«Formentera non è solo chiringuito, mojito e infradito» mi spiega Manuela Sanzogni, italiana “trapiantata” qui dal 2007, innamorata di questa isola meravigliosa che l’ha accolta con affetto, e guida turistica del Comune di Formentera. «È innegabile, le spiagge candide, le acque cristalline e il mare turchese sono unici. Ma offre tanto di più e i mesi migliori per scoprirla nelle sue sfaccettature nascoste sono proprio settembre e ottobre».

Sentierismo: uno dei motivi per scoprire Formentera a settembre o ottobre

Il turismo è scemato e il clima più dolce è perfetto per percorrere, a piedi e in bicicletta, i 32 circuiti verdi che collegano gli angoli magici dell’isola (per un totale di 100 chilometri: scarica la mappa qui). E per scoprire le spiagge spettacolari, i fari, i siti archeologici, i paesini, le baie, il Parc Natural de Ses Salines immersi nella pace, esplorando i boschi di pini marittimi e ginepri, osservando gli uccelli. Lo sa bene Manuela che accompagna chi lo desidera a fare “sentierismo” ([email protected]; 0034608010784). «Io consiglio il circuito nell’altopiano della Mola (il numero 32), dove, tra muretti a secco, scogliere e vigneti, si respira il sapore della Formentera autentica. Sono 12 km facilmente percorribili in bici o e-bike, attraverso sentieri mai battuti da auto ma usati nel corso del tempo da pescatori e contadini.

Il Faro La Mola sull’isola di Formentera. Foto: Shutterstock

Si arriva a toccare il punto più alto dell’isola (192 metri sul livello del mare) dove svetta il Faro inaugurato nel 1861 sulle scogliere a strapiombo nel blu, oggi diventato museo. Si passa dall’incantevole chiesa di El Pilar, dal mercatino artigianale della Mola, che ha appena compiuto 40 anni e dove si riuniscono ogni mercoledì e domenica (fino al 9 ottobre) artigiani, musicisti e artisti di strada. Si vedono le cisterne ancora in uso e il primo mulino dell’isola, l’unico ristrutturato e visitabile come museo didattico» racconta Manuela. «I mulini sono il simbolo di Formentera, il cui nome deriva proprio da frumento, una volta molto coltivato: sono stati immortalati persino dai Pink Floyd, sull’album della colonna sonora del film More, creata alla fine degli anni ’60 durante la loro permanenza nella comunità hippy locale».

Mulino-Formentera nei mesi di settembre e ottobre
Uno dei tradizionali mulini dell’isola. Foto: Shutterstock

I cercatori di stelle

All’estremità sud occidentale dell’isola, immerso in un panorama magnifico e desertico, troviamo un altro faro, quello di Es Cap de Barbaria. Chi arriva fino a qui deve spingersi fino a Cova Foradada, la grotta forata sotterranea con uno sbocco a strapiombo sul mare, meta per godere i tramonti più spettacolari. Cap de Barbaria è anche uno degli otto punti Starlight di Formentera. Proprio quest’anno ha ricevuto l’attestato di Destinazione turistica Starlight dalle mani di Antonia Varela, direttore della fondazione (fundacionstarlight.org) che certifica le località del mondo con una bassa contaminazione luminosa dove fare astroturismo, sistemare le proprie attrezzature fotografiche e immortalare gli astri. Anche la zona di Migjorn, a sud dell’isola, è un punto perfetto per avvistare le stelle: qui si trova la spiaggia più lunga con 5 chilometri di calette di sabbia e roccia sormontati da passerelle di legno per passeggiare senza rovinare le dune.

