Lago Maggiore: arrivo al tramonto
Da un lato il rosa del granito di Baveno, borgo-bomboniera del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte, dall’altro il cipria, il giallo e il bianco della pietra di Angera, paese sormontato dalla Rocca Borromea sul lato varesino, in mezzo il blu più profondo punteggiato da 11 fazzoletti di terra, alcuni resi verdissimi da monumentali giardini: da qualunque sponda lo si osservi, il lago Maggiore si rivela un acquerello a tinte forti. Da Stresa, dove la mondanità rievoca i fasti della belle époque, si salpa in yacht per un aperitivo al tramonto mentre si assapora l’arcipelago delle Isole Borromee (stresacruise.com). Si scende su richiesta a Isola Madre, alla volta del palazzo della famiglia Borromeo e del suo salotto veneziano con pergolato trompe-l’oeil, e a Isola Bella: un caleidoscopio di arte barocca con tanto di giardino terrazzato all’italiana, set quest’anno della sfilata Cruise 2024 del marchio francese Louis Vuitton (isoleborromee.it). La sosta gourmet, e panoramica, è a Lesa (NO), dove nell’ex biglietteria per i battelli, vanno in tavola luccioperca mantecato, latte di mandorle, friggitelli e tempura di pesci d’acqua dolce (battipalolesa.it). Di ritorno a Stresa, si dorme tra i lussuosi tessuti damascati di Villa Aminta, scelta nel 1966 da Liz Taylor e Richard Burton per una delle tante chiacchierate fughe romantiche (villa-aminta.it).
Lago d’Orta: in villa e al monastero
La terza stella Michelin è arrivata l’anno scorso, ma fin dal 1999, quando il ristorante è passato sotto l’egida dello chef Antonino Cannavacciulo, a Villa Crespi, parte del gruppo Relais & Châteaux, approdavano già celeb nostrane e internazionali. Attratte da una raffinata sintesi di cucina piemontese e partenopea, come rane al burro, chantilly all’aglio, crocchette di riso o branzino brulé, ma anche dalla fiabesca architettura moresca, tutta archi intrecciati e colonne di marmo, voluta nel 1879 dal pioniere del cotone Cristoforo Benigno Crespi (villacrespi.it). A Orta San Giulio (NO), paese dove sventola la Bandiera arancione del Touring Club e parte del circuito “borghi più belli d’Italia”, si approda attratti anche dall’Isola di San Giulio, in festa a ottobre (il compleanno è l’11) per i 50 anni dalla fondazione del suo monastero benedettino che si erge tra un pugno di casette (benedettineisolasangiulio.org). Per ammirarlo dall’acqua ci sono le Lake d’Orta Experience: sup e canoa con aperitivo a bordo ma anche colazioni in shuttlebike, bici acquatiche galleggianti a noleggio (canottieri-outdoor.it). Per chi preferisce avere i piedi ben saldi a terra c’è il Sentiero Grand Tour del Lago d’Orta, trekking esperienziale di 115 km suddivisi in 5 tappe tematiche, ognuna percorribile con un giorno di cammino (grandtourlagodorta.it). Per una notte all’insegna del forest bathing di lusso c’è La Darbia, borgo-resort immerso in un bosco secolare: nella vigna il Nebbiolo viene vinificato con metodo classico (ladarbia.it, lagodorta.piemonte.it).
Lago d’Iseo: brindisi all’arte nelle cantine gioiello
La sponda bresciana dell’Iseo, sull’estremità meridionale del lago, è un microcosmo ricamato dall’uomo e dalla natura: qui le paludi che punteggiano le Torbiere del Sebino, tutte canneti e aironi, incontrano gli ordinati filari della Franciacorta, scrigno di cantine-gioiello come Berlucchi, dove nel 1961 è nato lo spumante metodo classico, e Ca’ del Bosco, “cattedrale del vino” che sfoggia opere d’arte di Arnaldo Pomodoro, Mimmo Paladino e Igor Mitoraj. Prima di esplorare i borghi medievali di Clusane e Iseo e i rispettivi castelli di Carmagnola e Oldofreddi, dimora un tempo di nobili ghibellini, ci si accomoda tra le poltrone in velluto e i pavimenti a scacchi in stile Anni ’30 di Bohem a Paratico, ex stazione in disuso trasformata in fioraio-bistrot: nel 1876 i suoi binari ospitavano treni e convogli, oggi scaffali e tavolini sono colmi di confetti e il “buongiorno” ha il sapore di croissant, rose e cappuccino (bohem.cloud). Sul versante bergamasco la più instagrammata è Monte Isola, diventata celebre oltreoceano dopo l’installazione The Floating Piers (2016) di Christo e Jeanne-Claude: la raggiungi con le motonavi di linea (navigazionelagoiseo.it) o con una panoramica escursione in kayak fino a Peschiera Maraglio, il suo porto principale (canottierisebino.it). Due i resort di charme da annotare: il Relais Mirabella, con lussuose doppie in un romantico casale vista lago (romantikhotels.com), e il Vulcano Village, albergo diffuso di design nel borgo fortificato di Castro (BG), all’imbocco della Valle Camonica (www.vulcanovillage.it, www.visitlakeiseo.info).
