La fretta spesso ci perseguita anche mentre viaggiamo, ma l’ansia di vedere e fare tutto il possibile rischia di farci tornare a casa ancora più stressate di prima. Il turista lento, invece, va nella direzione opposta, scegliendo consapevolmente una strada diversa, all’insegna della sostenibilità in senso lato.
Non vive il viaggio con ansia da performance, ma si concede la possibilità di “perdere tempo”, di alzarsi tardi al mattino, di conoscere le persone del luogo, le tipicità locali e di scoprire affascinanti mete alternative. E così riesce ad assaporare, con lentezza, ogni singolo istante. Scopriamo cos’è e perché il turismo lento potrebbe fare per te.
È una forma di turismo meno frenetica e più consapevole
Corriamo da una parte all’altra senza mai fermarci e spesso ci portiamo appresso la frenesia che caratterizza la vita quotidiana anche in viaggio. Stabilendo a priori programmi super-serrati, riempiendo le giornate di cose da vedere e da fare, senza concederci un attimo di pausa. Ma così perdiamo il gusto delle piccole cose e anche delle scoperte inaspettate. Ecco, il turismo lento o slow tourism va esattamente nella direzione opposta. Mette al bando la frenesia incoraggiandoci a riscoprire la lentezza.
Perché solo andando piano, puoi immergerti davvero nella cultura dei luoghi visitati, conoscere la gente del posto, ammirare le meraviglie circostanti, scoprire e assaporare prodotti autentici. Lo slow tourism ti incoraggia ad andare oltre le mete preconfezionate, a godere dei dettagli nel rispetto degli abitanti e dell’ambiente circostante. I luoghi che visiti vanno vissuti, non semplicemente “catturati”.
Ti aiuta a guardare il mondo da prospettive diverse
L’ansia da performance spesso ci perseguita anche quando programmiamo i nostri viaggi. Nulla va lasciato al caso, ogni giornata va sfruttata al massimo, la sveglia va impostata al mattino presto per non perdere tempo. Ma così facendo rischiamo di vedere tutto e di non vedere niente, privandoci della meraviglia. Che per manifestarsi ha bisogno di tempi dilatati e di animi predisposti a lasciarsi andare.
Rallentando invece, puoi riscoprire il vero piacere del viaggio e imparare a godere di cose che mai avresti considerato. Abbandonando il timore di non farcela in tempo, puoi concederti il lusso di perderti e di scoprire meraviglie inaspettate, sia fuori che dentro di te. Ecco perché il turismo slow si fa promotore della lentezza: se non vai di fretta osservi meglio e ti apri, senza nemmeno accorgertene, a nuove e stimolanti prospettive.
È più rilassante
Spesso partiamo in viaggio per staccare la spina dalla frenesia quotidiana. Ma se il nostro programma prevede un’infinità di cose da fare e di luoghi da vedere, rilassarsi diventa una missione impossibile. E così corriamo il rischio di tornare a casa ancora più stressate di prima.
Il turista sostenibile e slow va nella direzione opposta perché privilegiando la lentezza, si concede la possibilità di vivere senza ansia. Senza contare che smettendo di accelerare per tagliare l’ennesimo traguardo, si apre al dialogo con le altre persone, consapevole di quanto lo scambio interpersonale sia importante anche in viaggio.
Incoraggia la scoperta delle tipicità locali
Se non ti concedi il tempo di immergerti nei luoghi visitati, rischi di perderti molte cose, incluse tante tipicità locali, gastronomiche ma non solo. Sebbene il web sia una risorsa preziosa di informazioni, è praticamente impossibile trovare tutto online. Solo andando sul posto hai la possibilità di scoprire botteghe nascoste e di assaporare prelibatezze ancora non recensite da qualche visitatore.
In viaggio le sorprese sono praticamente ovunque ma se vai di fretta ti è difficile uscire dalle rotte prestabilite e dalle strade più battute. E così ti perdi un sacco di cose. Proprio per questo il turismo lento incoraggia a riscoprire tempi più dilatati. Quando corri in auto, il paesaggio circostante ti sembra tutto uguale, monotono e privo di dettagli. Accade qualcosa di simile anche mentre sei in viaggio ad alta velocità. Abbracciando invece il turismo sostenibile e lento, impari a fermarti, a godere delle piccole cose, e se al mattino la sveglia suona un po’ più tardi non ne fai di certo una tragedia.
Ti incoraggia a conoscere la gente del posto e a fare nuove amicizie
Il turismo slow ci incoraggia a conoscere gli abitanti dei luoghi che visitiamo e perché no, anche a fare nuove stimolanti amicizie. Scambiare quattro chiacchiere non è una perdita di tempo, bensì un modo per immergersi nella cultura locale e conoscerla da vicino. Cosa importantissima durante i viaggi, che dovrebbero essere prima di tutto una porta sul mondo altro, in grado di stimolare riflessioni aprendoci a nuove prospettive.
Quindi, anche se le chiacchiere ti sembrano a prima occhiata solo una perdita di tempo, non sottovalutarne l’importanza. Per il turista lento la relazione con gli abitanti locali è al primo posto perché è consapevole di quanto sia fondamentale l’esperienza umana, ovunque vada. Senza nulla togliere per questo alle visite culturali presso musei, monumenti ed edifici vari. Che non devi eliminare, semplicemente ridimensionare, lasciando spazio anche ad altro.