Il Grand Egyptian Museum, realizzato nell’area del Cairo a pochi passi dalle iconiche piramidi di Giza, è destinato a diventare la più vasta collezione al mondo di reperti dell’antico Egitto oltre che il più grande museo archeologico del globo. Il gigantesco polo museale può contare su oltre 100mila manufatti, fra cui i tesori della tomba di Tutankhamon. Dopo oltre 20 anni di lavori, il museo ha iniziato ad aprire 12 delle sue sale principali. Aperte al pubblico anche la grande scalinata, alta sei piani e con vista sulle piramidi, e l’area commerciale. La data ufficiale di apertura dell’intera collezione deve ancora essere annunciata.
Oltre 10 anni di attesa per il Grand Egyptian Museum
Il museo avrebbe dovuto aprire i battenti nel 2012, ma si sono accumulati ritardi su ritardi dovuti all’incremento dei costi (giunti a oltre il miliardo di dollari), ai disordini politici nel Paese e alla pandemia di Covid-19. Verso la fine del 2022, sono state avviate visite sperimentali in alcune aree per testare la risposta dei visitatori e il funzionamento delle strutture.
Grand Egyptian Museum, prove tecniche di apertura
Attualmente, 12 delle principali gallerie sono state aperte in modalità sperimentale, accogliendo fino a 4.000 visitatori al giorno. Queste sale affrontano temi fondamentali della cultura egizia, come la religione, la società e le dottrine spirituali. Gli oggetti sono suddivisi per dinastie. I periodi esposti nelle gallerie principali includono il Terzo Periodo Intermedio (circa 1070-664 a.C.), il Periodo Tardo (664-332 a.C.), il Periodo greco-romano (332 a.C.-395 d.C.), il Nuovo Regno (1550-1070 a.C.), il Medio Regno (2030-1650 a.C.) e l’Antico Regno (2649-2130 a.C.).
Un viaggio multimediale nel mondo degli antichi egizi
Oltre agli oggetti esposti, il museo integra avanzate tecnologie multimediali per rendere l’esperienza immersiva. Presentazioni interattive e realtà virtuale permettono di esplorare la vita e le credenze degli antichi egizi, inclusi i complessi rituali di sepoltura.