La voglia di progettare le vacanze si fa irresistibile? Volte uscire dalle solite mete turistiche cercando rispose tra gli spettacoli della natura? Oggi vi portiamo alla scoperta di alcune località che meritano di essere visitate almeno una volta nella vita perché ospitano fenomeni naturali unici. Non importa in quale periodo dell’anno potrete prendere le ferie, ci sono mete ideali per ogni stagione. Noi ve ne raccontiamo otto.
Luoghi d’incanto da visitare a primavera
Il Sole Nero della Danimarca
Se state organizzando un viaggio in primavera non potete lasciarvi sfuggire il fenomeno del Sole Nero in Danimarca. Di cosa si tratta? Nel periodo della migrazione, tra marzo e aprile di ogni anno, migliaia di uccelli si danno appuntamento al tramonto per iniziare una “danza”, volando in perfetta sincronia, nel cielo prima del pernottamento e sono talmente tanti da offuscare il sole facendolo apparire, appunto, nero. Il fenomeno è in generale visibile in tutte le zone paludose della penisola dello Jutland, il posto più famoso è intorno a Tønder Marsh al confine con la Germania. Ma è possibile ammirare questo spettacolo anche a Ribe la città più antica della Danimarca e nel sito Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco di Vadehavet nel mare di Wadden.
Se però in primavera non riusciste a ritagliarvi qualche giorno per staccare dalla routine quotidiana vi sveliamo che potete ammirare il Sole Nero anche in autunno.
I Cenotes messicani
Andando oltre oceano in Messico sempre nel periodo primaverile, quando il clima è più secco, tappa obbligata sono i Cenotes situati nella penisola dello Yucatan, ritenuti luoghi sacri dai Maya. Si tratta di grotte di origine calcarea scavate dall’acqua al cui centro si nascondono laghi naturali, una vera porta d’ingresso per un mondo sotterraneo sommerso: un paradiso per sub e snorkeler. Ne esistono di due tipi: quelli aperti circondati da una fitta vegetazione composta da liane, piante rampicanti, e rami che hanno come soffitto il cielo o quelli chiusi dove si accede con delle scale scavate nella roccia. I Cenotes sono collegati tra loro da una rete di gallerie naturali che si estendono per chilometri nel sottosuolo dando così la possibilità di visitare in una sola immersione diversi ambienti naturali. Chi si immerge nelle loro acque si troverà davanti uno spettacolo meraviglioso fatto da stalagmiti e stalattiti di milioni di anni che dominano le ampie sale allagate e da un patrimonio naturale unico.
Un’estate di avvistamenti
In estate vi aspettano le Balene in Islanda
State invece programmando le vacanze estive e cercate emozioni impareggiabili? Potreste provare ad ammirare le balene in Islanda. In questo Paese potrete entrare in contatto con una natura selvaggia pressoché incontaminata dove protagonisti sono imponenti cascate, geyser e grotte di ghiaccio. Ed è proprio in questa terra fiabesca che è possibile ammirare le balene, nelle sue acque questi cetacei riescono a trovare molto cibo il che ne fa una meta prediletta delle loro rotte migratorie, qui megattere, balenottere minori, focene e orche compiano frequentemente in superfice compiendo delle vere e proprie “acrobazie” fuori dall’acqua.
Uno dei luoghi da cui partire per vivere un’esperienza di vero whale watching è Reykjavik ma i più avventurosi potrebbero spingersi fino all’estremo nord dell’Islanda nella cittadina di Húsavík definita la “capitale mondiale dell’osservazione dei cetacei”.
Il deserto dell’Atacama per vedere le stelle
Quello che state cercando per le vacanze estive è un cielo stellato incredibile? Non potrete perdere l’occasione di osservarlo almeno una volta nella vita dal deserto di Atacama in Cile. Come racconta l’astrofisico Luca Nardi nel libro “Un mese a testa in giù” in questo deserto, privo di inquinamento luminoso dove le precipitazioni sono quasi assenti, è possibile ammirare ad occhio nudo la volta celeste in tutta la sua bellezza praticamente tutto l’anno. È qui poi che si trova l’Alma (Atacama Large illimeter/ submillimeter Array) il più grande osservatorio al mondo che permette di scrutare corpi celesti a distanze lontanissime. Un paradiso per gli astrofili.
Non solo le stelle in cielo, ma ad Atacama potreste andare anche a caccia di frammenti di meteoriti si tratta infatti di uno dei luoghi al mondo dove è più “facile” trovarli. Nella cittadina di San Pedro de Atacama vi è anche un museo nel quale è esposta una delle più grandi collezioni al mondo di meteoriti recuperati proprio nel deserto. A questo punto non vi resta che partire e una volta arrivati aguzzare la vista e potreste trovare anche voi un piccolo pezzo di questo tesoro proveniente dallo spazio.
