Il turismo vulcanico ha affascinato viaggiatori di tutto il mondo sin dai tempi in cui l’uomo d’affari britannico Thomas Cook organizzò il primo tour al Vesuvio nel 1841. Da allora, l’interesse per i vulcani non ha fatto che crescere, attirando milioni di visitatori in destinazioni come Islanda, Italia e Hawaii, desiderosi di assistere da vicino alla maestosità esplosiva di questi giganti naturali.
L’aumento del turismo vulcanico
Negli ultimi anni, il turismo vulcanico ha registrato un incremento significativo, con una varietà di esperienze offerte ai visitatori. Dalle escursioni nel Parco Nazionale dei Vulcani alle Hawaii alla discesa in corda doppia in un vulcano attivo sull’isola di Ambrym a Vanuatu, le possibilità sono molteplici e diversificate. Tuttavia, questo tipo di turismo comporta anche dei rischi, come dimostrano alcuni incidenti tragici avvenuti negli ultimi anni.
Incidenti e sicurezza sui vulcani
Nonostante il fascino, il turismo vulcanico non è privo di pericoli. Nel 2019, un’eruzione a Whakaari/White Island, in Nuova Zelanda, ha causato la morte di 22 persone e il ferimento di altre 25. Un altro tragico evento si è verificato nel 2023 sul Monte Marapi, in Indonesia, dove 23 escursionisti hanno perso la vita a causa di un’improvvisa eruzione. Questi incidenti hanno sollevato dubbi sulla sicurezza del turismo vulcanico, ma gli esperti rassicurano che, con le dovute precauzioni, è possibile visitare i vulcani in relativa sicurezza.
Preparazione e rispetto: le chiavi per un turismo sicuro
Matthew Patrick, geologo dell’Osservatorio del Vulcano Hawaiano, ha sottolineato l’importanza della preparazione. “Quando le persone visitano un vulcano, devono informarsi sulle restrizioni e sulle misure di sicurezza adottate dalle autorità locali”, ha affermato Patrick. Consultare i siti web di turismo locale per informazioni aggiornate e iscriversi agli avvisi di sicurezza è essenziale per minimizzare i rischi. Inoltre, è fortemente raccomandato visitare i vulcani con una guida affidabile. “Ogni vulcano è diverso – ha continuato il geologo -. Alcuni vulcani delle Hawaii permettono di avvicinarsi alle colate laviche in relativa sicurezza, ma altri possono essere estremamente pericolosi.”
Si può prevedere l’eruzione dei vulcani?
Il responsabile della ricerca sulle geoscienze presso l’Ufficio Meteorologico Islandese, Kristín Vogfjorð, ha spiegato che negli ultimi anni si sono fatti enormi progressi nella previsione delle eruzioni dei vulcani. “Dal 2000, siamo stati in grado di prevedere alcune eruzioni in Islanda – ha ricordato -. Sebbene prevedere le eruzioni in poche ore sia spesso possibile, a volte possono ancora sorprenderci”. Grazie a sofisticati sistemi di monitoraggio e collaborazioni tra scienziati e autorità locali, molte aree, come l’Islanda e gli Stati Uniti, sono in grado di fornire avvisi tempestivi a residenti e visitatori. “Esiste una notifica automatica collegata ai monitor sismici – ha concluso -. Questi avvisi vengono inviati in diverse lingue a tutti i telefoni cellulari nel raggio d’azione del vulcano”.