In una città nuova dimentica l’orologio e lasciati guidare dai tuoi sensi. E dai nostri itinerari
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17.11.2021
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– VERONA
❶ La tappa imperdibile I local la consigliano: la salita da ponte Pietra, il ponte sull’Adige più antico di Verona, fino a Castel San Pietro è piacevole e spettacolare. Il motivo? Offre una vista unica sui tetti della città. Da questi gradini puoi ammirare anche il Teatro Romano, un anfiteatro più piccolo e meno conosciuto dell’Arena, ma perfettamente conservato, dove si tengono rappresentazioni in costume delle opere di Shakespeare.
❷ L’esperienza da fare Dici Verona e pensi all’emozione di vedere un’opera lirica dal vivo. Il teatro Filarmonico mette in scena La Voix humaine di Poulenc e The Telephone di Menotti, dal 28 novembre, con repliche il 30 novembre, il 2 e 5 dicembre, mentre il 17 e il 18 dicembre sarà la volta del concerto Finezze corali. E pensando al 2022, sono già in vendita (e conviene prenderli subito) i biglietti per il 99esimo festival dell’opera all’Arena che partirà il 17 giugno con la Carmen (arena.it).
❸ Il nostro consiglio La trattoria Al Pompiere si chiama così perché è stata aperta nella prima metà del secolo scorso proprio da un vigile del fuoco in pensione che non le ha mai dato un nome. Sono stati i clienti a sceglierlo. Oggi serve ravioli farciti di faraona della Lessinia, salmerino alpino e fegato alla veneziana (alpompiere.com).
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– MILANO
❶ La tappa imperdibile Ottanta capolavori per scoprire il Realismo Magico, complessa e affascinante corrente artistica che si è sviluppata in Italia tra il 1920 e il 1935. Sono in mostra a Palazzo Reale fino al 22 febbraio le opere di De Chirico, Felice Casorati, Carlo Carrà (palazzorealemilano.it). In Triennale, fino al 13 marzo, ci sono i disegni, le maschere, le sculture dell’illustratore Saul Steinberg (triennale.org).
❷ L’esperienza da fare Milano è famosa per il design e ora a celebrarlo c’è il nuovo Adi Design Museum in piazza Compasso d’Oro 1 (adidesignmuseum.org). Dopo averlo visitato puoi proseguire verso il quartiere Paolo Sarpi, la chinatown milanese, poi, verso piazza xxv aprile, ammiri l’edificio disegnato da Herzog & de Meuron per la Fondazione Feltrinelli. Qui, da corso Como, raggiungi il quartiere Isola, il più trendy della città.
❸ Il nostro consiglio Zaini Milano (in via de Cristoforis 5 e in viale Piave 17) ti avvolge appena entri con il calore degli arredi e proposte di cioccolato in tante versioni da perdere la testa. Zaini è il marchio di una fabbrica di cioccolato aperta nel 1913 e ora nelle due cioccolaterie propone una pausa dolce o salata. Da non perdere la saletta con le idee regalo che in vista del Natale è irresistibile.
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– FIRENZE
❶ La tappa imperdibile
Hai presente quelle opere d’arte che sembrano cagnolini fatti con i palloncini? Una di loro è stata battuta all’asta da Christie’s per 58,4 milioni di dollari. Ed è uno dei pezzi più famosi dell’americano Jeff Koons a cui Fondazione Palazzo Strozzi dedica la mostra Shine. In esposizione, oltre al Baloon Dog, puoi vedere Sacred Heart, cuore sacro incartato, e Rabbit, coniglio di acciaio con carota. C’è tutto per capire l’originale artista (fino al 30 gennaio, visittuscany.com).
❷ L’esperienza da fare
A pochi passi da piazza Puccini, in via delle Cascine, trovi un edificio razionalista che nasconde gli atelier di giovani designer e creativi. Si chiama Manifatture Tabacchi: visitala per comprare le ceramiche di Baba Ceramics, provare i cappelli artigianali di SuperDuper e assaggiare i cicchetti da Bulli & Balene (manifatturatabacchi.com).
❸ Il nostro consiglio
Immersa nel verde del parco di Villa Montalvo, Asmana Wellness World è una day spa a 15 minuti da Firenze. Ti rilassi tra piscine con 90 postazioni di idromassaggio, hammam e vasche riscaldate per goderti un bagno notturno sotto un cielo di stelle. Nella stanza dei nidi il cinguettio degli uccellini ti immerge nella natura (pacchetti da 39 euro, Campi Bisenzio, asmana.it).
