Guardandola dal Castello di Arechi, la fortezza medievale che domina tutta la città, si capisce subito perché Salerno è stata nei millenni una delle roccaforti più ambite da romani, sanniti, longobardi, normanni e, infine, aragonesi. Incastonata tra la Costiera amalfitana, i monti Lattari e la piana del Sele, la città vanta una posizione strategica e un clima a prova di passeggiata anche d’inverno. Un affascinante intreccio di stili architettonici e invitanti specialità gastronomiche che vale la pena scoprire ora, quando vicoli e palazzi sono illuminati a festa in occasione dell’evento Luci d’Artista in programma fino al 23 gennaio (lucidartista.it).
Per colazione, una sfogliatella calda
Per ammirare l’intricato dedalo di vicoli medioevali che disegnano il centro storico, incamminati presto al mattino, quando il profumo del pane e delle sfogliatelle appena sfornati avvolge vie e palazzi. All’Antica Dolceria Pantaleone fin dal 1868 si servono dolci come la Scazzetta (pan di Spagna e glassa alla fragola) e frolle fragranti (via dei Mercanti 75).
A 10 metri dalla pasticceria c’è Palazzo Pinto, dimora di una nobile casata normanna che ospita al piano terra il sontuoso Arco Catalano. Fermati a osservare questa volta di pietra del Quattrocento con due capitelli dai raffinati decori floreali: è stata costruita durante il regno di Alfonso di Aragona da artigiani maiorchini arrivati dalla Spagna. Al primo piano trovi la Pinacoteca Provinciale con capolavori che spaziano dal Rinascimento alla prima metà del Novecento, incluse le tele seicentesche di Giovanni Battista Caracciolo, seguace di Caravaggio. Merita una visita anche la sezione con le opere degli artisti e scrittori stranieri che nei secoli hanno frequentato la città, da Stefan Andres a Kurt Craemer.Uscita
dal museo fermati a guardare le vetrine delle sartorie e delle boutique di abbigliamento. Fin dall’antichità questa zona era chiamata la Drapperia, perché qui si concentravano i negozi di stoffe. La Cattedrale di Santa Maria degli Angeli, San Matteo e San Gregorio VII, che tutti chiamano semplicemente Duomo, svetta nella vicina piazza Alfano I e vanta un interessante mix architettonico. Costruita in stile romanico, sfoggia un campanile normanno-bizantino, un atrio porticato e una facciata barocca. Accanto si trova il Tempio di Pomona, un edificio di epoca romana con un bel colonnato ionico, dove si organizzano eventi culturali.
Le foto più belle? Sul lungomare
Salerno dà il meglio di sé vista mare. Il Porticciolo di Pastena, l’antico borgo marinaro dove sono ormeggiate le barche dei pescatori, è uno dei luoghi più gettonati dalle persone del posto: dalle panchine la vista abbraccia la costiera amalfitana e quella cilentana. Per uno scatto scenografico raggiungi Forte la Carnale, un torrione costiero in pietra della seconda metà del Cinquecento che ha una storia tormentata. Il suo nome deriva da una sanguinosa battaglia tra normanni e saraceni e, nel 1647, ha visto una rivolta anti-spagnola. Anche i Borbone lo hanno poi utilizzato come polveriera dove custodire armi e munizioni.
Alla stazione marittima di Zaha Hadid
Pochi passi dopo il torrione il lungomare Trieste è un viale pedonale orlato di palme e oleandri e frequentato a tutte le ore. Al mattino scendono in pista i runner urbani, al pomeriggio le famiglie con bambini, di sera è un via vai di ragazzi pronti per la movida. Lì c’è un’altra tappa che merita una sosta: l’enorme stazione marittima sul molo Manfredi, a forma di ostrica, è stata progettata dall’archistar Zaha Hadid ed è uno dei luoghi più instagrammati in città.
Per l’aperitivo prova l’Embarcadero, il locale con vista sul Golfo dove sorseggiare un Limoncello Spritz (a base di prosecco e limoncello) accompagnato dai fritti di mare (embarcaderosalerno.it). Per concludere la serata c’è il teatro Giuseppe Verdi, con poltrone in velluto rosso e un soffitto blu di Prussia decorato con l’immagine di Gioachino Rossini circondato dalle muse. In calendario, fino a marzo, vanno in scena spettacoli di prosa con Stefania Rocca, Laura Morante e Stefano Accorsi (cultura.comune.salerno.it).
Il primo orto botanico è nato qui
Nel Medioevo Salerno era un famoso polo scientifico grazie alla scuola Medica Salernitana che attirava studiosi da tutta Europa. Secondo alcuni storici l’accademia sarebbe stata fondata da quattro viandanti, il latino Salerno, il greco Ponto, l’ebreo Elino e l’arabo Adela, che avrebbero condiviso le conoscenze. Tra le storie più interessanti da ascoltare c’è quella delle mulieres salernitanae, donne che insegnavano medicina e curavano i malati. Il museo dedicato alla scuola oggi è chiuso ma, per saperne di più, fai un salto al Giardino della Minerva, primo orto botanico del Vecchio Continente dove si coltivano ancora oggi le erbe officinali e curative. Le piante sono dotate di qr code, così anche in autonomia puoi scoprirne storia e proprietà (giardinodellaminerva.it).
Il Museo Diocesano è l’ultima sede della scuola medica: se hai poco tempo punta dritto alla Giuditta di Francesco Guarino (museodiocesa nodisalerno.it). E se preferisci la street art raggiungi il Rione Fornelle, il quartiere medioevale dove un tempo lavoravano la ceramica gli amalfitani. Ora è un esempio di riqualificazione urbana, grazie al progetto Muri d’Autore. Ti aspetta un tripudio di murales letterari e rime fra cui spiccano i ritratti di Pino Daniele, Totò e Massimo Troisi.
Come organizzare un viaggio a Salerno
Due idee in più
Se ti resta altro tempo per visitare la città, ci sono due luoghi interessanti.
→ Il Sentiero del Principe ti porta all’antica cappella in località Saragnano. Il percorso dura 4 ore e puoi farlo con una guida (10 euro, ilduomotrekking.it).
→ In località Croce, il Castello di Arechi ha reperti archeologici e un ristorante tipico (ilcastellodiarechi.it).
I ristoranti
→ Se ti piace la cucina locale in chiave contemporanea prova il ristorante Suscettibile Salerno. Qui ordina il maxi spaghettone di Gragnano con broccoli, aria di latte, sgombro e olive taggiasche (suscettibilesalerno.it).
→ Per un tagliere e un bicchiere di vino c’è Tozzabancone (via Duomo 39).
Gli alberghi
→ Vinto House Downtown ha doppie di design a 10 minuti a piedi dalla Pinacoteca Provinciale. Si trova in via Adolfo Cilento 13 (da 80 euro la doppia, booking.com).
→ Mareluna Penthouse vanta eleganti suite con vista sul lungomare (da 83 euro in b&b, marelunaexperience.com).