Formentera-cielo-stellato a settembre e ottobre
Il cielo stellato sopra la Torre del Cap de Barbaria. Foto: Unsplash

Al Gecko Hotel Beach Club, Jordi Alemany Arias, presidente dell’associazione Astronomica Formentera (astronomiaformentera.com), organizza una volta al mese serate per osservare e fotografare le stelle sorseggiando un calice di champagne o un cocktail. «Con i nostri telescopi si vedono perfettamente le costellazioni dello zodiaco, la luna, le piogge di stelle cadenti. Ci sono periodi dell’anno in cui è più facile individuarle» mi spiega Jordi. «In autunno si avvistano le nebulose, da marzo a ottobre la Via Lattea, in primavera le galassie».

I piatti della tradizione

Un piatto del Café del Lago, sul porticciolo dell’Estany des Peix (cafedellago.es). Foto: Benedetta Chiala

I tramonti di Formentera che incendiano di rosso e rosa l’orizzonte sono celebri. Spettacolari quelli che si vedono dal borgo di pescatori di Es Caló de Sant Agusti, con il molo dei ilaüts (le imbarcazioni tradizionali) e i ristoranti dove gustare la cucina locale. Da Can Rafalet (canrafalet.es), che si affaccia sul porticciolo, assaggia l’insalata pagesa preparata con pane secco e il tipico pesce essiccato. Da non perdere anche i calmars a la bruta (i calamari al nero) e il frito de pulpo.

I tuffi isolati

Ses Illetes è considerata una delle migliori spiagge d’Europa. Foto: Unsplash

«La spiaggia più bella e mondana rimane Illetes» conferma Manuela Sanzogni «con le incredibili varietà di sfumature turchesi del mare che non ha niente da invidiare a quello dei Caraibi. Ma è anche la più frequentata. A chi preferisce un posticino tutto suo, consiglio Levante sul lato orientale, tante calette e sabbia candida. Ampia e bella, appena dietro al centro turistico di Es Pujols ma appartata, è la spiaggia di Ses Canyes e per un tuffo nel silenzio Sa Roqueta».

Shopping di design

Il negozio di Sol Courreges Boné, artista argentina che crea le sue opere con materiali di riciclo recuperati sull’isola (solcourregesbone.com). Foto: Sol Courreges Boné

Dopo la giornata di mare, lo shopping si fa a Sant Francesc Xavier, il capoluogo: case bianche, stradine ridondanti di boutique e di artigianato locale che portano alla piazza principale, plaça de sa Constitució, con la chiesa fortezza. Tappa obbligata il negozio di gioielli di Enric Majoral (majoral.com), celebrato anche dal Museum of Art and Design di New York, per un souvenir prezioso e indimenticabile come quest’isola.

Formentera a settembre e ottobre: il nostro carnet

Come arrivare

Via mare. Formentera non ha aeroporto. Si atterra a Ibiza e dal porto di Eivissa si prende uno dei traghetti per Sa Savina: Balearia (balearia.com), Trasmapi (trasmapi.com) e Mediterránea Pitiusa (mediterraneapitiusa.com).

Dove dormire

Gecko Hotel & Beach Club. Hotel plastic free sulla spiaggia: il ristorante di alta cucina tradizionale è guidato dallo chef Jun Craywinckel; la spiaggia è aperta anche a chi non è ospite dell’albergo (geckobeachclub.com, doppia b&b da 360 a 800 euro). Es Marès hotel&spa. Boutique hotel a Sant Francesc Xavier, con spa e piscina esterna (hotelesmares.com, doppia b&b da 210 a 468 euro).

Immersioni e snorkeling

Formentera Divers (formenteradivers.com); Vell Marí (vellmari.com); Orcasub (orcasub.com).

Dove mangiare

Ristorante Sa Palmera. Nel paesino di Es Pujol, affacciato sulla spiaggia, menu ricchissimo con cucina tradizionale (Carrer de la Mar, 15, 07871 Es Pujols, tel: 0034 971 32 83 56). BlueBar. Per un pranzo, un aperitivo o un drink con musica dal vivo sulla spiaggia di Migjorn. È il bar storico di Formentera, da dove sono passati Pink Floyd, Rolling Stones e persino i Reali di Spagna (buebarformentera.com).

Per informazioni

Visita questi siti: formentera.es e spain.info.