A chiunque è capitato di prenotare, almeno una volta nella vita, una stanza di hotel e nel farlo controllare il numero di stelle della struttura, il base al quale si modifica notevolmente anche il prezzo. Non tutti, però, sono a conoscenza del modo in cui vengono assegnate le stelle, da una a cinque, e da chi. Ecco i criteri presi in considerazione.
I criteri per assegnare le stelle agli hotel
Per capire come vengono assegnate le stelle agli hotel bisogna partire dall’Hotrec, la più importante associazione a livello europeo che raggruppa alberghi, ristoranti, bar e simili, di 21 Paesi membri e cinque Paesi osservatori. L’associazione è un punto di riferimento fondamentale per tutti i membri dell’Unione Hotelstars, il sistema di classificazione alberghiera che opera in maniera standardizzata in 20 Paesi europei. I criteri presi in considerazione sono ben 247, suddivisi in cinque categorie. Ogni criterio ha dei punti che vanno da 1 a 20 e per ogni categoria di stelle c’è un elenco di criteri obbligatori che devono risultare ottimi per ricevere la stella corrispondente. Oltre quelli obbligatori ci sono poi i criteri aggiuntivi che, se rispettati, permettono di ottenere più punti.
Piccole differenze tra Stati
In linea generale i criteri sono standardizzati e uguale per tutti, ma ogni Stato utilizza poi un proprio sistema nazionale che può divergere da quello principale. Francia e Portogallo hanno adottato un sistema di classificazione personale, mentre Finlandia e Norvegia non adottano alcuna classificazione in stelle. Spagna e Italia, invece, utilizzano delle classificazioni regionali distinte.
Il processo di assegnazione delle stelle
Il primo passo per ottenere le stelle è la compilazione da parte dei proprietari degli hotel di un questionario di autovalutazione. Questo viene poi sottoposto all’esame dell’Unione Hotelstars. A termine di questo primo passaggio, si passa alla verifica sul posto per accertare che i titolari delle strutture non abbiamo mentito. Se questo, invece, è avvenuto si aprono due scenari. Markus Luthe, membro del Comitato esecutivo di Hotrec, ha spiegato a Euronews Travel: “Il primo scenario si verifica quando un hotel si fa pubblicità con le stelle anche se non ha ancora ricevuto l’autorizzazione. Questi hotel vengono contattati e invitati a rimuovere le stelle. Se l’hotel non ottempera alla richiesta, si può fare una segnalazione all’agenzia nazionale per la tutela dei consumatori o della concorrenza”. Il secondo scenario, ha spiegato ancora, “si verifica quando un hotel nel processo di classificazione non soddisfa i criteri minimi richiesti, ad esempio in materia di igiene o sicurezza. In questi casi, l’hotel non ottiene alcuna classificazione“. Se invece l’ispezione sul posto è soddisfacente, l’associazione assegnerà il numero di stelle ritenuto corretto.
Quanto durano le stelle
Le stelle ottenute hanno una validità massima di sei anni, trascorsi i quali il processo di assegnazione ricomincia dall’inizio. È ovvio che se l’hotel ha mantenuto gli stessi standard otterrà le stesse stelle che già aveva. In caso contrario, ha spiegato Luthe, “potrà essere declassato o apportare le modifiche necessarie entro un certo periodo di tempo per rimanere nella sua categoria”. È anche possibile, sempre dopo sei anni, salire di livello.
Esistono hotel a 6 stelle?
Una precisazione importante da fare è che la classificazione va da 1 a 5 stelle. Ma allora perché si sente spesso dire “hotel a 6 (o addirittura 7) stelle“? Il membro di Hotrec ha sottolineato che “si tratta di messaggi puramente pubblicitari dell’hotel o dei media, che non si basano su un catalogo ufficiale di criteri”. Nella classificazione ufficiale si può arrivare a un massimo di 5 stelle Superior. Queste vengono assegnate alle “migliori strutture all’interno di ogni categoria che di solito si distinguono per il loro livello di servizio particolarmente elevato”.