L’estate è ancora lontana, ma non così tanto da iniziare a pensare alle vacanze. Tra le novità del 2025 ci sono il solo travel, il noctourism e l’astrotourism.

Sicuramente al top il solo travel, ossia i viaggi in solitaria, che riguardano sia uomini o che donne, sempre più pronte a partire “armate” soltanto di valigia e voglia di vivere nuove esperienze. A ruota tra le preferenza seguono il noctourism e l’astrotourism, ossia l’emozione di osservare le stelle e magari – perché no – concedersi anche uno sky bath. Ecco di cosa si tratta.

Solo travel, ossia viaggiare in solitaria

Gli amici fanno bene e ci fanno stare bene, ma a volte si sente anche il bisogno di staccare da tutto (lavoro in primis) e da tutti. Complici i ritmi spesso vorticosi della vita quotidiana, un po’ di sano silenzio e di voglia di decidere in autonomia come gestirsi le giornate – specie se in vacanza – aumentano. Per questo si afferma il solo travel, la modalità di viaggio in solitaria.

Solo travel: perché si sceglie il viaggio da soli

Qualunque sia la meta, la parola d’ordine è relax, che si traduce anche nel non scendere a compromessi, né con l’eventuale partner o famiglia, né con gli amici che, per quanto affiatati, possono condizionare le scelte riguardo a orari e mete da visita, o attività da svolgere. Spesso le destinazioni del solo travel sono di tipo naturalistico, ma non è detto. L’importante è la scelta di fondo, che è seguita sempre più spesso dagli uomini. A confermarlo è stata una recente indagine di Booking.com: il 66% degli intervistati, sta pianificando una vacanza in solitaria, contro il 61% delle donne. La tendenza poi non riguarda solo le persone single. Tra chi è in coppia oltre la metà (56%) ha lo stesso desiderio, e un terzo (29%) è disposto a spendere più di mille euro per partire da soli.

Solo travel: anche le donne

«Il viaggio di donne sole è in costante crescita, soprattutto donne grandi, estremamente indipendenti, non più solo ragazze. Le vacanze che si concedono sono di esplorazione, conoscenza, itinerari anche spirituali. Sta tornando in auge l’India e tutti i cammini sono particolarmente apprezzati», conferma Luana De Angelis, vice presidente Fiavet Confcommercio. «Sono ritornati anche i viaggi di gruppo, ma non si tratta di una contraddizione, perché sono costituiti da viaggiatori individuali, per la maggior parte donne. In ogni caso il viaggiatore single (e non necessariamente da solo) è sempre più diffuso ed esigente».

Le donne viaggiatrici uniscono le forze

Le donne fanno anche viaggi che nascono da aggregazioni social (Gruppi come “Io viaggio da sola”) in cui si prendono spunti per poi recarsi in agenzia di viaggio e chiedere determinati itinerari già provati da altre – spiega ancora De Angelis – Infine, ci sono aggregazioni di donne sole che cercano mete vicine dove effettuare soggiorni con uno scopo benessere. Una serie di professioniste di vario tipo, per esempio, possono essere unite dalla passione per il tai chi, per lo yoga e partire al seguito di un’insegnante».

Il noctourism: vacanze al “buio”

Un’altra tendenza, accomunata dalla voglia di andare controcorrente, è il noctourism, ossia il turismo che valorizza anche la notte. Moltissime sono le offerte in questo ambito, soprattutto in scenari esotici e lontani, come quelli del Kenya, dove stanno aumentando le possibilità di safari notturni, opportunamente organizzati da guide specializzate. Se la savana ha un suo fascino durante il giorno, infatti, è facile immaginare che emozioni possa regalare sotto un cielo stellato. Ma il noctourism può essere praticato anche in città: a Taipei, ad esempio, esistono mercati notturni a Shilin e Raohe, dove visitare le bancarelle e gustare prodotti locali, compreso il famoso bubble tea. Scenari analoghi si trovano anche a Tokyo come a Bangkok. E in Italia?

Il noctourism in Italia

«Le esperienze di viaggio notturne o serali sono sempre più richieste. Sono prenotate con grande anticipo le visite notturne di musei noti, come i Vaticani, o il Colosseo. Vengono ricercati tour in vespa o in apecar nelle città alla scoperta di fontane e piazze fuori dalla confusione del giorno, sia in serata che la mattina molto presto», spiega ancora De Angelis.

Astrotourism: in vacanza sotto le stelle

Una variante del noctourism, concentrata sull’osservazione del cielo e delle stelle, è l’astrotourism, ideale per chi ama osservare la volta celeste al buio. Tra gli scenari più suggestivi ci sono i deserti, che siano nel Mar Rosso o ad Atacama, in Cile. Oltre all’Osservatorio di Panaral, qui si trovano anche diverse strutture ricettive dotate di soffitti o pareti di vetro che consentono di addormentarsi gustando il paesaggio.

Cos’è lo star bathing: il “bagno” ammirando il cielo

Per chi non si accontenta di sdraiarsi “all’asciutto”, però, c’è anche la possibilità di provare l’esperienza unica dello star bathing. Prevede sempre la possibilità di dormire in un igloo trasparente, ma con in più la sauna o l’opzione di un massaggio rilassante, mentre si osservano il cielo e la neve all’esterno. Sì, perché questo tipo di pacchetto è per ora disponibile soprattutto alle latitudini più a nord, in particolare in Finlandia e nello specifico in Lapponia. In realtà e con ben altre temperature si può provare un’esperienza analoga anche negli Stati Uniti, tra Grand Canyon, in Arizona, e Death Valley, in California, o nell’Outback australiano.

Vacanze a portata di portafoglio

Non tutti, però, possono permettersi viaggi così lontani o dispendiosi. Un’alternativa interessante, in questo caso, è rappresentata dall’arcipelago delle Baleari, come conferma De Angelis: «Sicuramente è sempre più diffuso l’astrotourism. Ad esempio, a la Palma si trova uno dei due punti di osservazione astronomica migliori al mondo (l’altro è in Sud America) e molti turisti si recano sull’isola appositamente per questo motivo». Anche il Mediterraneo, dunque, più “a portata di mano” sia in termini economici che di tempo di trasferimento, può offrire l’opportunità di sperimentare questo tipo di turismo.

Gli altri trend: il viaggio in treno

«C’è un grande ritorno dei viaggi in treno con cuccetta. Andare a Parigi o Vienna in cuccetta, anche in famiglia, come si faceva negli anni ‘80, è in assoluto una tendenza in grande ripresa», sottolinea la vice presidente Fiavet Confcommercio. «Sono apprezzati i treni storici in Italia che permettono percorsi inediti alla scoperta dell’Italia più autentica a ritmo lento. L’altra tendenza è quella di cercare destinazioni fuori dai grandi circuiti turistici, dove la natura è predominante».

Tutti pazzi per glamping, fari e case sugli alberi

Non è nuovo, ma continua a piacere anche il glamping: «Si sviluppa sempre di più la richiesta di glamping, di case sugli alberi, di fari: una ricettività immersa nella natura che può anche costare di più rispetto a un hotel». Ma non solo: in Italia, in particolare, c’è chi unisce il turismo ai sapori: «Spesso ci si reca in luoghi dove è possibile vivere in modo autentico una destinazione, senza prodotti precostruiti, ma conoscendo artigiani locali ad esempio, o facendo esperienze come la produzione di un formaggio».