Chiude definitivamente il Marineland di Antibes, il parco marino più grande d’Europa. Dal 5 gennaio 2025 le grandi piscine saranno svuotate e già ci si pone l’interrogativo sulla sorte di delfini, orche, leoni marini e fenicotteri che hanno da sempre rappresentato le attrazioni del polo francese nato nel 1970. Il parco si è posto l’«obiettivo prioritario» di «trasferire tutti i suoi animali nelle migliori strutture ad oggi esistenti».
Una legge vieterà l’esposizioni dei cetacei
A partire dal 1° dicembre 2026 una legge approvata nel 2021 vieterà gli spettacoli dei cetacei in Francia. E questo, ha spiegato la direzione del parco, non consentirà alla struttura di proseguire le sue attività.
Una crisi del parco marino iniziata con il Covid
Dopo le gravi difficoltà finanziarie causate dalla pandemia di Covid-19, questa legge imporrà giocoforza lo stop allo zoo marino. Aquasplash e Aventure Golf, i parchi vicini, non saranno invece interessati alla chiusura.
Il calo dei visitatori del parco marino
Il Marineland, che si trova a pochi chilometri da Nizza, ha visto in 10 anni una contrazione dei visitatori da 1,2 milioni a 425.000 all’anno.
«Chiusura definitiva con profonda tristezza»
«È con grande emozione e profonda tristezza che Marineland è costretta a prendere in considerazione la chiusura definitiva dello zoo marino», ha fatto sapere il parco attraverso un comunicato stampa. «Mentre il 90% dei visitatori sceglie di venire a Marineland per ammirare le rappresentazioni di orche e delfini, questa legge impone a Marineland di prendere in considerazione questa chiusura», si legge.
La polemica sul destino delle orche
In passato il Marineland è stato spesso preso di mira dalle associazioni che lottano contro gli abusi sugli animali, in particolare dopo che due orche sono morte a distanza di cinque mesi l’una dall’altra. Polemiche aveva suscitato lo scorso marzo il progetto del parco di trasferire le sue due orche (le uniche in cattività in Francia) in Giappone: la mossa era stata criticata anche dalla ministra francese della Transizione ecologica, Agnès Pannier-Runacher, che si era detta contraria a causa delle leggi più permissive di Tokyo sul benessere degli animali. Marineland avrà tempo fino a dicembre 2026 per separarsi dalle due orche rimaste, Keijo e Wikie.
Le sorte degli animali del Marineland
Ora ci si chiede quale sarà la sorte delle centinaia di animali attualmente presenti nel parco. «Marineland è in stretto contatto con le autorità competenti – si legge nel comunicato del parco – per individuare le migliori soluzioni per accogliere i cetacei in strutture equivalenti in termini di qualità delle cure e di progetti educativi».
A rischio 103 dipendenti del parco marino
In gioco c’è anche il destino dei 103 dipendenti del parco. La direzione di Marineland si è impegnata a «negoziare, nelle prossime settimane, con le parti sociali, le conseguenze sociali di questo progetto di chiusura». «Marineland esprime la sua sincera gratitudine a tutti i suoi dipendenti che hanno dedicato parte della loro vita al benessere degli animali, all’accoglienza, all’educazione e alla meraviglia di milioni di visitatori», conclude il comunicato stampa.