Nota per le sue spiagge selvagge, a volte nascoste e inaccessibili, la Sardegna è anche una terra perfetta se ami il trekking e le arrampicate vista mare perché offre escursioni bellissime. Sara Muggittu, guida escursionistica e creatrice insieme a Marco Bellu dell’associazione sportiva Viaggio in Sardegna, ha creato una mappa di camminate e sentieri che offrono la possibilità di scoprire a piedi questa terra meravigliosa, ricca di storie, bellezze naturali e un mare da perdere la testa. Istruzioni per l’uso: mai partire senza la giusta attrezzatura, un po’ di preparazione atletica e una persona che ti sveli i segreti di questi luoghi.
Isola di Tavolara
Tempo di percorrenza: 6-7 ore a/r
Lunghezza percorso: 6,5 km a/r
Momento migliore per farlo: in estate va bene, tranne le giornate più calde.
Tavolara è un’isola della Sardegna nord-orientale, parte del comune di Olbia. Siamo in Gallura, in un territorio ricco di storia e leggende antiche e moderne. «Il percorso proposto è impegnativo, c’è parecchio dislivello, ma al ritorno c’è il mare e ci si può fare il bagno», spiega Muggittu. Il percorso è disseminato di diversi punti panoramici. Lo sguardo spazia dal Golfo Aranci fino alla Cinta, una delle spiagge più famose di San Teodoro. Si parte dal molo di Tavolara e si arriva a Punta Cannone, il luogo più in alto del percorso, da cui si può vedere il porto di Olbia. «Punta Cannone è il sogno di molti escursionisti perché arrivarci è faticoso, ma quando si è su, il panorama è davvero emozionante».
Pedra Longa
Tempo di percorrenza: 5-6 ore a/r
Lunghezza percorso: 9 km a/r
Momento migliore per farlo: primavera, anche se con la preparazione adatta ci si può avventurare anche d’estate.
Il percorso di Pedra Longa è la prima tappa del Selvaggio Blu, il trekking più selvaggio d’Europa. Si parte dall’aguglia di Pedra Longa, alta “piramide” calcarea che si erge dal mare, monumento naturale nella costa di Baunei. Siamo nella Sardegna centro-orientale, meta d’elezione per il trekking ma anche per il climbing. «La vista sul mare e sull’aguglia sarà sempre un punto fermo di questo trekking che comporta un dislivello in salita importante, intorno ai 625 m. Ma la fatica viene ovviamente ripagata dal fantastico paesaggio del Supramonte di Baunei». Si parte da Pedra Longa e si arriva a Us Piggios, località dove si trovano gli antichi cuiles dei pastori. «Chi percorre il Selvaggio Blu, può far sosta qui per la notte. Siccome sono privati, si può chiedere ai proprietari di pernottare in cambio di una piccola somma di denaro». Il punto col panorama migliore è la Cengia Giradili, un passaggio sotto roccia dove sono ancora visibili antichi insediamenti che davano riparo al bestiame. «In quella zona c’è un’antica mulattiera dei carbonai: è il punto migliore per vedere il panorama sul mare, tra Pedra Longa e la costa di Baunei».
Trekking da Romazzino al Pevero
Tempo di percorrenza: 3-4 ore a/r
Lunghezza percorso: 7 km a/r
Momento migliore per farlo: primavera ed estate perché ci si può fare il bagno alla fine del percorso
Siamo in Costa Smeralda. Il percorso che va da Romazzino al Pevero è selvaggio, una vera anomalia per questa zona. Il consorzio cura questo trekking per lasciarlo intatto, con la sua macchia mediterranea che in primavera esplonde in colori e profumi. Qui si possono ammirare gli antichi stazzi galluresi: tipiche costruzioni rurali abitate fino agli anni Cinquanta. Si parte dal parcheggio dell’hotel Romazzino e, attraverso un giro ad anello, si arriva alla spiaggia di Pevero. Qui si può fare una sosta con bagno. «È uno dei percorsi più semplici», spiega la guida. Il punto col panorama migliore è sui Monti Zoppu, dove c’è un Instapoint da cui si può ammirare tutto il panorama della Costa Smeralda.
Cala Goloritzé
Tempo di percorrenza: 3 ore e mezza – 4 ore a/r
Lunghezza percorso: 7 km a/r
Momento migliore per farlo: estate, perché si può fare il bagno
Siamo nel territorio comunale di Baunei, nella parte sud del golfo di Orosei, in provincia di Nuoro. Si tratta di un sentiero selvaggio immerso nella macchia mediterranea. Si parte dal ristorante Su Porteddu e si percorre un tragitto fatto di antiche mulattiere, archi di roccia e alberi secolari. Il percorso prevede una sosta in spiaggia con bagno rinfrescante nelle limpide acque della cala. «In queste acque si può arrivare solo a piedi, dato che la spiaggia è interdetta all’attracco barche». La difficoltà sta nel tornare indietro dopo aver fatto il bagno. Lungo il sentiero ci sono punti panoramici dove ammirare la guglia di Punta Caroddi, meta di forti arrampicatori, che la scalano fino in cima.
