Per la prima volta il titolo di Capitale Europea della Cultura viene condiviso dalla città slovena Nova Gorica e dall’italiana Gorizia. Le due città, le sole in Europa ad essere ancora divise da un confine, appaiono profondamente diverse. Gorizia si sviluppa a partire da un centro storico medievale dominato da un castello. Mentre Nova Gorica – nata solo nel secondo dopoguerra – rieccheggia il modernismo socialista. Grazie a GO!2025, la Capitale Europea della Cultura si pone l’obiettivo di valorizzare le differenze culturali di due terre che si sono lasciate alle spalle barriere e divisioni antiche per crescere nella reciproca valorizzazione e rispetto.

Gorizia, città di frontiera

Gorizia

Gorizia è una città di confine che racchiude un mix affascinante di cultura, storia e architettura, che fonde influenze italiane e slovene in un’atmosfera unica. La città è dominata dal suo Castello, un’imponente fortezza di origine medievale che regala panorami mozzafiato sulle colline circostanti. Passeggiando per il centro, si respira l’eleganza mitteleuropea tra le vie acciottolate e i palazzi in stile asburgico. Fra le dimore storiche Palazzo Coronini Cronberg, che sorge su una piccola altura dalle cui pendici degrada un meraviglioso parco. Da non perdere il Museo della Grande Guerra, che racconta con immagini e reperti la drammatica storia di questo territorio conteso. Un altro angolo suggestivo è Piazza della Vittoria, con la maestosa Chiesa di Sant’Ignazio, simbolo del passato barocco della città. Gorizia è famosa per il suo legame con la cultura slovena e friulana, un melting pot che si riflette anche nella sua gastronomia.

Perdersi fra i vigneti del Collio

Collio

Il Collio è una terra di colline dorate e vigneti a perdita d’occhio, un paradiso per chi ama il vino e la buona cucina. Questa zona, che si estende tra Italia e Slovenia, è famosa per i suoi bianchi eleganti, come la Ribolla Gialla. Vini che si possono degustare direttamente nelle cantine sparse tra le colline. Ma oltre al vino, il Collio è anche un luogo perfetto per scoprire borghi incantevoli. Come per esempio Cormòns, con le sue stradine pittoresche e l’enoteca dove assaporare il meglio della produzione locale. Gli amanti della storia possono visitare San Floriano del Collio, con il suo castello medievale che racconta secoli di battaglie e dominazioni. E poi c’è la natura incontaminata. Percorsi panoramici tra i vigneti, tramonti spettacolari e quella sensazione di essere in un angolo di mondo dove il tempo scorre più lentamente.

Nova Gorica, gemella slovena di Gorizia

Nova Gorica

Nova Gorica, la sorella moderna di Gorizia, è una città giovane e dinamica. È nata dopo la Seconda Guerra Mondiale per dare un capoluogo a tutta quell’area del goriziano che nel 1947 era stata assegnata alla Jugoslavia. Concepito dalla lecorbouseriana mente dell’architetto sloveno Edvard Ravnikar, sotto la supervisione del governo del maresciallo Tito, il nuovo agglomerato urbano venne dunque a configurarsi come un manifesto del modernismo socialista. È caratterizzato da ampie prospettive e caseggiati in cemento armato, proiettato a un’idea di futuro che appare mai però del tutto compiuta.

Un’altra idea di futuro era quella che avevano avuto, qualche decennio prima, gli Austriaci. Erano stati artefici della ferrovia Transalpina che collegava, in epoca asburgica, quella che oggi è Nova Gorica a Trieste e Salisburgo, allora tutte parte dello stesso Impero. Sulla piazza Transalpina – attraversata durante il secolo scorso dal confine tra la Slovenia jugoslava e l’Italia – si trova una placca in memoria di questa stagione passata. Epoca in cui ancora correva una cortina di filo spinato a dividere le due Gorizie, unite ora dal titolo di Capitale Europea della Cultura.

