all’Ossiacher See, il Wörthersee (il più grande) e il lago Faaker See. Il Gran Tour è diviso in otto tappe, quindi l’ideale è percorrerlo in otto giorni. Poiché assomiglia a un doppio anello, l’anello occidentale e quello orientale possono essere completati singolarmente.
Per informazioni, organizzazione di tour individuali e offerte di pacchetti: www.alps2adria.info o [email protected].
In bici elettrica dal lago Millstätter See a Villach
Se soggiorni a Seeboden, sul lago Millstätter See, come è capitato a me, e vuoi provare un bell’itinerario di una mezza giornata, che unisca la bellezza del lago alla maestosità del fiume, puoi imbarcare le bici sul traghetto Peter Pan, fino alla sponda meridionale del lago. Puoi prendere il battello in due punti a Seeboden e compiere tutta la traversata del lago fino a Döbriach, oppure fermarti prima, a Laggerhof, e sbarcare con la bici.
Qui c’è un pontile per fare i tuffi: le acque del lago in estate raggiungono anche i 28 gradi, come negli altri laghi. Sono infatti tutti orientati da ovest a est, quindi i venti che soffiano da nord non riescono a rimescolare le acque, che così restano calde.
Dopo il bagno risali in sella, prendi la ripida salita G11 fino alla sommità della collina e, una volta in cima, godi di una vista bellissima sul Millstätter See. Qui è stato utile aver noleggiato bici elettriche, perché la salita è parecchio impegnativa. In generale, te la consiglio per poter fare più chilometri e apprezzare meglio i vari territori: se vuoi allenarti, nei molti tratti in piano puoi anche non usare il motorino e andare solo “di muscolare”.
Dal tuo bellissimo punto panoramico, attraversi un piccolo borgo per poi scendere, lasciandoti ormai il lago alle spalle, e incrociare la strada di fondovalle. La percorri per pochi minuti e imbocchi la ciclovia dell’Alpe Adria, un itinerario di 400 chilometri da Salisburgo a Grado, che – volendo – si può percorrere in una settimana (https://www.alpe-adria-radweg.com).
Io ne ho coperti circa 20, tutti lungo la Drava, ma non te ne accorgi neanche, fidati, tanto è dolce il percorso. Se arrivi fino a Villach, da Seeboden sono circa 47 chilometri, tra campi di grano, orzo e fattorie. Ah, quando arrivi a Villach ti ritrovi subito nel centro pedonale. Scendi dalla bici e portala a mano perché è molto affollato di turisti, essendo raccolto.
Se vuoi andare a piedi in Carinzia: gli Slow Trail
Hai molte opportunità anche se vuoi camminare. Se non sei molto allenata ma vuoi godere della natura intorno ai laghi, ti consiglio gli Slow Trail: sono percorsi lungo le sponde dei laghi più belli della Carinzia, 14 sentieri adatti a tutti, lunghi circa 10 chilometri e con dislivelli che non superano i 300 metri. Ogni itinerario ha una sua storia e un suo particolare carattere, a volte mistico e incantato, oppure con elementi architettonici o panorami incantevoli.
Slow Trail sul lago Millstätter See
Il lago Millstätter See, in particolare, ospita tre itinerari. Il primo, ad anello, è lungo 2,6 km e si trova ai piedi del Monte Mirnock e offre ad ogni passo panorami mozzafiato. Da generazioni gli abitanti della zona raggiungono la cima per trascorrere i loro momenti romantici, tra panorami incantevoli e tramonti da sogno.
Il secondo, lo Slow Trail del lago Zwergsee, attraversa ombrosi boschi di castagni e pinete, in mezzo ai quali si trova una piattaforma panoramica, simile alla prua di una nave.
Il terzo e nuovissimo Slow Trail si snoda sulla sponda meridionale del Lago Millstätter See e ha una lunghezza di 4,4 km, partendo da Seeboden e toccando baie nascoste e spiaggette di sabbia. Lungo il percorso si trovano pannelli informativi che riportano interessanti informazioni sulla pesca, l’architettura delle barche e la vita sul lago. In alcuni punti si trovano amache dove concedersi un momento di relax.
Per informazioni e prenotazioni: www.carinzia.at.
