Borghi sulla roccia che sembrano usciti dalle fiabe. Laghi vulcanici immersi in oasi di pace. Centri medievali rimasti intatti. E ancora: palazzi papali e ville aristocratiche, giardini con mostri e giochi d’acqua, necropoli etrusche e terme naturali. C’è una sorpresa in ogni angolo della Tuscia, la terra a nord di Roma racchiusa fra Toscana, Umbria e Mar Tirreno. Offre meraviglie naturali, storiche e gastronomiche. Esplorando in viaggio la Tuscia ci si immerge nella lentezza di un tempo lontano, fra tradizioni e leggende dal sapore esoterico.

E non stupisce che abbia incantato artisti di tutti i tempi, da Michelangelo che vi si recava per trovare ispirazione a Fabrizio De André fino a Pier Paolo Pasolini, che ha vissuto per anni nella torre di Chia del Duecento, una quindicina di chilometri a est di Viterbo, per contemplare “il paesaggio più bello del mondo”.

Viaggio nella Tuscia: a Viterbo tra papi e templari

È il cuore storico e geografico della Tuscia. Chiamata la Città dei Papi perché, sede pontificia tra il 1257 e il 1281, Viterbo ha ospitato il primo Conclave. Era proprio nel Palazzo dei Papi che con una loggia ad archi incornicia la piazza San Lorenzo, dove c’è anche la Cattedrale dal campanile gotico. Furono volute da un papa anche le Terme a 4 km dal centro, meta irrinunciabile per una pausa relax (termedeipapi.it). Girare i quartieri più antichi, Pianoscarano e San Pellegrino, è come fare una passeggiata nel Medioevo. Le suggestioni del passato aumentano visitando la Viterbo sotterranea, con una guida a raccontare la storia delle Crociate e dei Templari che nei cunicoli ancora celebrano dei riti misteriosi (tesoridietruria.it). Camminando tra bellissime fontane verso i giardini esterni alle mura, emerge anche una scultura d’arte contemporanea: il Risveglio del gigante, dell’americano Seward Johnson.

Viaggio nella Tuscia: tra giardini e laghi

I giardini di Villa Lante a Bagnaia
I giardini di Villa Lante a Bagnaia

Si va nella Tuscia per passeggiare ed esplorare natura e architetture. Spettacolare il Parco dei Mostri di Bomarzo, voluto nel Cinquecento dal principe Orsini per “sfogare il core” dopo la morte della moglie Giulia Farnese. Sculture grottesche di animali mitologici, divinità, e orchi. Tra i più bei giardini all’italiana, del nostro Paese ci sono quelli di Villa Lante, a Bagnaia, amati per le fontane e i giochi d’acqua da re Carlo d’Inghilterra e Lady D. Gareggiano con quelli di Villa Farnese a Caprarola, celebre per la sua bellissima scala e le sale affrescate oltre che per siepi e aiuole.

I laghi vulcanici di Bolsena e Vico sono la meta per chi ama muoversi all’aria aperta. Da quello di Bolsena si può seguire la via Francigena fino a Montefascone, conosciuto per la Rocca dei Papi e anche per la festa del vino ad agosto, il suo celebre Est! Est! Est! fu decantato dal coppiere di un vescovo.

Nei borghi antichi e nei teatri romani

Civita di Bagnoregio
Civita di Bagnoregio

Da qui, alcuni dei borghi più belli d’Italia si raggiungono facilmente in auto ma a Civita di Bagnoregio, gioiello in cima a una collina di tufo minacciata dall’erosione, si entra solo da un ponte pedonale che sembra sospeso nel vuoto.

Soriano nel Cimino con il suo castello medievale era meta vacanziera già nel dopoguerra – lo cita nelle sue opere Natalia Ginzburg – insieme a San Martino al Cimino dove Donna Olimpia volle costruire il Palazzo Doria Pamphili con materiali avanzati dall’altra celebre dimora di famiglia a Roma, in piazza Navona. Infine puoi fare un viaggio nei secoli passando da Celleno, borgo fantasma d’epoca etrusca, a Ferento con un teatro della Roma imperiale, fino al paesino medievale Vitorchiano che emerge, spettacolare, da una rocca.

Una terra di eroine coraggiose

Il piatto in ceramica creato dall’artista Cinzia Chiulli

«Dovevo vivere trent’anni negli Stati Uniti per reinnamorarmi dei luoghi dove sono nato e, rileggendone storia e miti, ho scoperto che la Tuscia ha molte eroine donne. Come la Tucciarella, coraggiosa popolana ribelle durante l’occupazione napoleonica», spiega Giulio Della Rocca, fondatore dell’associazione Tuscia in fiore. «Oggi rivivo le bellezze della mia terra anche attraverso lo sguardo di mia moglie, che è straniera, e ne vedo la meraviglia. Soprattutto quando ci sono feste come quella del 3 settembre a Viterbo: la Macchina di Santa Rosa, la patrona, che pesa 51 quintali, viene portata a spalla da oltre cento persone. Spettacolo della tradizione, più unico che raro».

Carnet di viaggio nella Tuscia

Dove dormire

  • B&B Dei Papi Boutique Hotel, residenza storica nel centro di Viterbo (bbdeipapi.it, 230 euro la suite doppia).
  • La casa di Zoe Art and Travel dell’artista Chiara Tommasi a Montefascone (appartamento a 90 euro a notte, tel. 339 4170888)

Dove mangiare

  • La Chimera a Viterbo, cucina tipica, ottimi formaggi e olio fatti dai gestori (tel. 0761345302)
  • Al Purgatorio sul lago di Bolsena (a Gradoli) grigliate e vista sul lago (tel. 3331086610)

Per esplorare

  • Trekking lungo la via Francigena dal lago di Bolsena, fino a Montefascone (italiadeicammini.it/cammini/lazio/lavia-francigena-nel-lazio).
  • Deltaplano al lago di Vico (Dario Grif, 333 4830159).
  • Passeggiate a cavallo nei boschi dei Monti Cimini (La Martingala, 3288538900)

Shopping

Percorsi artistici, Sanpellegrino 27, Viterbo. L’artista Cinzia Chiulli rivisita i tarocchi con i protagonisti della storia locale e ricrea la ceramica dell’antica aristocrazia viterbese con il colore blu zaffiro in rilievo. Tra i motivi tipici, su piatti e vasi: la foglia di quercia, albero sacro, simbolo, di forza e purezza, cinziachiullipercorsiartistici.it

Informazioni

bomarzo.net, tusciainfore.net