La chiamano la terra dei cieli oscuri perché, grazie ai venti alisei che spazzano le nuvole, Tenerife ha cieli limpidissimi che regalano l’emozione di ammirare la Via Lattea in tutta la sua bellezza.

Tenerife, la terra dei cieli oscuri

Qui il vulcano Teide e i monti più alti sono dichiarati riserve Starlight proprio per l’assenza di inquinamento luminoso e le escursioni notturne nella gola de Badajoz portano a osservare i crateri, i mari e i monti della Luna. Ma se i cieli sono spettacolari, la terra non è da meno, a partire dal parco nazionale che si srotola ai piedi del vulcano e non ha nulla da invidiare ai grandi canyon americani.

A Tenerife come nel Grand Canyon

La strada sinuosa che si inerpica in un fitto bosco di pini fino ai 2.000 metri non fa presagire lo spettacolo che si trova su in cima: un’arida e ampia vallata interrotta da picchi di terra rossa ricoperta, in primavera, da violette, ginestre e dall’echio rosso, una piramide di fiori purpurei che arriva fino a 3 metri di altezza. Il percorso ad anello che circonda il Roques de Garcia, adatto a tutti, è spettacolare perché porta ad ammirare contorti pinnacoli creati dall’erosione di antiche rocce vulcaniche e dalla solidificazione di colate di magma. Per le loro forme sono stati battezzati con nomi come “la cascata” e “la cattedrale” ed è facile ritrovarsi a immaginare Willy il Coyote che spinge questi massi per schiacciare il velocissimo Beep Beep. Poco distante il semplice sentiero Alto de Guamaso costeggia in piano un cono vulcanico e regala un’esperienza unica: camminare accompagnati dal canto di fringuelli azzurri e cinciarelle, sopra le nuvole che lo dividono dalla Valle della Orotava. Per i più allenati c’è la salita al Pico del Teide, l’immensa caldera a 3718 metri da cui si vedono le isole La Gomera, El Hierro e La Palma emergere dall’Atlantico. Ci si può arrivare anche in funivia ma è meglio prenotare (reservasparquesnacionales.es).

Tra foreste tropicali e cordigliere

tenerife
Le piscine naturali lungo la costa di Garachico

Alla terra arida dei sentieri che circondano il vulcano si contrappone la foresta tropicale del parco di Anaga, a nord est dell’isola. Qui, una cordigliera dalle vette frastagliate viene tagliata da valli e gole che arrivano fino a spiagge di sabbia nera. In cima, la foresta laurisilva tipica delle zone umide come le isole della Macaronesia, è un intrico di lauri, salici, muschi e licheni. Basta incamminarsi sui sentieri per passare dalla luce del giorno al crepuscolo perché i rami ritorti creano una cupola invalicabile sopra le teste dei visitatori. La sensazione è di entrare in un mondo intimo che potrebbe fare da scenario a un libro di Tolkien. Ugualmente verde, ma alla luce del sole, la valle di Masca, più a sud, è chiamata “il piccolo Machu Picchu”. Il villaggio che le dà il nome si aggrappa a uno sperone di roccia sul mare ricoperto di vegetazione. La strada per raggiungerla è stretta e tutta curve, ma la ricompensa è trovarsi a camminare tra un pugno di case immerse nel silenzio.

Una “passeggiata” in Sud America

Tenerife
Il villaggio San Cristobal de la Laguna, con le sue case pastello

Non tutti i pueblos dell’isola sono così sperduti. La maggior parte sono pieni di vita e la prima impressione che si ha è di trovarsi in Sud America. Ma la verità è che è il Nuovo Mondo a essere stato influenzato dalle Canarie, grazie ai tanti isolani che nel Cinquecento si sono imbarcati in viaggi transoceanici e hanno dato vita a città come Buenos Aires, Caracas e Montevideo. Il villaggio di Garachico, tra colline ricoperte di vigne e cactus vista mare, è una miniatura di queste capitali, con il piccolo zocalo (la piazza principale) su cui si affacciano la chiesa di Santa Ana, un parco con tavolini dove bere un chupito di rum al miele e il palazzo dei marchesi di Quinta Roja. È una delle tante dimore storiche dell’isola: a La Orotava la casa de los Balcones risale al 1632 ed è il miglior esempio di architettura canaria con i balconi di legno intagliati. San Cristobal de la Laguna ha un centro storico incorniciato da facciate nobili con cortili ombreggiati. Infine, il capoluogo Santa Cruz de Tenerife è un misto di tradizione, con il mercato di Nuestra Senora de Africa dove comprare spezie e radici che curano e innovazione, con l’auditorium progettato dall’archistar Santiago Calatrava. Il teatro ha la forma di un’enorme onda bianca e, poiché ricorda molto l’Opera House australiana, è valso alla città il soprannome di “Sidney dell’Atlantico” (auditoriodetenerife.com).

I tuffi nel mare turchese

Per trovare le lunghe spiagge dove rilassarsi si parte dal faro di Punta Teno dove le onde si infrangono su un litorale frastagliato color cioccolato. Da qui si susseguono i lidi più belli della costa occidentale. Quello di Los Gigantes di sabbia scura vulcanica è circondato da scogliere che raggiungono gli 800 metri di altezza, la playa Abama ha arena dorata e acque turchesi, spiaggia Fanabé è il punto di partenza per chi vuole fare snorkeling. Ma è la playa de La Tejita la migliore per ammirare il tramonto perché, quando il cielo si colora di rosa, rosso e arancione, il piccolo cono vulcanico della Montaña Roja sullo sfondo sembra prendere fuoco.

COME ARRIVARE

In aereo a Tenerife con Wizz Air (wizzair.com) da Milano, Roma e Venezia, da 46 euro a tratta e poi noleggio auto con Cicar (cicar.com) da 30 euro al giorno.

DOVE DORMIRE

L’hotel La Quinta Roja occupa le stanze del palazzo dei Marchesi di Garachico. Lo splendido patio risale al Seicento (quintaroja.com, da 120 euro la camera). Immerso in un parco botanico, il Ritz-Carlton Tenerife, Abama ha spiaggia privata e organizza trekking (ritzcarlton.com, da 271 euro la doppia). In un palazzo del Settecento, l’hotel Alhambra di Orotava ha mobili d’epoca e piscina (alhambra-orotava.com, da 100 euro).

DOVE MANGIARE

A pochi passi dalla piazza di Garachico El Rebojo serve pesce crudo e piatti gourmet da abbinare ai vini minerali dell’isola (@elrebojodegarachico).

La Terraza de Tegueste prepara ottime grigliate (@laterrazadetegueste). Per le papas arrugadas con mojo verde (le patate bollite con salsa verde tipiche di Tenerife) si va a La Concepción di Santa Cruz (facebook.com/laconcepcionsc).

SHOPPING

Coloratissime e originali, le scarpe di Pisaverde, a Santa Cruz de Tenerife (pisaverdestore.com), sono fatte con fibra di banano e materiali riciclati dai tessuti agli pneumatici.

PER INFORMAZIONI

spain.info, ciaoisolecanarie.com