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– PERUGIA
❶ La tappa imperdibile Sei affascinata da Raffaello? Perugia celebra il genio del Rinascimento con una mostra di dipinti, incisioni e ceramiche dal Cinquecento al Novecento, che ne ripercorrono la storia. Fortuna e Mito di Raffaello in Umbria resta aperta a Palazzo della Penna fino al 16 gennaio (umbriatourism.it). Se ami l’arte contemporanea, segna Dipingere movimento a Postignano Sellano con le matite, gli acquarelli e i bozzetti di Dario Fo (fondazioneforame.org).
❷ L’esperienza da fare C’è un luogo davvero unico in città, ospitato all’interno della chiesa sconsacrata di San Francesco delle Donne. È il laboratorio di tessitura a mano di Giuditta Brozzetti dove puoi vedere in funzione antichi telai del Settecento e dell’Ottocento e scoprire i motivi decorativi che erano già presenti nei quadri di Giotto, del Ghirlandaio e di Leonardo da Vinci (brozzetti.com).
❸ Il nostro consiglio I prodotti arrivano da contadini e allevatori local, la cucina è del territorio ma in chiave contemporanea, gli influssi dai viaggi all’estero non mancano: da Luce assaggi gnocchi di zucca tostati con panna d’affioramento, triglia confit con fondo alla brace e piccione ripieno di salsiccia di cinturello (luce ristorante.it).
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– ASCOLI PICENO
❶ La tappa imperdibile All’antica Cartiera Papale puoi scoprire come si produceva la “carta bambagina”, ricercata in tutta Europa e realizzata a partire da stracci di lino e cotone. O vedere in azione i mulini ad acqua per macinare il grano. Tutto grazie alla forza motrice del torrente Castellano. Un luogo affascinante, dove tocchi con mano l’ingegno degli architetti rinascimentali (turismo.marche.it).
❷ L’esperienza da fare Dopo un corroborante caffè con l’anisetta, un liquore a base di anice verde, allo storico Caffè Meletti, in piazza del Popolo, incamminati verso la Rua delle Stelle che fiancheggia il fiume Tronto. È una strada del centro di Ascoli che si chiama così perché, mentre la percorri, basta alzare gli occhi per ammirare tutte le merlature dei palazzi medievali fino al ponte romano di Porta Solestà. Un luogo davvero romantico.
❸ Il nostro consiglio Ascoli è la città del travertino e Palazzo dei Mercanti è un esempio di dimora storica realizzata con questa pietra locale. Se prenoti una stanza, puoi concludere la giornata nella sua spa accogliente (palazzodeimercanti.it). E per assaggiare uno dei migliori fritti misti all’ascolana della città, a base di olive, verdure e cremini, si va da Nonna Nina, (osterianonnanina.com).
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– NAPOLI
❶ La tappa imperdibile La voce di Pino Daniele non può che essere la colonna sonora di una vacanza nella città sul golfo. Proprio a lui è dedicata una mostra al Complesso di Santa Caterina a Formiello. Il titolo è Alive: significa vivo, proprio com’è ancora l’artista nei cuori di tutti i napoletani. Qui puoi vedere video, oggetti e alcuni scatti iconici del cantante distribuiti lungo un percorso multimediale (fino al 31 dicembre, madeincloister.com).
❷ L’esperienza da fare I muri della città raccontano il mito Maradona e meritano un tour ad hoc, dai Quartieri Spagnoli fino al Rione Sanità. L’opera più suggestiva è a sud ovest di Napoli, a San Giovanni a Teduccio, ed è stata realizzata nel 2017 dallo street artist Jorit Agoch. La sua firma si nasconde in uno degli occhi del Pibe de oro e puoi vederla solo all’alba o al tramonto, quando la luce del sole illumina il murales intitolato Dios Umano.
❸ Il nostro consiglio Nello storico Palazzo Venezia, si trova A’Mbasciata, uno spazio culturale e creativo molto speciale, ricavato in un appartamento arredato in stile vintage con oggetti d’epoca da ammirare per la loro bellezza. Ospita mostre, laboratori teatrali e concerti, per calarsi appieno nell’accogliente atmosfera di questa città (@mbasciata).
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– LECCE
❶ La tappa imperdibile Dopo un pomeriggio a passeggio per il centro, rifugiati al Convitto Palmieri, in piazzetta Carducci. È uno spazio espositivo in un ex convento e la sua facciata esterna illuminata non passa inosservata. Meritano una visita i suoi chiostri e i cortili restaurati. Puoi fare una sosta in biblioteca o in una delle sue sale multimediali. C’è anche un teatrino suggestivo (facebook.com/convittopalmieri).