Lago Di Garda: in volo per apprezzare tutta la sua bellezza
Il più grande dei laghi italiani, disteso su tre Regioni, dà il meglio di sé dall’alto, dove il colpo d’occhio abbraccia la particolare silhouette, tutta allungata, fino a diventare stretta come un fiordo: un’emozione da provare salendo a bordo di uno dei Cessna 150 che decollano per i turisti dall’Aeroporto Internazionale di Brescia Montichiari verso nord-est, sorvolando Desenzano, la Rocca di Manerba, Sirmione e il suo Castello Scaligero dalle massicce merlature (45 minuti, aeroclubbrescia.it). Il Vittoriale degli Italiani, monumentale dimora-museo di Gabriele D’Annunzio, da sempre nella top 5 di chi approda sul lago, inaugura la stagione autunnale con due nuove mostre: Giandante X. Il poeta ritorna e I censurati. Nudo e censura nell’arte italiana d’oggi (fino al 3 marzo del 2024, vittoriale.it). Chi cerca wine experience d’annata le trova a Lazise (VR) tra le voluttuose colline del veronese e della costa orientale, dove è di casa la Tenuta Canova di Masi: oltre agli eccellenti tasting si esplora il Wine Discovery Museum, viaggio multimediale che attraversa le fasi del vino e trasforma la fermentazione dell’uva in un’esperienza immersiva di profumi, immagini e suoni (masi.it). A soli 5 km ci si regala un soggiorno di benessere all’Aqualux Hotel, struttura ecosostenibile a Bardolino (VR) con bio-spa e trattamenti con prodotti a km zero (aqualuxhotel.com, visitgarda.com).
Per lo shopping si va a Desenzano del Garda
A due passi dal lago, esattamente in via Santa Maria 17, c’è il nuovo Spazio Bibas. Qui sono in mostra oggetti d’autore e d’interior design che raccontano storie e suggeriscono tendenze. Non solo vestiti o oggetti, ma espressioni di creatività, stile e passione. Ci sono gli abiti firmati Thanny, che utilizza per le sue creazioni tessuti in lino, seta, cachemire e lane pregiate, borse di design, i vasi di Murano NasonMoretti. Per chi ama i profumi, la selezione è ricercata e di nicchia: Etat Libre D’Orange, Mes Bisous, Milano Fragranze, La Manufacture, Spirit of Kings, Patricia Nicolai, State Of Mind, Baruti, Malbrum, Olibanum, Rajani. Per il settore beauty, infine, la scelta si orienta su brand etici, sostenibili ed efficaci come, ad esempio, Magdalena, una linea 100% vegana, bio e cruelty free, i cui prodotti racchiudono la forza della natura del Tirolo grazie alle erbe e piante di alta montagna o Höbepergh che nasce sull’Altopiano di Asiago, una terra di antica tradizione dove da sempre è diffuso l’uso di piante per curarsi con oltre 900 specie che crescono spontanee e selvatiche che danno vita a cosmetici unici per formulazione e risultati. Tante idee regalo a cui ispirarsi (e il Natale non è poi così lontano!).
Spazio Bibas è anche online www.spaziobibas.it
Lago di Como: il libro che racconta Villa d’Este
Il libro Villa d’Este. Una leggenda sul lago è un raffinato volume con foto di Guido Taroni (Rizzoli). Racconta la storia di un gioiello progettato nella seconda metà del Cinquecento che si affaccia sul lago di Como. Da qui sono passati capi di stato e membri della casa reale, da qui passano viaggiatori che nel grand hotel ospitato dalla dimora patrizia respirano il fascino di un monumento nazionale.