Il territorio sloveno è tutto da scoprire

La nomina di Nova Gorica insieme a Gorizia a Capitale Europea della Cultura 2025 è un’occasione di scoperta non solo le due città, ma anche per territori sloveni. Come per esempio la Brda, zona inserita dalla CNN tra le 11 regioni vinicole da scoprire nel mondo e destinazione escursionistica d’élite (da qui passano 2 tappe del Alpe Adria Trail, 2 tappe del Juliana Trail e il Sentiero della Pace sul monte Sabotino). È considerata anche meta perfetta per gli appassionati di cicloturismo che possono cimentarsi con la nuovissima TransDinarica e la Juliana Bike.

Appena fuori dall’abitato di Nova Gorica si apre la valle del Vipava (Vipacco), terra di vini pregiati da esplorare a piedi o in bicicletta. Nel monastero francescano di Kostanjevica riposa, insieme alla sua famiglia, l’ultimo Re di Francia della dinastia borbonica: Carlo X, deposto dalla rivoluzione del 1830. Fu infatti proprio a Gorizia che gli ultimi eredi della famiglia del Re Sole si stabilirono durante l’esilio.
Tra i simboli di questa terra, è immancabile la vista sulla valle e sul fiume Isonzo dal ponte di Salcano. Il più grande ponte ferroviario sospeso in pietra del mondo (d’estate unico luogo in Slovenia dove è possibile praticare il bungee-jumping).

ponte di Solkan

Eventi da non perdere

Ecco alcuni degli appuntamenti che celebreranno Nova Gorica e Gorizia come Capitali Europee della Cultura:

  • Da stazione a stazione: apertura di GO! 2025 (8 febbraio) – In occasione della cerimonia di apertura della Capitale europea della cultura, le due città si uniranno simbolicamente, dalla stazione ferroviaria di Gorizia a quella di Nova Gorica.
  • Omaggio a Franco Basaglia (fino al 2 marzo) – Trentanove artisti italiani e sloveni, in prevalenza goriziani, rendono idealmente omaggio alla figura e al lavoro di Franco Basaglia nella mostra “I luoghi dell’incertezza e le emozioni della libertà”.
  • Ungaretti, poeta e soldato (fino al 4 maggio) – Il Carso e l’anima del mondo, curata da Marco Goldin, esplora la figura di Giuseppe Ungaretti durante la Prima guerra mondiale, con opere di dodici pittori contemporanei, documentari, teche con cimeli di guerra e una ripubblicazione delle sue poesie.
  • Andy Warhol. Beyond Borders (fino al 4 maggio) – Palazzo Attems Petzenstein, a Gorizia, ospita la grande esposizione che mette in luce il percorso di uno dei maggiori protagonisti della Pop Art, portando il pubblico nel cuore della rivoluzione culturale e artistica che Warhol ha saputo incarnare.
  • Le Giornate delle Cantine Aperte | I feel Slovenia (15-16 giugno) – 37 viticoltori di Brda (il Collio sloveno) aprono le loro cantine per offrire ai visitatori un’esperienza indimenticabile.
  • Tour del contrabbando – TIC Nova Gorica (fino al 1° gennaio 2026) – Lungo il percorso tra Piazza Transalpina e il museo del contrabbando di Pristava, i partecipanti diventano “contrabbandieri” per un giorno.
  • Eta Sadar Breznik: Cogliere la tempesta – Rotunda SNG Nova Gorica (fino al 18/09/2025) – Dopo essersi laureata alla Facoltà di Architettura dell’Università di Lubiana, Eta Sadar Breznik si è dedicata interamente all’arte tessile. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Łódź, in Polonia. Dal 1978, le sue opere sono state esposte in mostre personali e collettive nel campo dell’arte tessile in Europa, Asia e America.
  • Gusti senza frontiere (26-28/09/2025) – Il progetto si compone di due parti: l’organizzazione dell’evento Borderless Beer e la collaborazione con uno dei più grandi festival enogastronomici della regione, Gusti di Frontiera a Gorizia.