Il Sentiero dell’amore sul lago Millstätter See
Ma forse il più particolare sul lago Millstätter See è il Weg der Liebe, il Sentiero dell’amore. Parte dalla baita Alexander Hütte, a nord di Millstatt, a quota 1.756 metri e si snoda per 7.5 chilometri, con un dislivello di 300 metri.
Una insegna di acciaio indica l’inizio del percorso, che si snoda su un tratto dell’Alpe-Adria Trail (che parte dal Grossglockner, la cima austriaca più alta e arriva fino a Muggia nel Golfo di Trieste), per quasi 6,5 chilometri con un dislivello di 277 metri, abbastanza dolce. L’itinerario si compie in circa tre ore e durante il percorso si lambiscono sette luoghi altamente panoramici dove poter sostare. In questi punti sono a disposizione altrettante panchine che conservano libri in cui trovare frasi, citazioni, aforismi, poesie sull’amore, nonché domande che ispirano a riflettere sul significato dell’amore.
Il Sentiero dell’amore si chiude al Granattor, un imponente portale di metallo affacciato sul lago, a 2.063 metri di altezza.
I bivacchi sotto le stelle della Carinzia
Un’esperienza del tutto particolare è una notte in uno dei bivacchi “sotto le stelle” sul Millstätter See. Io stavolta non ci sono riuscita, ma l’esperienza vale davvero se ami il raccoglimento e la quiete. Sono sei rifugi, di tipologie diverse, immersi nella natura sulle sponde del lago, dove tentare di ritrovare se stessi (magari anche la coppia).
Certo aiuta lasciare il cellulare in un’apposito cassettino, e chiedere all’ufficio turistico al momento della prenotazione il cestino per la cena e la colazione dove – mi assicurano – puoi assaggiare solo prodotti locali, dai formaggi ai salumi al succo di sambuco. E poi frutta, gli immancabili cetrioli e il peperoncino dolce del Mirnock, il monte che sovrasta il Millstätter See e che si dice magico, perché incrocia due punti magnetici.
Per informazioni e prenotazioni: https://biwaks.millstaettersee.com/it/, www.carinzia.at.
Dove dormire e mangiare: qualche spunto
Qualunque sia l’itinerario, una sosta vale sempre la pena farla al Thermenhotel Karawankenhof a Warmbad, dove trovi piscine termali, piscine per nuotare, un parco acquatico con gli scivoli e una Spa con trattamenti beauty e fisioterapici. Il tutto su quattro livelli, il centro termale più grande e moderno ella regione. Puoi anche solo fermarti un giorno per godere delle terme, benefiche per la pelle e le articolazioni (www.karawankenhof.com).
Se ti trovi a Seeboden, anche solo per mangiare vale la pena fare un salto all’hotel e al ristorante Moserhof, che offre strepitose colazioni. Ha anche un laghetto privato circondato dalle ninfee, per rigenerarti, e una bellissima Spa. Ogni camera ha un essiccatore, se ti coglie un temporale, com’è successo a me (www.moserhof.com).
A Millstatt se ti piace la carne non perderti il ristorante The Butcher’s: una steak house con strepitosi filetti, i migliori dell’intera Austria (così si dice nella loro presentazione, confermata dalle facce godute delle persone sedute), cotti sulla griglia lavica e nel forno a carbone. Chiudi il pranzo con l’imperdibile Palatschinken al cioccolato o al gelato ma occhio alla coppa Danimarca: pensi che ti portino una pallina di gelato al cioccolato e ti ritrovi un affogato con tanto di panna. Vuoi dire di no? (butcher-millstatt.at).
A Villach dopo la pedalata rifocillati al Villacher Brauhof: c’è un gulasch della tradizione con i canederli serviti come medaglioni, ma se lo sforzo è stato troppo per te… trovi anche la pastina! (www.villacherbrauhof.at).
Se vuoi provare due tiri di golf, sempre a Villach c’è lo Schloss Filkenstein Golf club, che si è sviluppato intorno al castello di Schloss, oggi un hotel a quattro stelle e un ristorante direttamente sul campo da gioco: il campo è da 18 buche ma puoi provare nell’area dedicata Pitch & Putt, con prezzi ad hoc per principianti, bambini e studenti (per i bambini per esempio la giornata di prova è gratuita e ci sono corsi di quattro giorni a 80 euro). https://restaurant-finkenstein.at/