Cala Mariolu (Ispuligidenie)
Tempo di percorrenza: 8 ore a/r
Lunghezza percorso: 8 km
Momento migliore per farlo: giugno o settembre
Siamo ancora a Baunei. Qui si trova questa incantevole cala il cui nome ci fa fare un tuffo nella storia e nelle sue principali caratteristiche morfologiche. «Ispuligidenie significa “Pulci di Neve” per via dei minuscoli sassolini tondi bianchi e rosa che caratterizzano la spiaggia. Il nome Cala Mariolu, invece, è stato attribuito dai pescatori ponzesi che chiamavano così la Foca Monaca che rubava loro il pescato dalle reti, “mariolu” appunto significava ladra». Si parte dall’altipiano del Golgo, percorrendo sentieri che si fanno sempre più panoramici. Tra i punti da non perdere: l’arco di su Tasaru, una finestra di roccia che permette allo sguardo di ammirare il Golfo di Orosei. Spettacolare.
Torre della Pegna
Tempo di percorrenza: 3 ore
Lunghezza percorso: 6 km
Momento migliore per farlo: primavera
Il percorso si snoda luingo le falesie del promontorio di Capo Caccia, vicino Alghero. Sono altissime, a picco sul mare. Il sentiero conduce sul monte, dove si può ammirare un’antica torre spagnola. Si parte da Borgo Tramariglio e si arriva su, fino a Torre della Pegna, il punto più panoramico del percorso.
Torre Argentina
Tempo di percorrenza: 2 ore
Lunghezza percorso: 5 km
Momento migliore per farlo: primavera ed estate perché ci si può fare il bagno nelle insenature
Siamo lungo la strada tra Alghero e Bosa, nella Sardegna Occidentale. Qui il territorio acquista bellezza grazie alla varietà di insenature, grotte, piccole cale e scogliere calcaree. Si parte da uno degli slarghi sulla strada e si arriva all’antica torre spagnola. Una volta arrivata a Torre Argentina, ti aspetta un bagno mozzafiato. Ricorda di scattare la foto più bella dalla torre!
Da Cala Domestica a Bugerru
Tempo di percorrenza: 6-7 ore
Lunghezza percorso: 7 km
Momento migliore per farlo: primavera e autunno
Siamo sulla costa sud-ovest dell’isola, ai confini con il Sulcis. Qui c’è una splendida baia incorniciata da alte falesie, protetta da una torre spagnola. È Cala Domestica, punto di partenza di questo percorso trekking parte del sistema Miniere nel blu. Infatti, lungo la costa ci sono delle miniere che raccontano la storia economica di questa zona dell’isola. Il punto più bello è proprio Cala Domestica, con la sua torre spagnola e la spiaggia.
Da Nebida a Canal Grande
Tempo di percorrenza: 8 ore a/r
Lunghezza percorso: 15 km a/r
Momento migliore per farlo: primavera e autunno
Anche questo percorso si snoda lungo le falesie della costa di Masua, dove si ritrovano dei borghi e degli antichi insediamenti minerari. Si va da Nebida fino a Canal Grande. «La caratteristica particolare di questo percorso è un’insenatura, dove ci si può fare il bagno e ammirare degli antichi fossili: infatti, sono stati trovati diversi trilobiti. La cosa più bella di questa escursione è la possibilità di ammirare il famoso Pan di Zucchero».
Pan di zucchero
Tempo di percorrenza: 1 ora solo andata (per il ritorno ci si può calare in corda per 40 m direttamente sul gommone, scendendo a filo di ragno. Oppure si può ritornare sulla ferrata, più semplice).
Lunghezza percorso: 500 m
Momento migliore per farlo: Dal 15 aprile al 15 luglio non si può accedere per la nidificazione. Per il resto dell’anno, se il mare lo consente, si può accedere.
Il Pan di Zucchero è uno scoglio in mezzo al mare di fronte alla miniera di Porto Flavia. Lo si risale grazie a una piccola ferrata, ma bisogna arrivarci in gommone. Il suo nome originale è Concali su Terràinu. La sua elevazione totale è di 133 metri. Si parte dalla spiaggetta di Nebida/Masua. Chi non vuole scalare, può rimanere comodamente in spiaggia. Dalla cima, il panorama è strepitoso.