Mare e Vulcani. Sabbie nere e grotte azzurre. Trekking tra le felci e cenette nei porti. Le Eolie, patrimonio dell’Unesco, sono sette isole totalmente diverse da vedere in un unico giro per la ricchezza di paesaggi. A raccontarle tutte – Lipari, Vulcano, Salina, Stromboli, Panarea, Filicudi e Alicudi – è la velista Gabriella Sottile che, dopo aver girato il mondo, ha preso il timone della sua vita per tornare in Sicilia, dov’è nata, a veleggiare (sailingmama. it). «Pochi immaginano di poter fare qui anche un viaggio alle radici della civiltà mediterranea: nella Rocca di Lipari c’è uno tra i più grandi musei archeologici con reperti di 7000 anni, dal Neolitico al periodo normanno, testimonianza delle attività di tante popolazioni ed epoche» racconta. «Per questo inizierei il giro dalla più grande e collegata delle isole, Lipari appunto, che ha due centri: Marina Lunga, più abitata, e Marina Corta, con poche case dei pescatori».

Isole Eolie dalle spiagge bianche e nere

«Le Eolie sono tutte vulcaniche, vantano perciò sabbie e rocce scure ma a Lipari c’è l’unico fondale di un bian- co raro, ottico, quasi abbagliante. Si trova all’antica Cava di pomice: quando era in funzione produceva la polvere che ha dato vita alla spiaggia oggi più simile ai Caraibi, meta obbligata per il bagno» continua. «Bellissima e assolutamente da vedere è anche la Praia di Vinci, spiaggia di sassi a sud dell’isola che si può raggiungere via mare oppure a piedi, parcheggiando l’auto sulla strada e scendendo da un sentiero ripido. Valgono un giro in barca, infine, i Faraglioni e l’arco di pietra che si trovano al largo andando verso Vulcano».

Lipari
Il cratere di Lipari

I vulcani delle Isole Eolie

Stromboli, vulcano attivo, è uno spettacolo infuocato sul mare e ciclicamente torna a far parlare di sè. È successo anche questa estate, con un’eruzione da allerta rossa. Nel momento in cui scriviamo però il padrone dell’isola è tornato tranquillo e una parte dei sentieri per gli escursionisti è già percorribile. «Con le sue eruzioni esplosive il vulcano è un faro naturale da millenni, visto che pro- duce un lampo ogni 15 minuti. Si può scalare, quando ci sono condizioni di sicurezza, fino all’Osservatorio» suggerisce Gabriella Sottile. «Nei miei giri in vela propongo sempre di andare al tramonto sotto la Sciara di fuoco, cioè la scia rossa della lava che scende dal cratere all’acqua». Si possono girare i paesini di San Vincenzo e San Bartolomeo, si può andare a Ginostra in barca arrivando al “porto Puppuso”, che significa buco. Vulcano è meno scoppiettante e più “fumante”. «Cammini per strada guardando i geyser dei vapori sulfurei ai lati dei marciapiedi. Tra Ponente e Levante ci si può immergere in pozze di fanghi naturali. A Levante l’acqua è calda anche a novembre. A Ponente si vede il tramonto più bello delle Eolie». Da non perdere anche Punta dell’Asino: si raggiunge la località di Gelso in auto e ci si fa portare alla punta con una barca».

Stromboli
A Stromboli, la salita sul vulcano

Non solo mare alle Eolie

A Salina si va per i litorali ma anche per i vigneti e le degustazioni. «Negli ultimi 40 anni sono nate ottime cantine da visitare per la Malvasia e non solo» continua Gabriella. «Della salina che ha dato il nome all’isola resta solo un grande stagno con un faro nella “lingua”, la punta più a sud, dove c’è un lungomare coi ristorantini e, all’orizzonte, si vedono passare gli uccelli durante le migrazioni. Il posto più spettacolare, a est, è la Spiaggia di Pollara che in realtà è una riga di sassi sotto una parete rocciosa spettacolare perché è un mezzo cratere: lì hanno girato Il postino con Massimo Troisi, e la casa del film è visitabile. Chi ama il trekking può passeggiare nella Fossa delle felci». La meta più chic è Panarea, centro di vip e movida. Merita una sosta Penelope Panarea per i suoi tessuti, abiti e accessori realizzati con filati completamente naturali e tinti da Barbara, la titolare, con le piante trovate sull’isola (penelope-panarea.com). «Sono celebri anche i bassifondi e gli isolotti-scogli: Dattilo, Basiluzzo, Lisca bianca e Lisca nera. Le pareti scendono a picco nel blu. Sul promontorio di una delle spiagge più belle, Cala Junco, c’è un villaggio preistorico di cui si vedono ancora le tracce».

Le isole più tranquille: Filicudi e Alicudi

Filicudi e Alicudi sono le isole più remote, dove ci si sente più lontano dal mondo. «Filicudi è un po’ selvaggia ma è diventata una piccola Panarea, più accessibile, con una sola strada e i sentieri fatti con la calce, che di notte riflettono la luce delle stelle. Il porto principale è pieno di localini, molti con la musica, per l’aperitivo o la cena. Per un cocktail doc si va da Filicudi Saloon, celebre per i suoi aperitivi dagli anni Cinquanta sulla riva di Pecorini a Mare (@saloonfilicudi). Di giorno, oltre alle spiagge, si può uscire in barca e fare immersioni alla Grotta del Bue marino o al faraglione La Canna» conclude Gabriella. «Ad Alicudi si arriva solo in barca e si cammina a piedi, facendo le scale per andare in alto. È l’isola meno abitata, negli anni Settanta ci si era trasferito un gruppetto di hippy tedeschi oltre ad artisti e scrittori». Agli antipodi della mondanità, questa è l’isola del silenzio.

Grotta del bue Marino a Filicudi, isole Eolie
La grotta del Bue Marino a Filicudi. Credit: IPA

Carnet di viaggio

Come arrivare alle Isole Eolie

Via mare: Traghetti, aliscafi e navi veloci partono da Milazzo (libertylines.it; siremar.it), Napoli (alilauro.it) e Reggio Calabria (traghettiisoleeolie. com). Dall’aeroporto di Catania ci sono navette per Milazzo (giuntabus.com).

Vela e immersioni: In vela con i figli, sailingmama. it. Immersioni, muciaradivingcenter.com.

Dove dormire

B&B Boutique Punta Sallustro a Lipari (puntasallustro.it); Al Belvedere Salina (belvederesalina.com); hotel, b&b e villette su tutte le isole (eoliando.it).

Dove mangiare

I locali tradizionali: Kasbah, con giardino ricavato da un teatro, presidio Slowfood a Lipari; Nni Lausta, tradizione locale e creatività dello chef Fabio Giuffrè a S. Marina, Salina.

Degustazioni Malvasia, vini eoliani, capperi: alla cantina Hauner di Salina si degustano alle 18 (hauner.it).

Per informazioni

welcometolipari.it