Appena svoltata l’ultima curva che scende dai monti Lattari, il profumo di salsedine misto a quello dei limoni fa da perfetto preludio allo spettacolo del mare blu cobalto e dei paesi arroccati che compongono la costiera amalfitana. Percorrere la strada a sbalzo che la incornicia e sentire partire nella testa la canzone di Dean Martin “when the moon hits your eye like a big pizza pie, that’s amore!” è davvero un attimo.

Amalfi con i suoi vicoli di calce bianca arriva al cuore

Un weekend qui non può che partire di fronte alla scalinata del Duomo di Amalfi con una granita al limone in una mano e il cellulare per le foto nell’altra. La cattedrale di Sant’Andrea fa da porta d’ingresso al paese e ne racconta la storia mostrando le influenze arabo normanne e bizantine che la rendono unica. Accanto, la basilica del Crocefisso custodisce una mitra di oro e gemme, sculture di legno e opere gotiche; il chiostro del Paradiso è un continuo di archi intrecciati sostenuti da 120 esili colonne bianche che proteggono un giardino tropicale. È questo il posto giusto per godersi il silenzio e fotografare uno scorcio inedito della torre campanaria impreziosita da maioliche gialle e verdi che brillano sotto il sole.

Cattedrale di Sant 'Andrea Duomo di Amalfi Campania
La facciata del Duomo di Amalfi è preceduta da un atrio che collega il chiostro del Paradiso, il campanile e la chiesa del Crocifisso.

Per non perdere l’impressione di intimità basta allontanarsi di poco dal centro e percorrere i vicoli di calce bianca che portano a case e piazzette nascoste e che, in origine, erano pensati per confondere gli invasori e sorprenderli in imboscate. Finita la passeggiata si può pensare alla cena. Dopo una pizza sotto un pergolato o un cuoppo di pesce fritto da portare in spiaggia, c’è un rito da non perdere: quello della delizia al limone gustata sui tavolini all’aperto mentre si guarda lo struscio. La pasticceria Pansa la serve accompagnata da posate avvolte in tovaglioli di lino ricamato (piazza Duomo 40).

Ravello e Atrani hanno ispirato i quadri di Escher

La vista più iconica sulla costiera la regala il belvedere dei giardini di villa Rufolo a Ravello. La costruzione, che nel Duecento “contava più ambienti che i giorni dell’anno” è un curioso mix composto da torri, un chiostro moresco, sale da pranzo e bagni turchi, intervallati da piante esotiche, pini e cipressi. Usciti dalla villa si è subito in piazza Duomo dove, dando le spalle alla facciata bianca della basilica, si vedono i terrazzamenti di Scala, il primo luogo dove si sono insediati i naufraghi romani diretti a Costantinopoli e quindi anche il paese più antico della costiera.

La passeggiata per le vie del centro di Ravello, che conta solo 2.500 abitanti, passa da palazzi signorili e ville che hanno ospitato Greta Garbo e Jackie Kennedy, ma anche John Legend e JLo che qui voleva organizzare il matrimonio sfumato con Alex Rodriguez. Gossip a parte, ci sono alcuni luoghi nascosti che meritano una sosta. A metà strada tra il centro storico e piazza Fontana Moresca, Madonna dell’Ospedale è una singolare chiesa rupestre costruita nella roccia calcarea (un piccolo tunnel percorribile passa dietro l’abside) ed è stata il soggetto di un’incisione di Escher. L’artista olandese, abituato ai paesaggi piatti della sua terra, è rimasto così affascinato dai terrazzamenti, le case e le collegiate della costiera da dedicarle decine di opere. A colpirlo sono state soprattutto le scale di Atrani: per vederle basta scendere a piedi da Ravello verso il mare e poi perdersi, quando inizia il borgo di pescatori, in un “paesaggio impossibile” alla Escher. Dopo un’ora di cammino in tutto, i gradini sbucano in una piazzetta dove la ricompensa è una sfogliatella ordinata in uno dei bar.

Positano Costiera amalfitana Napoli
Con solo 3.800 abitanti Positano è famoso nel mondo per gli scorci incredibili, le torri saracene e i festival culturali.

La valle dei Mulini è il tempio dello sfusato

In costiera i terrazzamenti fanno da contraltare al mare. E raccontano una storia antica di persone che tengono in vita le tradizionali limonaie con il duro lavoro, senza macchinari e pesticidi, nonostante i cambiamenti del clima e della società. L’azienda agricola Salvatore Aceto, nella valle dei Mulini, con i suoi 12 ettari è tra le più verticali della costiera, con una limonaia che sale dai 65 ai 430 metri.

Il tour che accompagna i visitatori permette di capire come su una stessa pianta possano crescere insieme, grazie agli innesti, lo sfusato amalfitano, il limone siciliano, i mandarini e le arance amare. A prendersene cura è la sesta generazione di una famiglia che lavora questa terra dal 1825. Salvatore Aceto ha lasciato lo studio di commercialista a Positano per portare nella modernità questa agricoltura che è definita “eroica”. Lo fa con una produzione sostenibile, lezioni di cucina e picnic (amalfilemonexperience.it). Nel tour mostra ai turisti i suoi “limoni meravigliosi”, agrumi dalla forma bizzarra che i contadini tengono sul comodino come portafortuna per il raccolto.
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I piatti tipici

→ Da Donna Stella ad Amalfi la pizza è ottima e si cena sotto un pergolato di limoni (salita d’Ancora 4).
→ Da Leoncino si compra il cuoppo di pesce fritto da portare in spiaggia (via Lorenzo d’Amalfi 19).

Gli alberghi in centro

→ Ad Amalfi l’Hotel Floridiana è in un palazzo storico con sale affrescate e vasca idromassaggio in terrazza. Ogni giorno propone agli ospiti visite guidate gratuite a Ravello, Atrani, Amalfi e trekking nella valle delle Ferriere. La signora Agnese conosce tutti gli indirizzi migliori della costiera (da 100 euro, hotelfloridiana.it).
→ L’Hotel Centrale di Amalfi ha stanze curate e balconcini vista Duomo (da 80 euro, amalfihotelcentrale.it).

Lo shopping d’autore

→ Il Ciuccio è il simbolo della tradizionale ceramica di Vietri sul Mare. Trovi asinelli porta fortuna da DonkeyStoreCiuccio ad Amalfi (via Capuano 50).
→ The Pink Closet è la boutique dell’albergo Palazzo Avino di Ravello. Qui trovi abiti e accessori dei designer più interessanti in Italia e nel mondo (thepinkcloset.com).
→ I sandali con coralli, perle e conchiglie si comprano da Bellogrado (da 54 euro, sandalibellogrado.it).

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