Trovandovi in Cile tra giugno e settembre, potreste cogliere l’occasione di visitare anche la regione di Laghi (Los Lagos) ammirando così una terra straordinaria dal cielo… al suolo.
In autunno tra barriere coralline e foliage
La barriera corallina a rischio
La grande barriera corallina australiana, dichiarata nel 1981 dall’Unesco patrimonio dell’umanità, è uno degli ecosistemi corallini più grandi al mondo, si estende al largo della costa del
Queensland, nell’Australia nord-orientale per oltre 2.000 chilometri. Sapete che è visibile anche dallo spazio? Ospita un ecosistema unico nel quale convivono tartarughe marine, coralli e centinaia di specie di pesci dalle tinte più vivaci.
Se volete visitare questa meraviglia della natura, nuotare tra le sue acque, fare snorkeling e immersioni dovere però affrettarvi perché rischiamo di perderla a causa della crisi climatica. Già nel 2016 il riscaldamento delle acque ha generato un imponente fenomeno di sbiancamento dei coralli che ha portato alla perdita del 30% degli stessi. Nel corso degli ultimi anni le cose non sono di certo migliorate: gli scienziati del Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration), a causa delle temperature registrate negli ultimi mesi del 2021, mai così alte per le acque australiane, temono infatti il verificarsi di un nuovo e più devastante fenomeno di sbiancamento.
Ma quando andare? Il periodo migliore è l’autunno la stagione meno piovosa, il clima è mite e la visibilità è generalmente buona. Quindi il nostro consiglio è: non aspettate!
Il foliage in Giappone
In autunno foreste, boschi e parchi sono meravigliosi si trasformano in una tavolozza variopinta di un pittore. Le foglie prima di staccarsi degli alberi assumono infatti i colori del rosso, del giallo, dell’arancione e del marrone: è il foliage uno dei fenomeni della natura più fotografati al mondo, ma dove ammirare lo spettacolo migliore?
Tra le mete da non perdere per immortalare questo evento, secondo i consigli di Volagratis per le mete di stagione, c’è il Giappone qui il foliage prende il nome di Momijigari letteralmente “caccia alle foglie rosse” o “caccia all’albero di acero” proprio perché a tingersi di rosso acceso e di oro sono gli aceri e gli alberi di ginkgo che si trovano nei boschi e parchi del Paese. Questa trasformazione della natura parte dal nord del Giappone: i primi aceri rossi si iniziano a vedere da fine settembre nella regione di Hokkaido. Nel corso delle settimane successive il Momijigari si “sposta” sempre più verso sud tingendo tutti i giardini e i boschi del Sol Levante dei colori dell’autunno
Un inverno da mozzare il fiato
Yosemite Firefall: le cascate di fuoco
Vi piacerebbe viaggiare in inverno e scoprire ciò che di straordinario la natura offre anche in questa stagione? Allora, visto le temperature rigide che caratterizzano il periodo potreste “scaldarvi” alla vista delle cascate di fuoco nello Yosemite National Park in California. Non pensate a film apocalittici dove cascate di lava scendono da una montagna, si tratta infatti di un’illusione o meglio di un effetto naturale che si verifica a fine febbraio quando i raggi del Sole colpiscono con una particolare traiettoria le Horsetail Falls, cascate stagionali che scorrono in inverno e primavera e che sgorgano della formazione rocciosa nota come El Capitan.
Grazie a questo effetto le cascate assumono le tonalità luminose dell’arancione e del rosso come se la lava stesse scorrendo lungo la parete della scogliera da qui il nome Firefall. Questo fenomeno è stato immortalato per la prima volta nel 1973 dal fotografo Galen Rowell ma è negli ultimi anni soprattutto grazie al tamtam sui social network che ha iniziato ad attrarre la curiosità di sempre più viaggiatori. Quindi cosa aspettate? Non volete fotografare anche voi le cascate di fuoco?
Le bolle di ghiaccio del lago di Abraham
Dal fuoco passiamo al ghiaccio o meglio alle bolle di ghiaccio. Il lago Abraham, un bacino artificiale che si trova sul fiume North Saskatchewan in Canada, nella regione occidentale di Alberta ospita uno dei fenomeni naturali più spettacolari che possiate vedere in inverno le “ice bubbles” o “frozen bubbles” cosa sono? Quando il lago ghiaccia, sotto la sua superficie si possono osservare bolle di forma e grandezze diverse che, risalendo dal fondo si fermano sotto la superficie. Il fenomeno dipende dal rilascio di gas metano da parte della flora che popola il fondale del lago, queste bolle spostandosi poi verso l’estremità superiore tendono a solidificarsi a causa della temperatura più fredda della superficie rispetto al fondale. Man mano poi che le ice bubbles si formano si vanno a posizionare una sopra l’altra dando vita in profondità a strutture verticali che sembrano sculture. Uno spettacolo reso ancora più meraviglioso sotto la luce dell’aurora boreale che si può ammirare a questa latitudine.
Avete già preparato le valigie?