Tutto è partito da un appello di Renzo Piano pubblicato su Repubblica in cui il noto architetto sottolineava l’urgenza di preservare le sale cinematografiche storiche di Roma evitandone la riconversione in centri commerciali e preservandone l’insostituibile funzione sociale. A stretto giro è arrivata una lettera firmata quattro registi di Hollywood, fra cui Martin Scorsese, indirizzata a Sergio Mattarella e Giorgia Meloni, in cui si sottolineava la perdita irreparabile che avrebbe la scelta di «riconvertire spazi destinati al possibile rinascimento culturale della Città Eterna in hotel, centri commerciali e supermercati». Oggetto della questione è una proposta di legge regionale della giunta del Lazio guidata da Francesco Rocca (centrodestra) che avrebbe reso più facile cambiare la destinazione d’uso per i cinema chiusi.
L’appello di Renzo Piano: «Cinema preziosi luoghi per la gente»
Attraverso un lettera pubblicata su Repubblica, Renzo Piano ha lanciato un appello per preservare i cinema storici delle nostre città. In particolare quelli di Roma che, al posto di tornare ad essere «preziosi luoghi per la gente», rischiano di essere trasformati in centri commerciali. Numerosi registi e attori italiani hanno sottoscritto in breve tempo l’appello di Renzo Piano. Da Paolo Sorrentino a Matteo Garrone, da Paola Cortellesi a Marco Bellocchio, da Mario Martone a Daniele Lucchetti, fino a Valerio Mastandrea e Pierfrancesco Favino.
Scorsese: Trasformare cinema in supermercati è un sacrilegio
Martin Scorsese assieme ad altri quattro registi di Hollywood (Jane Campion, Francis Ford Coppola, Wes Anderson e Ari Aster) ha scritto una lettera, pubblicata sul Corriere della Sera, per salvare i cinema di Roma la cui perdita sarebbe «un profondo sacrilegio non solo per la ricca storia della città, ma anche per il patrimonio culturale da lasciare alle future generazioni». L’appello, rivolto alla premier Giorgia Meloni e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è stato firmato da numerosi colleghi di oltreoceano fra cui George Lucas, John Landis, Steven Spielberg e David Cronenberg.
Vincolo di destinazione: resta per i cinema di Roma chiusi negli ultimi 10 anni
Dopo le polemiche, il governatore del Lazio Francesco Rocca ha deciso di mantenere il vincolo di destinazione d’uso per i 16 cinema di Roma che hanno chiuso negli ultimi dieci anni. Si tratta dei cinema Stardust, Avorio, Europa, Admiral, King, Palazzo, Roxy, Apollo 11, Trevi, Galaxy, Maestoso, Reale, Royal, Ambassade, Cinestar Cassia. «Per tutte le sale aperte e quelle che hanno chiuso negli ultimi dieci anni – ha detto Rocca -, rimarrà il vincolo, con della premialità. E una serie di vantaggi per chi invece ha il coraggio di investire nel cinema, cosa che noi continueremo a sostenere perché è un aspetto importante». Le 21 sale della Capitale che invece risultano inattive da almeno dieci anni resteranno vincoli urbanistici normali e, quindi, potranno cambiare destinazione d’uso. Tuttavia chi deciderà di preservarne in parte l’attività potrà beneficiare di incentivi.