Parigi ha detto addio al suo ultimo Ufficio del Turismo. Il punto di accoglienza, situato in Quai Jacques-Chirac, nel XV arrondissement, ha chiuso definitivamente. Questa sede, allestita in occasione delle Olimpiadi 2024 ai piedi della Torre Eiffel, è stata l’ultima a offrire assistenza diretta ai turisti. Ora, tutto il supporto informativo per una delle città più amate e visitate del mondo è destinato a trasferirsi in digitale.

Parigi punta sulla digitalizzazione dell’accoglienza turistica

La decisione di chiudere gli uffici fisici di assistenza ai turisti è stata ponderata. L’associazione Paris je t’aime, che li aveva in gestione, ha giudicato ormai obsoleto il modello tradizionale di fornire informazioni all’utenza. L’associazione, in un comunicato ufficiale, ha spiegato che i turisti, ormai sempre più digitalizzati, preferiscono consultare informazioni online piuttosto che rivolgersi a un agente in carne ed ossa.

L’inevitabile declino dei punti di accoglienza fisici

La chiusura dell’ultima sede fisica di accoglienza turistica è anche il risultato di una tendenza che si è manifestata negli ultimi dieci anni. Nel 2015, circa 574.000 persone avevano visitato gli uffici turistici di Parigi, ma tale numero è crollato a soli 150.000 nel 2022. Il declino è stato esponenziale, e con solo un ufficio rimasto in funzione negli ultimi anni, la città ha deciso di ripensare completamente il suo sistema di accoglienza. La chiusura dell’ufficio turistico non è certamente un riflesso di un calo di interesse per la capitale francese, ma piuttosto di un cambiamento nelle modalità di fruizione delle informazioni: nel 2023, Parigi ha infatti registrato quasi 50 milioni di turisti, un numero che la conferma come la città più visitata del mondo.

Informazioni ai turisti con app e QR code

Parigi sta cercando alternative moderne per rimanere al passo con i tempi. I turisti ora possono ottenere informazioni su Parigi, la sua storia e le sue attrazioni oltre che sul sito web e l’app mobile dell’Ufficio del Turismo, tramite codici QR distribuiti in vari punti strategici, come le edicole o i chioschi nei pressi del Trocadéro e del Musée d’Orsay. Scansionando questi codici, i visitatori potranno scaricare mappe interattive che li guideranno fra i monumenti iconici della Ville Lumière, dalla Torre Eiffel al Louvre fino al Musée d’Orsay.

Parigi come Londra e New York

La chiusura dell’ultimo ufficio turistico di Parigi è solo l’ennesima manifestazione di come le città più visitate del mondo stiano rispondendo al cambiamento delle abitudini dei viaggiatori, spostando il focus verso soluzioni digitali. Prima di Parigi, altre grandi città come Londra, Barcellona e New York, hanno già chiuso i loro uffici turistici fisici da tempo. la capitale britannica, ad esempio, non ha più una postazione centrale, ma offre punti informativi nelle stazioni ferroviarie. New York ha addirittura lanciato nel 2007 la campagna “Just Ask The Locals”, invitando i turisti a chiedere consigli direttamente ai residenti.

Una nuova esperienza turistica

Con questa mossa, Parigi non sta solo modernizzando la sua offerta turistica, ma sta anche spingendo verso un futuro dove l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione giocheranno un ruolo fondamentale nella scoperta dei suoi tesori. Che si tratti di un tour virtuale al Musée du Louvre, di una visita alla Cattedrale di Notre-Dame o di un’escursione lungo le rive della Senna, i turisti avranno ora un’infinità di risorse a portata di mano per godere di una città che continua a far sognare milioni di visitatori.