❷ L’esperienza da fare Vuoi scoprire la Basilica di Santa Croce, tempio del barocco leccese, da un punto di vista diverso? Prenota un tour serale a porte chiuse per ammirarla grazie a uno show di luci e ombre. Sarà la musica a guidarti verso gli angoli più nascosti della cappella, per mostrarti dettagli dei soffitti, delle volte, del fonte battesimale, e raccontarti così la vita di Celestino V (chieselecce.it).
❸ Il nostro consiglio Proprio a pochi metri dalla Basilica, c’è Palazzo Personè, un b&b boutique, con caffè bistrot, ricavato in una sinagoga del 1400. Puoi acquistare tutto quello che vedi (palazzopersone.it). Se puccia e orecchiette le hai già assaggiate, a cena prenota da Bros’, prima Stella Michelin del Salento, che reinterpreta la cucina pugliese con grande estro (pelle grinobrothers.it).
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– PALERMO
❶ La tappa imperdibile Nel quartiere della Kalsa sorge palazzo Abatellis che vale di per sé una visita con il suo portale sormontato dagli stemmi, la corte interna con il loggiato sovrapposto e la scala esterna di matrice catalana. In più, fino al 7 gennaio mette in mostra Ananias e Saphira, l’arazzo realizzato nel Seicento sui cartoni della serie che Raffaello ideò per la Cappella Sistina. Nella collezione permanente non perdere il ritratto di Eleonora d’Aragona, stupefacente scultura in marmo di Francesco Laurana (via Alloro 4).
❷ L’esperienza da fare La visita al Teatro Massimo, il più grande d’Italia, è un’esperienza che ricorderai. Il tour ti permette di visitare la sala degli specchi dietro al palco reale, dove hanno girato alcune scene del Padrino III, e di mettere piede nella sala dell’eco. Qui chi si pone al centro ha la sensazione che la sua voce venga amplificata naturalmente. C’è anche un fantasma del teatro che fa lo sgambetto solo ad alcuni visitatori (teatromassimo.it).
❸ Il nostro consiglio Con SeeSicily, se acquisti due notti in Sicilia la terza è regalata, inclusi un’escursione o un tour guidato, un ingresso ai luoghi della cultura e uno sconto sui voli. Su visitsicily.info trovi l’elenco delle agenzie per prenotare.
In una città nuova dimenticate l’orologio. E lasciatevi guidare dai vostri sensi
L’incontro con l’esperta d’arte: Paola Zatti
Conservatore responsabile della Galleria d’Arte Moderna di Milano, è curatrice di studi e mostre temporanee dedicati all’Ottocento e al Novecento italiani. Ha scrittoVenezia Adagio, l’altra faccia della città da cartolina(Damiani Editore, 18 euro).
«A Venezia c’è un modo di dire: “andar a la sensa”. Significa procedere con la lentezza con cui i veneziani erano costretti a camminare nella fitta calca di San Marco durante la Festa della Sensa, il rito che celebrava lo sposalizio della città con il mare. Così, lentamente, consiglio di approcciare ogni città, grande o piccola, quando si viaggia. Non bisogna pensare di poterla comprendere mettendo un limite temporale, ci si può andare anche per vedere una cosa sola e poi tornarci per scoprirne gli altri volti. A volte uno sguardo differente può rivelare aspetti inediti di monumenti e luoghi molto noti. Non occorre perdersi per forza, ma è importante capire che l’anima di una città si coglie anche nel colore di una pietra o in uno scorcio inaspettato. È bello lasciarsi guidare dai sensi: i sapori di ricette tradizionali, la vista di un nuovo panorama, i suoni che caratterizzano un luogo. A Venezia sono le voci dei gondolieri, le frenate dei vaporetti agli approdi, lo sciabordio dell’acqua. Per non lasciarsi sopraffare dalle grandi città e dalla folla che giustamente le riempie postpandemia, meglio fare scelte precise: poche opere in un museo, un quartiere soltanto, un evento temporaneo. Per organizzare la visita io amo le guide tradizionali: ognuna ha caratteristiche precise, a me piacciono quelle piene di dati su popolazione e storia. Consulto il web ma non sono una fanatica delle recensioni, mi fido di più del mio fiuto. È quello che mi fa fare gli incontri più interessanti. Calzolai, designer, artigiani, pescatori, librai che lavorano con passione sono i migliori consiglieri. Basta darsi il tempo per parlarci senza voler per forza “rubare” qualcosa. Solo in questo modo si ascoltano le storie più belle».
Hanno collaborato Monica Conforti, Valeria Palieri, Ettore Pettinaroli e Annalisa Piersigilli